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 levorsi...........2
quando i cavalli al cielo erti levorsi, 036 INFERNO 26
di manicar, di sùbito levorsi 060 INFERNO 33
 
 lezione...........1
di tua lezione, or pensa per te stesso 020 INFERNO 20
 
 lezzo.............1
che 'nfin là sù facea spiacer suo lezzo. 136 INFERNO 10
 
 li................782
dinanzi a li occhi mi si fu offerto 062 INFERNO 01
e li parenti miei furon lombardi, 068 INFERNO 01
nel tempo de li dèi falsi e bugiardi. 072 INFERNO 01
«O de li altri poeti onore e lume, 082 INFERNO 01
Molti son li animali a cui s'ammoglia, 100 INFERNO 01
vedrai li antichi spiriti dolenti, 116 INFERNO 01
Allor si mosse, e io li tenni dietro. 136 INFERNO 01
toglieva li animai che sono in terra 002 INFERNO 02
Per quest' andata onde li dai tu vanto, 025 INFERNO 02
Lucevan li occhi suoi più che la stella; 055 INFERNO 02
di quel ciel c'ha minor li cerchi sui, 078 INFERNO 02
li occhi lucenti lagrimando volse, 116 INFERNO 02
chinati e chiusi, poi che 'l sol li 'mbianca, 128 INFERNO 02
Così li dissi; e poi che mosso fue, 141 INFERNO 02
de li angeli che non furon ribelli 038 INFERNO 03
né lo profondo inferno li riceve, 041 INFERNO 03
a lor che lamentar li fa sì forte?». 044 INFERNO 03
misericordia e giustizia li sdegna: 050 INFERNO 03
quando noi fermerem li nostri passi 077 INFERNO 03
Allor con li occhi vergognosi e bassi, 079 INFERNO 03
temendo no 'l mio dir li fosse grave, 080 INFERNO 03
che 'ntorno a li occhi avea di fiamme rote. 099 INFERNO 03
ché la divina giustizia li sprona, 125 INFERNO 03
che dal modo de li altri li diparte?». 075 INFERNO 04
che dal modo de li altri li diparte?». 075 INFERNO 04
grazïa acquista in ciel che sì li avanza». 078 INFERNO 04
che sovra li altri com' aquila vola. 096 INFERNO 04
mi fuor mostrati li spiriti magni, 119 INFERNO 04
Cesare armato con li occhi grifagni. 123 INFERNO 04
Tutti lo miran, tutti onor li fanno: 133 INFERNO 04
che 'nnanzi a li altri più presso li stanno; 135 INFERNO 04
che 'nnanzi a li altri più presso li stanno; 135 INFERNO 04
li vien dinanzi, tutta si confessa; 008 INFERNO 05
mena li spirti con la sua rapina; 032 INFERNO 05
voltando e percotendo li molesta. 033 INFERNO 05
E come li stornei ne portan l'ali 040 INFERNO 05
così quel fiato li spiriti mali 042 INFERNO 05
di qua, di là, di giù, di sù li mena; 043 INFERNO 05
nulla speranza li conforta mai, 044 INFERNO 05
più presso a noi; e tu allor li priega 077 INFERNO 05
Sì tosto come il vento a noi li piega, 079 INFERNO 05
Per più fïate li occhi ci sospinse 130 INFERNO 05
Li occhi ha vermigli, la barba unta e atra, 016 INFERNO 06
graffia li spirti ed iscoia ed isquatra. 018 INFERNO 06
Urlar li fa la pioggia come cani; 019 INFERNO 06
Io li rispuosi: «Ciacco, il tuo affanno 058 INFERNO 06
li cittadin de la città partita; 061 INFERNO 06
e li altri ch'a ben far puoser li 'ngegni, 081 INFERNO 06
e li altri ch'a ben far puoser li 'ngegni, 081 INFERNO 06
dimmi ove sono e fa ch'io li conosca; 082 INFERNO 06
se 'l ciel li addolcia o lo 'nferno li attosca». 084 INFERNO 06
se 'l ciel li addolcia o lo 'nferno li attosca». 084 INFERNO 06
diverse colpe giù li grava al fondo: 086 INFERNO 06
Li diritti occhi torse allora in biechi; 091 INFERNO 06
cadde con essa a par de li altri ciechi. 093 INFERNO 06
dove colpa contraria li dispaia. 045 INFERNO 07
ad ogne conoscenza or li fa bruni. 054 INFERNO 07
In etterno verranno a li due cozzi: 055 INFERNO 07
fece li cieli e diè lor chi conduce 074 INFERNO 07
Similemente a li splendor mondani 077 INFERNO 07
che permutasse a tempo li ben vani 079 INFERNO 07
suo regno come il loro li altri dèi. 087 INFERNO 07
con li occhi vòlti a chi del fango ingozza. 129 INFERNO 07
li occhi nostri n'andar suso a la cima 003 INFERNO 08
che li sia fatto, e poi se ne rammarca, 023 INFERNO 08
dicendo: «Via costà con li altri cani!». 042 INFERNO 08
che li ha' iscorta sì buia contrada». 093 INFERNO 08
Li occhi a la terra e le ciglia avea rase 118 INFERNO 08
passando per li cerchi sanza scorta, 129 INFERNO 08
O voi ch'avete li 'ntelletti sani, 061 INFERNO 09
sotto 'l velame de li versi strani. 063 INFERNO 09
impetüoso per li avversi ardori, 068 INFERNO 09
li rami schianta, abbatte e porta fori; 070 INFERNO 09
e fa fuggir le fiere e li pastori. 072 INFERNO 09
Li occhi mi sciolse e disse: «Or drizza il nerbo 073 INFERNO 09
che quella di colui che li è davante; 103 INFERNO 09
Dentro li 'ntrammo sanz' alcuna guerra; 106 INFERNO 09
ché tra li avelli fiamme erano sparte, 118 INFERNO 09
Tutti li lor coperchi eran sospesi, 121 INFERNO 09
E quelli a me: «Qui son li eresïarche 127 INFERNO 09
passammo tra i martìri e li alti spaldi. 133 INFERNO 09
tra 'l muro de la terra e li martìri, 002 INFERNO 10
«O virtù somma, che per li empi giri 004 INFERNO 10
La gente che per li sepolcri giace 007 INFERNO 10
mi dimandò: «Chi fuor li maggior tui?». 042 INFERNO 10
sì che per due fïate li dispersi». 048 INFERNO 10
non fiere li occhi suoi lo dolce lume?». 069 INFERNO 10
sanza cagion con li altri sarei mosso. 090 INFERNO 10
e 'l Cardinale; e de li altri mi taccio». 120 INFERNO 10
E io li sodisfeci al suo dimando. 126 INFERNO 10
li frodolenti, e più dolor li assale. 027 INFERNO 11
li frodolenti, e più dolor li assale. 027 INFERNO 11
sono ei puniti, se Dio li ha in ira? 074 INFERNO 11
e se non li ha, perché sono a tal foggia?». 075 INFERNO 11
la divina vendetta li martelli». 090 INFERNO 11
Ma ficca li occhi a valle, ché s'approccia 046 INFERNO 12
Così non soglion far li piè d'i morti». 082 INFERNO 12
E 'l mio buon duca, che già li er' al petto, 083 INFERNO 12
mostrar li mi convien la valle buia; 086 INFERNO 12
li passi miei per sì selvaggia strada, 092 INFERNO 12
e disse a Nesso: «Torna, e sì li guida, 098 INFERNO 12
Quivi si piangon li spietati danni; 106 INFERNO 12
quel sangue, sì che cocea pur li piedi; 125 INFERNO 12
fanno lamenti in su li alberi strani. 015 INFERNO 13
li pensier c'hai si faran tutti monchi». 030 INFERNO 13
nel mondo sù, dove tornar li lece». 054 INFERNO 13
tanto ch'i' ne perde' li sonni e ' polsi. 063 INFERNO 13
di Cesare non torse li occhi putti, 065 INFERNO 13
infiammò contra me li animi tutti; 067 INFERNO 13
e li 'nfiammati infiammar sì Augusto, 068 INFERNO 13
E poi che forse li fallia la lena, 122 INFERNO 13
In quel che s'appiattò miser li denti, 127 INFERNO 13
ciò che fu manifesto a li occhi mei! 018 INFERNO 14
o s'elli stanchi li altri a muta a muta 055 INFERNO 14
ma, com' io dissi lui, li suoi dispetti 071 INFERNO 14
ancor, li piedi ne la rena arsiccia; 074 INFERNO 14
ma sempre al bosco tien li piedi stretti». 075 INFERNO 14
cosa non fu da li tuoi occhi scorta 088 INFERNO 14
li margini fan via, che non son arsi, 141 INFERNO 14
sì che dal foco salva l'acqua e li argini. 003 INFERNO 15
ficcaï li occhi per lo cotto aspetto, 026 INFERNO 15
ed è ragion, ché tra li lazzi sorbi 065 INFERNO 15
Vecchia fama nel mondo li chiama orbi; 067 INFERNO 15
Non è nuova a li orecchi miei tal arra: 094 INFERNO 15
li suoi compagni più noti e più sommi. 102 INFERNO 15
de li altri fia laudabile tacerci, 104 INFERNO 15
dove lasciò li mal protesi nervi. 114 INFERNO 15
l'ovra di voi e li onorati nomi 059 INFERNO 16
Ahi quanto cauti li uomini esser dienno 118 INFERNO 16
e come là tra li Tedeschi lurchi 021 INFERNO 17
Li tuoi ragionamenti sian là corti; 040 INFERNO 17
Per li occhi fora scoppiava lor duolo; 046 INFERNO 17
Poi che nel viso a certi li occhi porsi, 052 INFERNO 17
spesse fïate mi 'ntronan li orecchi 071 INFERNO 17
quando Fetonte abbandonò li freni, 107 INFERNO 17
per che con li occhi 'n giù la testa sporgo. 120 INFERNO 17
lo scendere e 'l girar per li gran mali 125 INFERNO 17
più e più fossi cingon li castelli, 011 INFERNO 18
movien che ricidien li argini e ' fossi 017 INFERNO 18
che li battien crudelmente di retro. 036 INFERNO 18
Mentr' io andava, li occhi miei in uno 040 INFERNO 18
bassando 'l viso; ma poco li valse, 047 INFERNO 18
di sotto per dar passo a li sferzati, 074 INFERNO 18
li Colchi del monton privati féne. 087 INFERNO 18
tutti li maschi loro a morte dienno. 090 INFERNO 18
che con li occhi e col naso facea zuffa. 108 INFERNO 18
che da li uman privadi parea mosso. 114 INFERNO 18
di riguardar più me che li altri brutti?». 119 INFERNO 18
però t'adocchio più che li altri tutti». 123 INFERNO 18
l'un de li quali, ancor non è molt' anni, 019 INFERNO 19
d'un peccator li piedi e de le gambe 023 INFERNO 19
guizzando più che li altri suoi consorti», 032 INFERNO 19
cupido sì per avanzar li orsatti, 071 INFERNO 19
Di sotto al capo mio son li altri tratti 073 INFERNO 19
Né Pier né li altri tolsero a Matia 094 INFERNO 19
E mentr' io li cantava cotai note, 118 INFERNO 19
e in dietro venir li convenia, 014 INFERNO 20
vidi sì torta, che 'l pianto de li occhi 023 INFERNO 20
mi disse: «Ancor se' tu de li altri sciocchi? 027 INFERNO 20
s'aperse a li occhi d'i Teban la terra; 032 INFERNO 20
e prima, poi, ribatter li convenne 043 INFERNO 20
li duo serpenti avvolti, con la verga, 044 INFERNO 20
Aronta è quel ch'al ventre li s'atterga, 046 INFERNO 20
e 'l mar non li era la veduta tronca. 051 INFERNO 20
Li uomini poi che 'ntorno erano sparti 088 INFERNO 20
che li altri mi sarien carboni spenti. 102 INFERNO 20
d'amendue li emisperi e tocca l'onda 125 INFERNO 20
di Malebolge e li altri pianti vani; 005 INFERNO 21
di veder quel che li convien fuggire 026 INFERNO 21
ecco un de li anzïan di Santa Zita! 038 INFERNO 21
del no, per li denar, vi si fa ita». 042 INFERNO 21
la carne con li uncin, perché non galli. 057 INFERNO 21
mestier li fu d'aver sicura fronte. 066 INFERNO 21
per ch'un si mosse--e li altri stetter fermi-- 077 INFERNO 21
e venne a lui dicendo: «Che li approda?». 078 INFERNO 21
Allor li fu l'orgoglio sì caduto, 085 INFERNO 21
e disse a li altri: «Omai non sia feruto». 087 INFERNO 21
tra li scheggion del ponte quatto quatto, 089 INFERNO 21
così vid' ïo già temer li fanti 094 INFERNO 21
lungo 'l mio duca, e non torceva li occhi 098 INFERNO 21
Ei chinavan li raffi e «Vuo' che 'l tocchi», 100 INFERNO 21
non vedi tu ch'e' digrignan li denti 131 INFERNO 21
ch'e' fanno ciò per li lessi dolenti». 135 INFERNO 21
Noi andavam con li diece demoni. 013 INFERNO 22
e Graffiacan, che li era più di contra, 034 INFERNO 22
li arruncigliò le 'mpegolate chiome 035 INFERNO 22
li notai quando fuorono eletti, 038 INFERNO 22
«O Rubicante, fa che tu li metti 040 INFERNO 22
li unghioni a dosso, sì che tu lo scuoi!», 041 INFERNO 22
venuto a man de li avversari suoi». 045 INFERNO 22
Lo duca mio li s'accostò allato; 046 INFERNO 22
li fé sentir come l'una sdruscia. 057 INFERNO 22
Lo duca dunque: «Or dì: de li altri rii 064 INFERNO 22
sì com' e' dice; e ne li altri offici anche 086 INFERNO 22
che stralunava li occhi per fedire, 095 INFERNO 22
a li altri, disse a lui: «Se tu ti cali, 113 INFERNO 22
ciascun da l'altra costa li occhi volse, 119 INFERNO 22
volando dietro li tenne, invaghito 134 INFERNO 22
così volse li artigli al suo compagno, 137 INFERNO 22
Barbariccia, con li altri suoi dolente, 145 INFERNO 22
porser li uncini verso li 'mpaniati, 149 INFERNO 22
porser li uncini verso li 'mpaniati, 149 INFERNO 22
Già mi sentia tutti arricciar li peli 019 INFERNO 23
d'i Malebranche. Noi li avem già dietro; 023 INFERNO 23
io li 'magino sì, che già li sento». 024 INFERNO 23
io li 'magino sì, che già li sento». 024 INFERNO 23
ch'io li vidi venir con l'ali tese 035 INFERNO 23
dinanzi a li occhi, fatte de la taglia 062 INFERNO 23
che in Clugnì per li monaci fassi. 063 INFERNO 23
e li occhi, sì andando, intorno movi». 075 INFERNO 23
son di piombo sì grosse, che li pesi 101 INFERNO 23
in questa fossa, e li altri dal concilio 122 INFERNO 23
che fu per li Giudei mala sementa». 123 INFERNO 23
sanza costrigner de li angeli neri 131 INFERNO 23
ond' io da li 'ncarcati mi parti' 147 INFERNO 23
quand' io li vidi sì turbar la fronte, 017 INFERNO 24
Io era vòlto in giù, ma li occhi vivi 070 INFERNO 24
Così per li gran savi si confessa 106 INFERNO 24
apri li orecchi al mio annunzio, e odi. 142 INFERNO 24
perch' una li s'avvolse allora al collo, 005 INFERNO 25
con l'ali aperte li giacea un draco; 023 INFERNO 25
Io non li conoscea; ma ei seguette, 040 INFERNO 25
Co' piè di mezzo li avvinse la pancia 052 INFERNO 25
e con li anterïor le braccia prese; 053 INFERNO 25
poi li addentò e l'una e l'altra guancia; 054 INFERNO 25
li diretani a le cosce distese, 055 INFERNO 25
Li altri due 'l riguardavano, e ciascuno 067 INFERNO 25
Già eran li due capi un divenuti, 070 INFERNO 25
de li altri due, un serpentello acceso, 083 INFERNO 25
Poscia li piè di rietro, insieme attorti, 115 INFERNO 25
uscir li orecchi de le gote scempie; 126 INFERNO 25
e li orecchi ritira per la testa 131 INFERNO 25
Poscia li volse le novelle spalle, 139 INFERNO 25
E avvegna che li occhi miei confusi 145 INFERNO 25
Tra li ladron trovai cinque cotali 004 INFERNO 26
E qual colui che si vengiò con li orsi 034 INFERNO 26
che nol potea sì con li occhi seguire, 037 INFERNO 26
disse: «Dentro dai fuochi son li spirti; 047 INFERNO 26
quando nel mondo li alti versi scrissi, 082 INFERNO 26
e de li vizi umani e del valore; 099 INFERNO 26
dov' Ercule segnò li suoi riguardi 108 INFERNO 26
Li miei compagni fec' io sì aguti, 121 INFERNO 26
che a pena poscia li avrei ritenuti; 123 INFERNO 26
ne fece volger li occhi a la sua cima 005 INFERNO 27
Li accorgimenti e le coperte vie 076 INFERNO 27
Allor mi pinser li argomenti gravi 106 INFERNO 27
li disse: "Non portar: non mi far torto. 114 INFERNO 27
dal quale in qua stato li sono a' crini; 117 INFERNO 27
per li Troiani e per la lunga guerra 010 INFERNO 28
E tutti li altri che tu vedi qui, 034 INFERNO 28
prima ch'altri dinanzi li rivada. 042 INFERNO 28
con li altri, innanzi a li altri aprì la canna, 068 INFERNO 28
con li altri, innanzi a li altri aprì la canna, 068 INFERNO 28
d'un suo compagno e la bocca li aperse, 095 INFERNO 28
E io li aggiunsi: «E morte di tua schiatta»; 109 INFERNO 28
andavan li altri de la trista greggia; 120 INFERNO 28
Parte sen giva, e io retro li andava, 016 INFERNO 29
dov' io tenea or li occhi sì a posta, 019 INFERNO 29
che non li è vendicata ancor», diss' io, 032 INFERNO 29
che di pietà ferrati avean li strali; 044 INFERNO 29
ond' io li orecchi con le man copersi. 045 INFERNO 29
Qual dolor fora, se de li spedali 046 INFERNO 29
che li animali, infino al picciol vermo, 061 INFERNO 29
languir li spirti per diverse biche. 066 INFERNO 29
guardando e ascoltando li ammalati, 071 INFERNO 29
volle ch'i' li mostrassi l'arte; e solo 115 INFERNO 29
che falsai li metalli con l'alchìmia; 137 INFERNO 29
grattar li fece il ventre al fondo sodo. 030 INFERNO 30
li denti a dosso, non ti sia fatica 035 INFERNO 30
rivolsilo a guardar li altri mal nati. 048 INFERNO 30
Li ruscelletti che d'i verdi colli 064 INFERNO 30
a metter più li miei sospiri in fuga. 072 INFERNO 30
e' m'indussero a batter li fiorini 089 INFERNO 30
E io a lui: «Chi son li due tapini 091 INFERNO 30
«Qui li trovai--e poi volta non dierno--», 094 INFERNO 30
col pugno li percosse l'epa croia. 102 INFERNO 30
e mastro Adamo li percosse il volto 104 INFERNO 30
che 'l ventre innanzi a li occhi sì t'assiepa!». 123 INFERNO 30
dirizzò li occhi miei tutti ad un loco. 015 INFERNO 31
li orribili giganti, cui minaccia 044 INFERNO 31
esperïenza avesser li occhi mei». 099 INFERNO 31
da bocca il freddo, e da li occhi il cor tristo 038 INFERNO 32
e poi ch'ebber li visi a me eretti, 045 INFERNO 32
li occhi lor, ch'eran pria pur dentro molli, 046 INFERNO 32
cozzaro insieme, tanta ira li vinse. 051 INFERNO 32
E un ch'avea perduti ambo li orecchi 052 INFERNO 32
latrando lui con li occhi in giù raccolti, 105 INFERNO 32
così 'l sovran li denti a l'altro pose 128 INFERNO 32
mi parea lor veder fender li fianchi. 036 INFERNO 33
vid' io cascar li tre ad uno ad uno 071 INFERNO 33
e due dì li chiamai, poi che fur morti. 074 INFERNO 33
Quand' ebbe detto ciò, con li occhi torti 076 INFERNO 33
e li altri due che 'l canto suso appella. 090 INFERNO 33
e 'l duol che truova in su li occhi rintoppo, 095 INFERNO 33
aprimi li occhi». E io non gliel' apersi; 149 INFERNO 33
De li altri due c'hanno il capo di sotto, 064 INFERNO 34
Com' a lui piacque, il collo li avvinghiai; 070 INFERNO 34
Io levai li occhi e credetti vedere 088 INFERNO 34
a li occhi miei ricominciò diletto, 016 PGTORIO 01
che m'avea contristati li occhi e 'l petto. 018 PGTORIO 01
Li raggi de le quattro luci sante 037 PGTORIO 01
donna scese del ciel, per li cui prieghi 053 PGTORIO 01
Non son li editti etterni per noi guasti, 076 PGTORIO 01
ma son del cerchio ove son li occhi casti 078 PGTORIO 01
Lasciane andar per li tuoi sette regni; 082 PGTORIO 01
«Marzïa piacque tanto a li occhi miei 085 PGTORIO 01
d'un giunco schietto e che li lavi 'l viso, 095 PGTORIO 01
al duca mio, e li occhi a lui drizzai. 111 PGTORIO 01
che 'nfino ad essa li pare ire in vano. 120 PGTORIO 01
per li grossi vapor Marte rosseggia 014 PGTORIO 02
Vedi che sdegna li argomenti umani, 031 PGTORIO 02
se quei che leva quando e cui li piace, 095 PGTORIO 02
li colombi adunati a la pastura, 125 PGTORIO 02
Quando li piedi suoi lasciar la fretta, 010 PGTORIO 03
«Leva», diss' io, «maestro, li occhi tuoi: 061 PGTORIO 03
e tutti li altri che venieno appresso, 092 PGTORIO 03
Orribil furon li peccati miei; 121 PGTORIO 03
star li convien da questa ripa in fore, 138 PGTORIO 03
Li occhi prima drizzai ai bassi liti; 055 PGTORIO 04
poscia li alzai al sole, e ammirava 056 PGTORIO 04
verso settentrïon, quanto li Ebrei 083 PGTORIO 04
più che salir non posson li occhi miei». 087 PGTORIO 04
Li atti suoi pigri e le corte parole 121 PGTORIO 04
Li occhi rivolsi al suon di questo motto, 007 PGTORIO 05
e, giunti là, con li altri a noi dier volta, 041 PGTORIO 05
Ond' io, che solo innanzi a li altri parlo, 067 PGTORIO 05
Quindi fu' io; ma li profondi fóri 073 PGTORIO 05
fatti mi fuoro in grembo a li Antenori, 075 PGTORIO 05
e qual dallato li si reca a mente; 006 PGTORIO 06
e nel mover de li occhi onesta e tarda! 063 PGTORIO 06
li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode 083 PGTORIO 06
per non esser corretta da li sproni, 095 PGTORIO 06
e dovresti inforcar li suoi arcioni, 099 PGTORIO 06
son li giusti occhi tuoi rivolti altrove? 120 PGTORIO 06
a guisa che i vallon li sceman quici. 066 PGTORIO 07
da l'erba e da li fior, dentr' a quel seno 076 PGTORIO 07
Di questo balzo meglio li atti e ' volti 088 PGTORIO 07
e che non move bocca a li altrui canti, 093 PGTORIO 07
e quindi viene il duol che sì li lancia. 111 PGTORIO 07
Rade volte risurge per li rami 121 PGTORIO 07
ficcando li occhi verso l'orïente, 011 PGTORIO 08
avendo li occhi a le superne rote. 018 PGTORIO 08
Aguzza qui, lettor, ben li occhi al vero, 019 PGTORIO 08
ma non sì che tra li occhi suoi e ' miei 050 PGTORIO 08
là dove a li 'nnocenti si risponde. 072 PGTORIO 08
Li occhi miei ghiotti andavan pur al cielo, 085 PGTORIO 08
come mosser li astor celestïali; 104 PGTORIO 08
fuggì 'l serpente, e li angeli dier volta, 107 PGTORIO 08
«Oh!», diss' io lui, «per li vostri paesi 121 PGTORIO 08
li occhi svegliati rivolgendo in giro 035 PGTORIO 09
là onde poi li Greci il dipartiro; 039 PGTORIO 09
sovra li fiori ond' è là giù addorno 054 PGTORIO 09
li occhi suoi belli quella intrata aperta; 062 PGTORIO 09
poi che la verità li è discoperta, 066 PGTORIO 09
Per li tre gradi sù di buona voglia 106 PGTORIO 09
li spigoli di quella regge sacra, 134 PGTORIO 09
e s'io avesse li occhi vòlti ad essa, 005 PGTORIO 10
acciò che fosse a li occhi miei disposta. 054 PGTORIO 10
Similemente al fummo de li 'ncensi 061 PGTORIO 10
che v'era imaginato, li occhi e 'l naso 062 PGTORIO 10
e una vedovella li era al freno, 077 PGTORIO 10
questi ne 'nvïeranno a li alti gradi». 102 PGTORIO 10
Li occhi miei, ch'a mirare eran contenti 103 PGTORIO 10
di lor tormento a terra li rannicchia, 116 PGTORIO 10
e qual più pazïenza avea ne li atti, 138 PGTORIO 10
Come del suo voler li angeli tuoi 010 PGTORIO 11
così facciano li uomini de' suoi. 012 PGTORIO 11
si torse sotto il peso che li 'mpaccia, 075 PGTORIO 11
tenendo li occhi con fatica fisi 077 PGTORIO 11
Quest' opera li tolse quei confini». 142 PGTORIO 11
ed el mi disse: «Volgi li occhi in giùe: 013 PGTORIO 12
già mezza ragna, trista in su li stracci 044 PGTORIO 12
li Assiri, poi che fu morto Oloferne, 059 PGTORIO 12
Morti li morti e i vivi parean vivi: 067 PGTORIO 12
Di reverenza il viso e li atti addorna, 082 PGTORIO 12
Già montavam su per li scaglion santi, 115 PGTORIO 12
fier li tuoi piè dal buon voler sì vinti, 124 PGTORIO 12
Poi fisamente al sole li occhi porse; 013 PGTORIO 13
esser dien sempre li tuoi raggi duci». 021 PGTORIO 13
Ma ficca li occhi per l'aere ben fiso, 043 PGTORIO 13
Allora più che prima li occhi apersi; 046 PGTORIO 13
che li atti loro a me venivan certi, 056 PGTORIO 13
per li occhi fui di grave dolor munto. 057 PGTORIO 13
Così li ciechi a cui la roba falla, 061 PGTORIO 13
E come a li orbi non approda il sole, 067 PGTORIO 13
fossi chiamata, e fui de li altrui danni 110 PGTORIO 13
Eran li cittadin miei presso a Colle 115 PGTORIO 13
Rotti fuor quivi e vòlti ne li amari 118 PGTORIO 13
vai dimandando, e porti li occhi sciolti, 131 PGTORIO 13
«Li occhi», diss' io, «mi fieno ancor qui tolti, 133 PGTORIO 13
di là per te ancor li mortai piedi». 144 PGTORIO 13
Tu li vedrai tra quella gente vana 151 PGTORIO 13
ma più vi perderanno li ammiragli». 154 PGTORIO 13
prima che morte li abbia dato il volo, 002 PGTORIO 14
e apre li occhi a sua voglia e coverchia?». 003 PGTORIO 14
domandal tu che più li t'avvicini, 005 PGTORIO 14
poi fer li visi, per dirmi, supini; 009 PGTORIO 14
del luogo, o per mal uso che li fruga: 039 PGTORIO 14
li abitator de la misera valle, 041 PGTORIO 14
che par che Circe li avesse in pastura. 042 PGTORIO 14
del fiero fiume, e tutti li sgomenta. 060 PGTORIO 14
poscia li ancide come antica belva; 062 PGTORIO 14
la casa Traversara e li Anastagi 107 PGTORIO 14
le donne e ' cavalier, li affanni e li agi 109 PGTORIO 14
le donne e ' cavalier, li affanni e li agi 109 PGTORIO 14
ad un scaleo vie men che li altri eretto». 036 PGTORIO 15
ma de li occhi facea sempre al ciel porte, 111 PGTORIO 15
velando li occhi e con le gambe avvolte, 122 PGTORIO 15
oltre quanto potean li occhi allungarsi 140 PGTORIO 15
Questo ne tolse li occhi e l'aere puro. 145 PGTORIO 15
che Dio a miglior vita li ripogna: 123 PGTORIO 16
li figli di Levì furono essenti. 132 PGTORIO 16
(l'angelo è ivi) prima ch'io li paia». 144 PGTORIO 16
li ultimi raggi che la notte segue, 071 PGTORIO 17
lo troppo dimandar ch'io fo li grava'. 006 PGTORIO 18
per poco amor», gridavan li altri appresso, 104 PGTORIO 18
che li occhi per vaghezza ricopersi, 144 PGTORIO 18
ne li occhi guercia, e sovra i piè distorta, 008 PGTORIO 19
con li occhi fitti pur in quella onesta. 030 PGTORIO 19
Io mossi li occhi, e 'l buon maestro: «Almen tre 034 PGTORIO 19
li occhi rivolgi al logoro che gira 062 PGTORIO 19
«O eletti di Dio, li cui soffriri 076 PGTORIO 19
drizzate noi verso li alti saliri». 078 PGTORIO 19
e volsi li occhi a li occhi al segnor mio: 085 PGTORIO 19
e volsi li occhi a li occhi al segnor mio: 085 PGTORIO 19
teco e con li altri ad una podestate. 135 PGTORIO 19
Mossimi; e 'l duca mio si mosse per li 004 PGTORIO 20
per li occhi il mal che tutto 'l mondo occupa, 008 PGTORIO 20
quando li regi antichi venner meno 053 PGTORIO 20
a parturir li due occhi del cielo. 132 PGTORIO 20
non li avea tratta ancora la conocchia 026 PGTORIO 21
però sentisti il tremoto e li pii 070 PGTORIO 21
a quel Segnor, che tosto sù li 'nvii». 072 PGTORIO 21
ne li occhi ove 'l sembiante più si ficca; 111 PGTORIO 21
Questi che guida in alto li occhi miei, 124 PGTORIO 21
forte a cantar de li uomini e d'i dèi. 126 PGTORIO 21
Già s'inchinava ad abbracciar li piedi 130 PGTORIO 21
al mio dottor, ma el li disse: «Frate, 131 PGTORIO 21
seguiva in sù li spiriti veloci; 009 PGTORIO 22
così di quel come de li altri mali. 045 PGTORIO 22
toglie 'l penter vivendo e ne li stremi! 048 PGTORIO 22
per li messaggi de l'etterno regno; 078 PGTORIO 22
che, quando Domizian li perseguette, 083 PGTORIO 22
io li sovvenni, e i lor dritti costumi 086 PGTORIO 22
Tacevansi ambedue già li poeti, 115 PGTORIO 22
Li due poeti a l'alber s'appressaro; 139 PGTORIO 22
Mentre che li occhi per la fronda verde 001 PGTORIO 23
chi dietro a li uccellin sua vita perde, 003 PGTORIO 23
Ne li occhi era ciascuna oscura e cava, 022 PGTORIO 23
chi nel viso de li uomini legge 'omo' 032 PGTORIO 23
Già era in ammirar che sì li affama, 037 PGTORIO 23
volse a me li occhi un'ombra e guardò fiso; 041 PGTORIO 23
ché quella voglia a li alberi ci mena 073 PGTORIO 23
e liberato m'ha de li altri giri. 090 PGTORIO 23
Indi m'han tratto sù li suoi conforti, 124 PGTORIO 23
per le fosse de li occhi ammirazione 005 PGTORIO 24
Vidi per fame a vòto usar li denti 028 PGTORIO 24
de la giustizia che sì li pilucca. 039 PGTORIO 24
Come li augei che vernan lungo 'l Nilo, 064 PGTORIO 24
lascia andar li compagni, e sì passeggia 071 PGTORIO 24
e drizzò li occhi al ciel, «che ti fia chiaro 089 PGTORIO 24
che li occhi miei si fero a lui seguaci, 101 PGTORIO 24
e de li Ebrei ch'al ber si mostrar molli, 124 PGTORIO 24
E quale, annunziatrice de li albori, 145 PGTORIO 24
ma vassi a la via sua, che che li appaia, 005 PGTORIO 25
«Se la veduta etterna li dislego», 031 PGTORIO 25
e li altri affetti, l'ombra si figura; 107 PGTORIO 25
si vuol tenere a li occhi stretto il freno, 119 PGTORIO 25
per tutto il tempo che 'l foco li abbruscia: 137 PGTORIO 25
ma forse reverente, a li altri dopo, 017 PGTORIO 26
lo qual ne li alti cuor tosto s'attuta, 072 PGTORIO 26
mio e de li altri miei miglior che mai 098 PGTORIO 26
E io a lui: «Li dolci detti vostri, 112 PGTORIO 26
soverchiò tutti; e lascia dir li stolti 119 PGTORIO 26
A voce più ch'al ver drizzan li volti, 121 PGTORIO 26
Poi s'ascose nel foco che li affina. 148 PGTORIO 26
ci disse come noi li fummo presso; 013 PGTORIO 27
dicendo: «Li occhi suoi già veder parmi». 054 PGTORIO 27
sentimmo dietro e io e li miei saggi. 069 PGTORIO 27
E già per li splendori antelucani, 109 PGTORIO 27
in me ficcò Virgilio li occhi suoi, 126 PGTORIO 27
vedi l'erbette, i fiori e li arbuscelli 134 PGTORIO 27
Mentre che vegnan lieti li occhi belli 136 PGTORIO 27
ch'a li occhi temperava il novo giorno, 003 PGTORIO 28
tanto, che li augelletti per le cime 014 PGTORIO 28
Coi piè ristetti e con li occhi passai 034 PGTORIO 28
che vergine che li occhi onesti avvalli; 057 PGTORIO 28
di levar li occhi suoi mi fece dono. 063 PGTORIO 28
se non li è rotto il cerchio d'alcun canto, 105 PGTORIO 28
le penne piene d'occhi; e li occhi d'Argo, 095 PGTORIO 29
ma leggi Ezechïel, che li dipigne 100 PGTORIO 29
come li vide da la fredda parte 101 PGTORIO 29
a li animali fé ch'ell' ha più cari; 138 PGTORIO 29
gridò tre volte, e tutti li altri appresso. 012 PGTORIO 30
sanza de li occhi aver più conoscenza, 037 PGTORIO 30
per li altri legni, e a ben far l'incora; 060 PGTORIO 30
drizzar li occhi ver' me di qua dal rio. 066 PGTORIO 30
Li occhi mi cadder giù nel chiaro fonte; 076 PGTORIO 30
Ella si tacque; e li angeli cantaro 082 PGTORIO 30
soffiata e stretta da li venti schiavi, 087 PGTORIO 30
dietro a le note de li etterni giri; 093 PGTORIO 30
de la bocca e de li occhi uscì del petto. 099 PGTORIO 30
mostrando li occhi giovanetti a lui, 122 PGTORIO 30
li prieghi miei, piangendo, furon porti. 141 PGTORIO 30
che da li organi suoi fosse dischiusa. 009 PGTORIO 31
ne la fronte de li altri si mostraro, 029 PGTORIO 31
ma dinanzi da li occhi d'i pennuti 062 PGTORIO 31
con li occhi a terra stannosi, ascoltando 065 PGTORIO 31
Merrenti a li occhi suoi; ma nel giocondo 109 PGTORIO 31
posto t'avem dinanzi a li smeraldi 116 PGTORIO 31
strinsermi li occhi a li occhi rilucenti, 119 PGTORIO 31
strinsermi li occhi a li occhi rilucenti, 119 PGTORIO 31
ne li atti, l'altre tre si fero avanti, 131 PGTORIO 31
«Volgi, Beatrice, volgi li occhi santi», 133 PGTORIO 31
Tant' eran li occhi miei fissi e attenti 001 PGTORIO 32
che li altri sensi m'eran tutti spenti. 003 PGTORIO 32
ne li occhi pur testé dal sol percossi, 011 PGTORIO 32
Come sotto li scudi per salvarsi 019 PGTORIO 32
gridaron li altri; e l'animal binato: 047 PGTORIO 32
giunga li suoi corsier sotto altra stella; 057 PGTORIO 32
li occhi spietati udendo di Siringa, 065 PGTORIO 32
li occhi a cui pur vegghiar costò sì caro; 066 PGTORIO 32
che del suo pome li angeli fa ghiotti 074 PGTORIO 32
li altri dopo 'l grifon sen vanno suso 089 PGTORIO 32
non so, però che già ne li occhi m'era 092 PGTORIO 32
al carro tieni or li occhi, e quel che vedi, 104 PGTORIO 32
la mente e li occhi ov' ella volle diedi. 108 PGTORIO 32
e come perché non li fosse tolta, 151 PGTORIO 32
quando con li occhi li occhi mi percosse; 018 PGTORIO 33
quando con li occhi li occhi mi percosse; 018 PGTORIO 33
ma tosto fier li fatti le Naiade, 049 PGTORIO 33
li pensier vani intorno a la tua mente, 068 PGTORIO 33
che qua e là, come li aspetti, fassi, 105 PGTORIO 33
dette li son per me; e son sicura 122 PGTORIO 33
fatt' ha la mente sua ne li occhi oscura. 126 PGTORIO 33
aguglia sì non li s'affisse unquanco. 048 PRADISO 01
così de l'atto suo, per li occhi infuso 052 PRADISO 01
e fissi li occhi al sole oltre nostr' uso. 054 PRADISO 01
fissa con li occhi stava; e io in lei 065 PRADISO 01
che 'l fé consorto in mar de li altri dèi. 069 PRADISO 01
li occhi drizzò ver' me con quel sembiante 101 PRADISO 01
tornate a riveder li vostri liti: 004 PRADISO 02
per tempo al pan de li angeli, del quale 011 PRADISO 02
Ma ditemi: che son li segni bui 049 PRADISO 02
certo non ti dovrien punger li strali 055 PRADISO 02
l'argomentar ch'io li farò avverso. 063 PRADISO 02
lumi, li quali e nel quale e nel quanto 065 PRADISO 02
tr'ambo li primi li occhi tuoi ritrovi. 099 PRADISO 02
tr'ambo li primi li occhi tuoi ritrovi. 099 PRADISO 02
Or, come ai colpi de li caldi rai 106 PRADISO 02
Li altri giron per varie differenze 118 PRADISO 02
per veder di cui fosser, li occhi torsi; 021 PRADISO 03
che, sorridendo, ardea ne li occhi santi. 024 PRADISO 03
da sé non lascia lor torcer li piedi». 033 PRADISO 03
Li nostri affetti, che solo infiammati 052 PRADISO 03
li nostri voti, e vòti in alcun canto». 057 PRADISO 03
foran discordi li nostri disiri 074 PRADISO 03
da li miei dubbi d'un modo sospinto, 008 PRADISO 04
ne li occhi d'i mortali, è argomento 068 PRADISO 04
dinanzi a li occhi, tal che per te stesso 092 PRADISO 04
Beatrice mi guardò con li occhi pieni 139 PRADISO 04
e quasi mi perdei con li occhi chini. 142 PRADISO 04
però necessitato fu a li Ebrei 049 PRADISO 05
Non prendan li mortali il voto a ciancia; 064 PRADISO 05
«Ecco chi crescerà li nostri amori». 105 PRADISO 05
sì come a li occhi mi fur manifesti. 114 PRADISO 05
«O bene nato a cui veder li troni 115 PRADISO 05
nel proprio lume, e che de li occhi il traggi, 125 PRADISO 05
Io li credetti; e ciò che 'n sua fede era, 019 PRADISO 06
Sai quel ch'el fé portato da li egregi 043 PRADISO 06
incontro a li altri principi e collegi; 045 PRADISO 06
Esso atterrò l'orgoglio de li Aràbi 049 PRADISO 06
li concedette, in mano a quel ch'i' dico, 089 PRADISO 06
Faccian li Ghibellin, faccian lor arte 103 PRADISO 06
coi Guelfi suoi, ma tema de li artigli 107 PRADISO 06
Molte fïate già pianser li figli 109 PRADISO 06
perché onore e fama li succeda: 114 PRADISO 06
e quando li disiri poggian quivi, 115 PRADISO 06
perché non li vedem minor né maggi. 120 PRADISO 06
Ramondo Beringhiere, e ciò li fece 134 PRADISO 06
che li assegnò sette e cinque per diece, 138 PRADISO 06
a li occhi di ciascuno il cui ingegno 059 PRADISO 07
e tutti li altri modi erano scarsi 118 PRADISO 07
Li angeli, frate, e 'l paese sincero 130 PRADISO 07
ma li alimenti che tu hai nomati 133 PRADISO 07
che li primi parenti intrambo fensi». 148 PRADISO 07
pria cominciato in li alti Serafini; 027 PRADISO 08
Poscia che li occhi miei si fuoro offerti 040 PRADISO 08
fatti li avea di sé contenti e certi, 042 PRADISO 08
attesi avrebbe li suoi regi ancora, 071 PRADISO 08
li popoli suggetti, non avesse 074 PRADISO 08
già fuggeria, perché non li offendesse; 078 PRADISO 08
producerebbe sì li suoi effetti, 107 PRADISO 08
e ciò esser non può, se li 'ntelletti 109 PRADISO 08
e manco il primo, che non li ha perfetti. 111 PRADISO 08
m'ebbe chiarito, mi narrò li 'nganni 002 PRADISO 09
ma disse: «Taci e lascia muover li anni»; 004 PRADISO 09
Li occhi di Bëatrice, ch'eran fermi 016 PRADISO 09
c'ha disvïate le pecore e li agni, 131 PRADISO 09
per sodisfare al mondo che li chiama. 015 PRADISO 10
ringrazia il Sol de li angeli, ch'a questo 053 PRADISO 10
che lo splendor de li occhi suoi ridenti 062 PRADISO 10
Io fui de li agni de la santa greggia 094 PRADISO 10
Se sì di tutti li altri esser vuo' certo, 100 PRADISO 10
gravi a morir li parve venir tardo: 135 PRADISO 10
che, leggendo nel Vico de li Strami, 137 PRADISO 10
li tuoi pensieri onde cagioni apprendo. 021 PRADISO 11
corse e, correndo, li parve esser tardo. 081 PRADISO 11
li gravò viltà di cuor le ciglia 088 PRADISO 11
predicò Cristo e li altri che 'l seguiro, 102 PRADISO 11
pur come li occhi ch'al piacer che i move 026 PRADISO 12
e ne li sterpi eretici percosse 100 PRADISO 12
si lagnerà che l'arca li sia tolta. 120 PRADISO 12
e l'un ne l'altro aver li raggi suoi, 016 PRADISO 13
si move il ciel che tutti li altri avanza. 024 PRADISO 13
Or apri li occhi a quel ch'io ti rispondo, 049 PRADISO 13
li motor di qua sù, o se necesse 098 PRADISO 13
e se al ''surse" drizzi li occhi chiari, 106 PRADISO 13
ché quelli è tra li stolti bene a basso, 115 PRADISO 13
li quali andaro e non sapëan dove; 126 PRADISO 13
in render torti li diritti volti. 129 PRADISO 13
levan la voce e rallegrano li atti, 021 PRADISO 14
li santi cerchi mostrar nova gioia 023 PRADISO 14
ché li organi del corpo saran forti 059 PRADISO 14
per li padri e per li altri che fuor cari 065 PRADISO 14
per li padri e per li altri che fuor cari 065 PRADISO 14
a li occhi miei che, vinti, nol soffriro! 078 PRADISO 14
Quindi ripreser li occhi miei virtute 082 PRADISO 14
ch'io dissi: «O Elïòs che sì li addobbi!». 096 PRADISO 14
posponendo il piacer de li occhi belli, 131 PRADISO 14
Quale per li seren tranquilli e puri 013 PRADISO 15
movendo li occhi che stavan sicuri, 015 PRADISO 15
ché dentro a li occhi suoi ardeva un riso 034 PRADISO 15
tu li raccorci con l'opere tue. 096 PRADISO 15
tanto per bene ovrar li venni in grado. 141 PRADISO 15
Dietro li andai incontro a la nequizia 142 PRADISO 15
quai fuor li vostri antichi e quai fuor li anni 023 PRADISO 16
quai fuor li vostri antichi e quai fuor li anni 023 PRADISO 16
e come a li occhi miei si fé più bella, 031 PRADISO 16
Li antichi miei e io nacqui nel loco 040 PRADISO 16
ciò ch'io dirò de li alti Fiorentini 086 PRADISO 16
Io vidi li Ughi e vidi i Catellini, 088 PRADISO 16
le nozze süe per li altrui conforti! 141 PRADISO 16
quei ch'ancor fa li padri ai figli scarsi; 003 PRADISO 17
a cui tutti li tempi son presenti; 018 PRADISO 17
fia primo quel che tra li altri è più tardo. 075 PRADISO 17
io non perdessi li altri per miei carmi. 111 PRADISO 17
li occhi de la mia donna mi levaro, 114 PRADISO 17
ne li occhi santi amor, qui l'abbandono: 009 PRADISO 18
vinceva li altri e l'ultimo solere. 057 PRADISO 18
tal fu ne li occhi miei, quando fui vòlto, 067 PRADISO 18
segnare a li occhi miei nostra favella. 072 PRADISO 18
O diva Pegasëa che li 'ngegni 082 PRADISO 18
onde li stolti sogliono agurarsi, 102 PRADISO 18
quella virtù ch'è forma per li nidi. 111 PRADISO 18
Che poran dir li Perse a' vostri regi, 112 PRADISO 19
puoser silenzio a li angelici squilli, 018 PRADISO 20
e' di tutti lor gradi son li sommi. 036 PRADISO 20
dal suo bene operar non li è nocivo, 059 PRADISO 20
la regïon de li angeli dipinta. 102 PRADISO 20
per che, di grazia in grazia, Dio li aperse 122 PRADISO 20
Quelle tre donne li fur per battesmo 127 PRADISO 20
non conosciamo ancor tutti li eletti; 135 PRADISO 20
Già eran li occhi miei rifissi al volto 001 PRADISO 21
Ficca di retro a li occhi tuoi la mente, 016 PRADISO 21
Vidi anche per li gradi scender giuso 031 PRADISO 21
Giù per li gradi de la scala santa 064 PRADISO 21
a tanto segno più mover li piedi. 099 PRADISO 21
li moderni pastori e chi li meni, 131 PRADISO 21
li moderni pastori e chi li meni, 131 PRADISO 21
tanto son gravi, e chi di rietro li alzi. 132 PRADISO 21
Come a lei piacque, li occhi ritornai, 022 PRADISO 22
li tuoi concetti sarebbero espressi. 033 PRADISO 22
qui son li frati miei che dentro ai chiostri 050 PRADISO 22
fermar li piedi e tennero il cor saldo». 051 PRADISO 22
ch'io veggio e noto in tutti li ardor vostri, 054 PRADISO 22
ove s'adempion tutti li altri e 'l mio. 063 PRADISO 22
quando li apparve d'angeli sì carca. 072 PRADISO 22
sotto li piedi già esser ti fei; 129 PRADISO 22
volgendom' io con li etterni Gemelli, 152 PRADISO 22
poscia rivolsi li occhi a li occhi belli. 154 PRADISO 22
poscia rivolsi li occhi a li occhi belli. 154 PRADISO 22
che, per veder li aspetti disïati 004 PRADISO 23
e per trovar lo cibo onde li pasca, 005 PRADISO 23
in che gravi labor li sono aggrati, 006 PRADISO 23
e li occhi avea di letizia sì pieni, 023 PRADISO 23
«Apri li occhi e riguarda qual son io; 046 PRADISO 23
carne si fece; quivi son li gigli 074 PRADISO 23
vider, coverti d'ombra, li occhi miei; 081 PRADISO 23
O benigna vertù che sì li 'mprenti, 085 PRADISO 23
a li occhi lì che non t'eran possenti. 087 PRADISO 23
si sigillava, e tutti li altri lumi 110 PRADISO 23
però non ebber li occhi miei potenza 118 PRADISO 23
prima che morte tempo li prescriba, 006 PRADISO 24
faccia li miei concetti bene espressi». 060 PRADISO 24
tra le sustanze, e poi tra li argomenti». 069 PRADISO 24
a li occhi di là giù son sì ascose, 072 PRADISO 24
è tal, che li altri non sono il centesmo: 108 PRADISO 24
io avea detto: sì nel dir li piacqui! 154 PRADISO 24
nimico ai lupi che li danno guerra; 006 PRADISO 25
laudando il cibo che là sù li prande. 024 PRADISO 25
mi venne; ond' io leväi li occhi a' monti 038 PRADISO 25
che li 'ncurvaron pria col troppo pondo. 039 PRADISO 25
però li è conceduto che d'Egitto 055 PRADISO 25
anzi che 'l militar li sia prescritto. 057 PRADISO 25
Li altri due punti, che non per sapere 058 PRADISO 25
a lui lasc' io, ché non li saran forti 061 PRADISO 25
e la grazia di Dio ciò li comporti». 063 PRADISO 25
tanto con li altri, che 'l numero nostro 125 PRADISO 25
li remi, pria ne l'acqua ripercossi, 134 PRADISO 25
vegna remedio a li occhi, che fuor porte 014 PRADISO 26
dicea con li altri: «Santo, santo, santo!». 069 PRADISO 26
così de li occhi miei ogne quisquilia 076 PRADISO 26
e quanto fu diletto a li occhi miei, 112 PRADISO 26
Dinanzi a li occhi miei le quattro face 010 PRADISO 27
li tolse il trapassar del più avanti. 075 PRADISO 27
ad essa li occhi più che mai ardea; 090 PRADISO 27
sì come questo li altri; e quel precinto 113 PRADISO 27
ma li altri son mensurati da questo, 116 PRADISO 27
le sue radici e ne li altri le fronde, 119 PRADISO 27
di trarre li occhi fuor de le tue onde! 123 PRADISO 27
Ben fiorisce ne li uomini il volere; 124 PRADISO 27
li dice il vero, e vede ch'el s'accorda 008 PRADISO 28
li miei da ciò che pare in quel volume, 014 PRADISO 28
Mira quel cerchio che più li è congiunto; 043 PRADISO 28
«Se li tuoi diti non sono a tal nodo 058 PRADISO 28
Li cerchi corporai sono ampi e arti 064 PRADISO 28
più che 'l doppiar de li scacchi s'inmilla. 093 PRADISO 28
al punto fisso che li tiene a li ubi, 095 PRADISO 28
al punto fisso che li tiene a li ubi, 095 PRADISO 28
Quelli altri amori che 'ntorno li vonno, 103 PRADISO 28
che li nomò e distinse com' io. 132 PRADISO 28
onde, sì tosto come li occhi aperse 134 PRADISO 28
Quando ambedue li figli di Latona, 001 PRADISO 29
di secoli de li angeli creati 038 PRADISO 29
da li scrittor de lo Spirito Santo, 041 PRADISO 29
sì tosto, come de li angeli parte 050 PRADISO 29
che li avea fatti a tanto intender presti: 060 PRADISO 29
da sé: però a li Spani e a l'Indi 101 PRADISO 29
li occhi oramai verso la dritta strada, 128 PRADISO 29
quanti son li splendori a chi s'appaia. 138 PRADISO 29
per che tornar con li occhi a Bëatrice 014 PRADISO 30
li spiriti visivi, sì che priva 047 PRADISO 30
che li occhi miei non si fosser difesi; 060 PRADISO 30
poi, come inebrïate da li odori, 067 PRADISO 30
così mi disse il sol de li occhi miei. 075 PRADISO 30
Anche soggiunse: «Il fiume e li topazi 076 PRADISO 30
ancor de li occhi, chinandomi a l'onda 086 PRADISO 30
li fiori e le faville, sì ch'io vidi 095 PRADISO 30
vedi li nostri scanni sì ripieni, 131 PRADISO 30
E 'n quel gran seggio a che tu li occhi tieni 133 PRADISO 30
scintillando a lor vista, sì li appaga! 029 PRADISO 31
menava ïo li occhi per li gradi, 047 PRADISO 31
menava ïo li occhi per li gradi, 047 PRADISO 31
Diffuso era per li occhi e per le gene 061 PRADISO 31
Sanza risponder, li occhi sù levai, 070 PRADISO 31
reflettendo da sé li etterni rai. 072 PRADISO 31
vola con li occhi per questo giardino; 097 PRADISO 31
tenendo li occhi pur qua giù al fondo; 114 PRADISO 31
Io levai li occhi; e come da mattina 118 PRADISO 31
con li occhi, vidi parte ne lo stremo 122 PRADISO 31
era ne li occhi a tutti li altri santi; 135 PRADISO 31
era ne li occhi a tutti li altri santi; 135 PRADISO 31
Bernardo, come vide li occhi miei 139 PRADISO 31
li suoi con tanto affetto volse a lei, 141 PRADISO 31
quei ch'a Cristo venuto ebber li visi. 027 PRADISO 32
de la donna del cielo e li altri scanni 029 PRADISO 32
Ben te ne puoi accorger per li volti 046 PRADISO 32
se tu li guardi bene e se li ascolti. 048 PRADISO 32
se tu li guardi bene e se li ascolti. 048 PRADISO 32
in che ti stringon li pensier sottili. 051 PRADISO 32
guarda ne li occhi la nostra regina, 104 PRADISO 32
Ma vieni omai con li occhi sì com' io 115 PRADISO 32
e drizzeremo li occhi al primo amore, 142 PRADISO 32
tanto, che possa con li occhi levarsi 026 PRADISO 33
perché tu ogne nube li disleghi 031 PRADISO 33
sì che 'l sommo piacer li si dispieghi. 033 PRADISO 33
dopo tanto veder, li affetti suoi. 036 PRADISO 33
per li miei prieghi ti chiudon le mani!». 039 PRADISO 33
Li occhi da Dio diletti e venerati, 040 PRADISO 33
se li occhi miei da lui fossero aversi. 078 PRADISO 33
da li occhi miei alquanto circunspetta, 129 PRADISO 33

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