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 poder.............3
la tua paura; ché, poder ch'elli abbia, 005 INFERNO 07
poder di partirs' indi a tutti tolle. 057 INFERNO 23
tanto quanto al poder n'era permesso, 126 PGTORIO 20
 
 podere............5
è chi podere, grazia, onore e fama 118 PGTORIO 17
talor la creatura, c'ha podere 131 PRADISO 01
che 'l tuo mortal podere, al suo fulgore, 011 PRADISO 21
sì sotto te, che nessuno ha podere 122 PRADISO 27
dal tuo podere e da la tua bontate 083 PRADISO 31
 
 podesta...........1
quando verrà la nimica podesta: 096 INFERNO 06
 
 podestadi.........1
l'ordine terzo di Podestadi èe. 123 PRADISO 28
 
 podestate.........3
FECEMI LA DIVINA PODESTATE, 005 INFERNO 03
di ritenerlo è in voi la podestate. 072 PGTORIO 18
teco e con li altri ad una podestate. 135 PGTORIO 19
 
 poema.............2
convien saltar lo sacrato poema, 062 PRADISO 23
Se mai continga che 'l poema sacro 001 PRADISO 25
 
 poesì.............1
Ma qui la morta poesì resurga, 007 PGTORIO 01
 
 poeta.............25
Poeta fui, e cantai di quel giusto 073 INFERNO 01
E io a lui: «Poeta, io ti richeggio 130 INFERNO 01
Io cominciai: «Poeta che mi guidi, 010 INFERNO 02
cominciò il poeta tutto smorto. 014 INFERNO 04
«Onorate l'altissimo poeta; 080 INFERNO 04
quelli è Omero poeta sovrano; 088 INFERNO 04
I' cominciai: «Poeta, volontieri 073 INFERNO 05
fin che 'l poeta mi disse: «Che pense?». 111 INFERNO 05
ch'i' mi strinsi al poeta per sospetto. 051 INFERNO 09
poeta volsi i passi, ripensando 122 INFERNO 10
Allor mi volsi al poeta, e quei disse: 113 INFERNO 12
disse 'l poeta a me, «non perder l'ora; 080 INFERNO 13
di Gerïon, trovammoci; e 'l poeta 020 INFERNO 18
con la licenza del dolce poeta, 003 INFERNO 27
E io dissi al poeta: «Or fu già mai 121 INFERNO 29
Ben s'avvide il poeta ch'ïo stava 058 PGTORIO 04
E già il poeta innanzi mi saliva, 136 PGTORIO 04
e vegnonti a pregar», disse 'l poeta: 044 PGTORIO 05
mormorava il poeta, «molte genti: 101 PGTORIO 10
ragionava il poeta, «io temo forse 011 PGTORIO 13
e allor, per ristrignermi al poeta, 140 PGTORIO 14
Così pregò 'l poeta, e sì risposto 082 PGTORIO 19
Per te poeta fui, per te cristiano: 073 PGTORIO 22
per trïunfare o cesare o poeta, 029 PRADISO 01
ritornerò poeta, e in sul fonte 008 PRADISO 25
 
 poetando..........4
converte poetando, io non lo 'nvidio; 099 INFERNO 25
fummi, e fummi nutrice, poetando: 098 PGTORIO 21
di Tebe poetando, ebb' io battesmo; 089 PGTORIO 22
più dietro a sua bellezza, poetando, 032 PRADISO 30
 
 poetar............1
ch'a poetar mi davano intelletto. 129 PGTORIO 22
 
 poetaro...........1
Quelli ch'anticamente poetaro 139 PGTORIO 28
 
 poeti.............5
«O de li altri poeti onore e lume, 082 INFERNO 01
secondo che i poeti hanno per fermo, 063 INFERNO 29
Tacevansi ambedue già li poeti, 115 PGTORIO 22
Li due poeti a l'alber s'appressaro; 139 PGTORIO 22
a' miei poeti, e vidi che con riso 146 PGTORIO 28
 
 poggia............2
com' a scaldar si poggia tegghia a tegghia, 074 INFERNO 29
vinta da l'onda, or da poggia, or da orza. 117 PGTORIO 32
 
 poggian...........1
e quando li disiri poggian quivi, 115 PRADISO 06
 
 poggiati..........1
Io vidi due sedere a sé poggiati, 073 INFERNO 29
 
 poggiato..........2
Certo io piangea, poggiato a un de' rocchi 025 INFERNO 20
poggiato s'è e lor di posa serve; 081 PGTORIO 27
 
 poggin............1
del vero amore in sù poggin men vivi. 117 PRADISO 06
 
 poggio............6
Quante 'l villan ch'al poggio si riposa, 025 INFERNO 26
e diedi 'l viso mio incontr' al poggio 014 PGTORIO 03
che da quel lato il poggio tutto gira. 048 PGTORIO 04
quanto avemo ad andar; ché 'l poggio sale 086 PGTORIO 04
e vedi omai che 'l poggio l'ombra getta». 051 PGTORIO 06
dintorno il poggio, come la primaia; 005 PGTORIO 13
 
 pogna.............2
perché 'n altrui pietà tosto si pogna, 064 PGTORIO 13
carcata più d'incarco non si pogna. 081 PRADISO 08
 
 poi...............318
Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto, 013 INFERNO 01
Poi ch'èi posato un poco il corpo lasso, 028 INFERNO 01
poi che 'l superbo Ilïón fu combusto. 075 INFERNO 01
rispuose, poi che lagrimar mi vide, 092 INFERNO 01
A le quai poi se tu vorrai salire, 121 INFERNO 01
Andovvi poi lo Vas d'elezïone, 028 INFERNO 02
Tacette allora, e poi comincia' io: 075 INFERNO 02
chinati e chiusi, poi che 'l sol li 'mbianca, 128 INFERNO 02
Così li dissi; e poi che mosso fue, 141 INFERNO 02
E poi che la sua mano a la mia puose 019 INFERNO 03
E poi ch'a riguardar oltre mi diedi, 070 INFERNO 03
Ma poi che vide ch'io non mi partiva, 090 INFERNO 03
Poi si ritrasser tutte quante insieme, 106 INFERNO 03
o per altrui, che poi fosse beato?». 050 INFERNO 04
Poi che la voce fu restata e queta, 082 INFERNO 04
Poi ch'innalzai un poco più le ciglia, 130 INFERNO 04
dicono e odono e poi son giù volte. 015 INFERNO 05
poi è Cleopatràs lussurïosa. 063 INFERNO 05
poi c'hai pietà del nostro mal perverso. 093 INFERNO 05
Poi mi rivolsi a loro e parla' io, 115 INFERNO 05
e si racqueta poi che 'l pasto morde, 029 INFERNO 06
Poi appresso convien che questa caggia 067 INFERNO 06
guardommi un poco e poi chinò la testa: 092 INFERNO 06
Poi si rivolse a quella 'nfiata labbia, 007 INFERNO 07
caggiono avvolte, poi che l'alber fiacca, 014 INFERNO 07
poi si volgea ciascun, quand' era giunto, 034 INFERNO 07
che li sia fatto, e poi se ne rammarca, 023 INFERNO 08
e poi mi fece intrare appresso lui; 026 INFERNO 08
Lo collo poi con le braccia mi cinse; 043 INFERNO 08
lo cominciar con l'altro che poi venne, 011 INFERNO 09
Poi si rivolse per la strada lorda, 100 INFERNO 09
E poi ch'a la man destra si fu vòlto, 132 INFERNO 09
guardommi un poco, e poi, quasi sdegnoso, 041 INFERNO 10
poi disse: «Fieramente furo avversi 046 INFERNO 10
e poi che 'l sospecciar fu tutto spento, 057 INFERNO 10
Poi ch'ebbe sospirando il capo mosso, 088 INFERNO 10
Elli si mosse; e poi, così andando, 124 INFERNO 10
al tristo fiato; e poi no i fia riguardo». 012 INFERNO 11
cominciò poi a dir, «son tre cerchietti 017 INFERNO 11
ma perché poi ti basti pur la vista, 020 INFERNO 11
che fa natura, e quel ch'è poi aggiunto, 062 INFERNO 11
dispregia, poi ch'in altro pon la spene. 111 INFERNO 11
e ne l'etterna poi sì mal c'immolle! 051 INFERNO 12
Poi mi tentò, e disse: «Quelli è Nesso, 067 INFERNO 12
Poi vidi gente che di fuor del rio 121 INFERNO 12
Poi si rivolse e ripassossi 'l guazzo. 139 INFERNO 12
Da che fatto fu poi di sangue bruno, 034 INFERNO 13
Un poco attese, e poi «Da ch'el si tace», 079 INFERNO 13
Allor soffiò il tronco forte, e poi 091 INFERNO 13
l'Arpie, pascendo poi de le sue foglie, 101 INFERNO 13
E poi che forse li fallia la lena, 122 INFERNO 13
poi sen portar quelle membra dolenti. 129 INFERNO 13
que' cittadin che poi la rifondarno 148 INFERNO 13
Poi che la carità del natio loco 001 INFERNO 14
Poi si rivolse a me con miglior labbia, 067 INFERNO 14
che parton poi tra lor le peccatrici, 080 INFERNO 14
poi è di rame infino a la forcata; 108 INFERNO 14
poi sen van giù per questa stretta doccia, 117 INFERNO 14
Poi disse: «Omai è tempo da scostarsi 139 INFERNO 14
s'arresta punto, giace poi cent' anni 038 INFERNO 15
e poi rigiugnerò la mia masnada, 041 INFERNO 15
poi disse: «Bene ascolta chi la nota». 099 INFERNO 15
Poi si rivolse, e parve di coloro 121 INFERNO 15
Poi cominciai: «Non dispetto, ma doglia 052 INFERNO 16
Poi che nel viso a certi li occhi porsi, 052 INFERNO 17
Poi, procedendo di mio sguardo il curro, 061 INFERNO 17
e poi ch'al tutto si sentì a gioco, 102 INFERNO 17
E vidi poi, ché nol vedea davanti, 124 INFERNO 17
poi che l'ardite femmine spietate 089 INFERNO 18
lo perfido assessin, che, poi ch'è fitto, 050 INFERNO 19
la bella donna, e poi di farne strazio?». 057 INFERNO 19
poi, sospirando e con voce di pianto, 065 INFERNO 19
e poi che tutto su mi s'ebbe al petto, 125 INFERNO 19
e prima, poi, ribatter li convenne 043 INFERNO 20
Li uomini poi che 'ntorno erano sparti 088 INFERNO 20
Poi l'addentar con più di cento raffi, 052 INFERNO 21
e poi d'arruncigliarmi si consigli». 075 INFERNO 21
Poi disse a noi: «Più oltre andar per questo 106 INFERNO 21
e poi ch'e' si chiamaro, attesi come. 039 INFERNO 22
Poi fui famiglia del buon re Tebaldo; 052 INFERNO 22
così nacque di quello un altro poi, 011 INFERNO 23
e poi secondo il suo passo procedi». 081 INFERNO 23
poi si volsero in sé, e dicean seco: 087 INFERNO 23
Poi disser me: «O Tosco, ch'al collegio 091 INFERNO 23
poi disse: «Mal contava la bisogna 140 INFERNO 23
poi riede, e la speranza ringavagna, 012 INFERNO 24
dicendo: «Sovra quella poi t'aggrappa; 029 INFERNO 24
e poi mi fu la bolgia manifesta: 081 INFERNO 24
e poi che fu a terra sì distrutto, 103 INFERNO 24
che la fenice more e poi rinasce, 107 INFERNO 24
Lo duca il domandò poi chi ello era; 121 INFERNO 24
poi disse: «Più mi duol che tu m'hai colto 133 INFERNO 24
poi Fiorenza rinova gente e modi. 144 INFERNO 24
poi che 'n mal fare il seme tuo avanzi? 012 INFERNO 25
e intendemmo pur ad essi poi. 039 INFERNO 25
poi li addentò e l'una e l'altra guancia; 054 INFERNO 25
Poi s'appiccar, come di calda cera 061 INFERNO 25
poi cadde giuso innanzi lui disteso. 087 INFERNO 25
Godi, Fiorenza, poi che se' sì grande 001 INFERNO 26
Poi che la fiamma fu venuta quivi 076 INFERNO 26
poi che 'ntrati eravam ne l'alto passo, 132 INFERNO 26
di qua, di là, e poi diè cotal fiato: 060 INFERNO 27
Io fui uom d'arme, e poi fui cordigliero, 067 INFERNO 27
E' poi ridisse: "Tuo cuor non sospetti; 100 INFERNO 27
Francesco venne poi, com' io fu' morto, 112 INFERNO 27
e poi che per gran rabbia la si morse, 126 INFERNO 27
Poi che l'un piè per girsene sospese, 061 INFERNO 28
poi farà sì, ch'al vento di Focara 089 INFERNO 28
cascaron tutti, e poi le genti antiche, 062 INFERNO 29
e poi distese i dispietati artigli, 009 INFERNO 30
E poi che i due rabbiosi fuor passati 046 INFERNO 30
«Qui li trovai--e poi volta non dierno--», 094 INFERNO 30
e poi la medicina mi riporse; 003 INFERNO 31
prima di trista e poi di buona mancia. 006 INFERNO 31
avvien che poi nel maginare abborri. 024 INFERNO 31
Poi caramente mi prese per mano 028 INFERNO 31
Poi disse a me: «Elli stessi s'accusa; 076 INFERNO 31
poi fece sì ch'un fascio era elli e io. 135 INFERNO 31
e poi ch'ebber li visi a me eretti, 045 INFERNO 32
poi mi farai, quantunque vorrai, fretta». 084 INFERNO 32
Poi cominciò: «Tu vuo' ch'io rinovelli 004 INFERNO 33
e due dì li chiamai, poi che fur morti. 074 INFERNO 33
poi che i vicini a te punir son lenti, 081 INFERNO 33
poi per lo vento mi ristrinsi retro 008 INFERNO 34
Poi uscì fuor per lo fóro d'un sasso 085 INFERNO 34
o sante Muse, poi che vostro sono; 008 PGTORIO 01
poi che privato se' di mirar quelle! 027 PGTORIO 01
Venimmo poi in sul lito diserto, 130 PGTORIO 01
Poi d'ogne lato ad esso m'appario 022 PGTORIO 02
Poi, come più e più verso noi venne 037 PGTORIO 02
Poi fece il segno lor di santa croce; 049 PGTORIO 02
Poi sorridendo disse: «Io son Manfredi, 112 PGTORIO 03
Poi che noi fummo in su l'orlo suppremo 034 PGTORIO 04
poi cominciai: «Belacqua, a me non dole 123 PGTORIO 04
Poi disse un altro: «Deh, se quel disio 085 PGTORIO 05
poi di sua preda mi coperse e cinse». 129 PGTORIO 05
le tue marine, e poi ti guarda in seno, 086 PGTORIO 06
poi che ponesti mano a la predella. 096 PGTORIO 06
tal parve quelli; e poi chinò le ciglia, 013 PGTORIO 07
e l'altre poi dolcemente e devote 016 PGTORIO 08
poi dimandò: «Quant' è che tu venisti 056 PGTORIO 08
Poi, vòlto a me: «Per quel singular grado 067 PGTORIO 08
Poi mi parea che, poi rotata un poco, 028 PGTORIO 09
Poi mi parea che, poi rotata un poco, 028 PGTORIO 09
là onde poi li Greci il dipartiro; 039 PGTORIO 09
poi ella e 'l sonno ad una se n'andaro». 063 PGTORIO 09
poi che la verità li è discoperta, 066 PGTORIO 09
Poi pinse l'uscio a la porta sacrata, 130 PGTORIO 09
Metello, per che poi rimase macra. 138 PGTORIO 09
Poi fummo dentro al soglio de la porta 001 PGTORIO 10
poi siete quasi antomata in difetto, 128 PGTORIO 10
poi ch'io nol fe' tra ' vivi, qui tra ' morti». 072 PGTORIO 11
poi che morì; cotal moneta rende 125 PGTORIO 11
che poi non sentì pioggia né rugiada! 042 PGTORIO 12
li Assiri, poi che fu morto Oloferne, 059 PGTORIO 12
poi mi promise sicura l'andata. 099 PGTORIO 12
Poi fisamente al sole li occhi porse; 013 PGTORIO 13
E poi che fummo un poco più avanti, 049 PGTORIO 13
per compassion di quel ch'i' vidi poi; 054 PGTORIO 13
poi fer li visi, per dirmi, supini; 009 PGTORIO 14
Botoli trova poi, venendo giuso, 046 PGTORIO 14
Discesa poi per più pelaghi cupi, 052 PGTORIO 14
poi ch'ebbe la parola a sé raccolta. 072 PGTORIO 14
fatto s'è reda poi del suo valore. 090 PGTORIO 14
poi che gita se n'è la tua famiglia 113 PGTORIO 14
Poi fummo fatti soli procedendo, 130 PGTORIO 14
Poi giunti fummo a l'angel benedetto, 034 PGTORIO 15
Poi vidi genti accese in foco d'ira 106 PGTORIO 15
mise fuor prima; e poi cominciò: «Frate, 065 PGTORIO 16
poi vince tutto, se ben si notrica. 078 PGTORIO 16
Poi piovve dentro a l'alta fantasia 025 PGTORIO 17
ché poi non si poria, se 'l dì non riede». 063 PGTORIO 17
poi mi volsi al maestro mio, e dissi: 081 PGTORIO 17
Poi, come 'l foco movesi in altura 028 PGTORIO 18
punse Marsilia e poi corse in Ispagna». 102 PGTORIO 18
Poi quando fuor da noi tanto divise 139 PGTORIO 18
Poi ch'ell' avea 'l parlar così disciolto, 016 PGTORIO 19
Mosse le penne poi e ventilonne, 049 PGTORIO 19
Poi ch'io potei di me fare a mio senno, 088 PGTORIO 19
vittima fé di Curradino; e poi 068 PGTORIO 20
Del folle Acàn ciascun poi si ricorda, 109 PGTORIO 20
Poi cominciò da tutte parti un grido 133 PGTORIO 20
Poi ripigliammo nostro cammin santo, 142 PGTORIO 20
Poi cominciò: «Nel beato concilio 016 PGTORIO 21
cantai di Tebe, e poi del grande Achille; 092 PGTORIO 21
Vennermi poi parendo tanto santi, 082 PGTORIO 22
Poi disse: «Più pensava Maria onde 142 PGTORIO 22
poi gridò forte: «Qual grazia m'è questa?». 042 PGTORIO 23
Sì disse prima; e poi: «Qui non si vieta 016 PGTORIO 24
Ma come fa chi guarda e poi s'apprezza 034 PGTORIO 24
poi volan più a fretta e vanno in filo, 066 PGTORIO 24
Poi si partì sì come ricreduta; 112 PGTORIO 24
Poi, rallargati per la strada sola, 130 PGTORIO 24
Poi cominciò: «Se le parole mie, 034 PGTORIO 25
Sangue perfetto, che poi non si beve 037 PGTORIO 25
coagulando prima, e poi avviva 050 PGTORIO 25
tanto ovra poi, che già si move e sente, 055 PGTORIO 25
e simigliante poi a la fiammella 097 PGTORIO 25
è chiamata ombra; e quindi organa poi 101 PGTORIO 25
poi verso me, quanto potëan farsi, 013 PGTORIO 26
Poi, come grue ch'a le montagne Rife 043 PGTORIO 26
ma poi che furon di stupore scarche, 071 PGTORIO 26
Poi che di riguardar pasciuto fui, 103 PGTORIO 26
Poi, forse per dar luogo altrui secondo 133 PGTORIO 26
Poi s'ascose nel foco che li affina. 148 PGTORIO 26
Poi dentro al foco innanzi mi si mise, 046 PGTORIO 27
de l'esser sù, ch'ad ogne passo poi 122 PGTORIO 27
e quella poi, girando, intorno scuote; 111 PGTORIO 28
Non parrebbe di là poi maraviglia, 115 PGTORIO 28
poi a la bella donna torna' il viso. 148 PGTORIO 28
Poi vidi quattro in umile paruta; 142 PGTORIO 29
poi, liquefatta, in sé stessa trapela, 088 PGTORIO 30
ma poi che 'ntesi ne le dolci tempre 094 PGTORIO 30
Poco sofferse; poi disse: «Che pense? 010 PGTORIO 31
dovea poi trarre te nel suo disio? 054 PGTORIO 31
Poi, quando il cor virtù di fuor rendemmi, 091 PGTORIO 31
Così cantando cominciaro; e poi 112 PGTORIO 31
Ma poi ch'al poco il viso riformossi 013 PGTORIO 32
poi cerchiaro una pianta dispogliata 038 PGTORIO 32
turgide fansi, e poi si rinovella 055 PGTORIO 32
Poi parve a me che la terra s'aprisse 130 PGTORIO 32
poi, di sospetto pieno e d'ira crudo, 157 PGTORIO 32
Ma poi che l'altre vergini dier loco 007 PGTORIO 33
Poi le si mise innanzi tutte e sette, 013 PGTORIO 33
così, poi che da essa preso fui, 133 PGTORIO 33
Ella sorrise alquanto, e poi «S'elli erra 052 PRADISO 02
d'ammirazione omai, poi dietro ai sensi 056 PRADISO 02
sì che poi sappi sol tener lo guado. 126 PRADISO 02
poi sopra 'l vero ancor lo piè non fida, 027 PRADISO 03
Uomini poi, a mal più ch'a bene usi, 106 PRADISO 03
Iddio si sa qual poi mia vita fusi. 108 PRADISO 03
Ma poi che pur al mondo fu rivolta 115 PRADISO 03
Così parlommi, e poi cominciò 'Ave, 121 PRADISO 03
quanto possibil fu, poi che la perse, 125 PRADISO 03
poi ch'era necessario, né commendo. 009 PRADISO 04
e poi potesti da Piccarda udire 097 PRADISO 04
poi si rivolse tutta disïante 086 PRADISO 05
Poi, presso al tempo che tutto 'l ciel volle 055 PRADISO 06
Quel che fé poi ch'elli uscì di Ravenna 061 PRADISO 06
poi ver' Durazzo, e Farsalia percosse 065 PRADISO 06
fatto avea prima e poi era fatturo 083 PRADISO 06
E poi il mosser le parole biece 136 PRADISO 06
non ha poi fine, perché non si move 068 PRADISO 07
con umiltate obedïendo poi, 099 PRADISO 07
di sé sì che poi sempre la disira. 144 PRADISO 07
sonava 'Osanna' sì, che unque poi 029 PRADISO 08
di Rodano poi ch'è misto con Sorga, 059 PRADISO 08
poi che le ripe tedesche abbandona. 066 PRADISO 08
poi che, parlando, a dubitar m'hai mosso 092 PRADISO 08
Da poi che Carlo tuo, bella Clemenza, 001 PRADISO 09
Poi, sì cantando, quelli ardenti soli 076 PRADISO 10
verace amore e che poi cresce amando, 084 PRADISO 10
Poi che ciascuno fu tornato ne lo 013 PRADISO 11
Poi che la gente poverella crebbe 094 PRADISO 11
E poi che, per la sete del martiro, 100 PRADISO 11
Poi che 'l tripudio e l'altra festa grande, 022 PRADISO 12
Poi che le sponsalizie fuor compiute 061 PRADISO 12
Poi, con dottrina e con volere insieme, 097 PRADISO 12
Di lui si fecer poi diversi rivi 103 PRADISO 12
che l'uno andasse al primo e l'altro al poi; 018 PRADISO 13
poi ch'è tanto di là da nostra usanza, 022 PRADISO 13
idëale poi più e men traluce. 069 PRADISO 13
e poi l'affetto l'intelletto lega. 120 PRADISO 13
e se rimane, dite come, poi 016 PRADISO 14
Poi cominciai così: «L'affetto e 'l senno, 073 PRADISO 15
Poi seguitai lo 'mperador Currado; 139 PRADISO 15
Poi giunse: «Figlio, queste son le chiose 094 PRADISO 17
Poi che, tacendo, si mostrò spedita 100 PRADISO 17
lascerà poi, quando sarà digesta. 132 PRADISO 17
poi, diventando l'un di questi segni, 080 PRADISO 18
Poi, come nel percuoter d'i ciocchi arsi 100 PRADISO 18
Poi cominciò: «Colui che volse il sesto 040 PRADISO 19
poi c'ha pasciuti la cicogna i figli, 092 PRADISO 19
Poi si quetaro quei lucenti incendi 100 PRADISO 19
né pria né poi ch'el si chiavasse al legno. 105 PRADISO 19
prima cantando, e poi tace contenta 074 PRADISO 20
Poi appresso, con l'occhio più acceso, 085 PRADISO 20
poi altre vanno via sanza ritorno, 037 PRADISO 21
poi rispuose l'amor che v'era dentro: 082 PRADISO 21
e poi, continüando, disse: «Quivi 113 PRADISO 21
Poi dentro a lei udi': «Se tu vedessi 031 PRADISO 22
poi, come turbo, in sù tutto s'avvolse. 099 PRADISO 22
e poi, quando mi fu grazia largita 118 PRADISO 22
tende le braccia, poi che 'l latte prese, 122 PRADISO 23
poi mi volsi a Beatrice, ed essa pronte 055 PRADISO 24
tra le sustanze, e poi tra li argomenti». 069 PRADISO 24
Io udi' poi: «L'antica e la novella 097 PRADISO 24
poi che l'ardente Spirto vi fé almi; 138 PRADISO 24
che si dilata in fiamma poi vivace, 146 PRADISO 24
l'anime a Dio, quivi intra' io, e poi 011 PRADISO 25
Ma poi che 'l gratular si fu assolto, 025 PRADISO 25
«Poi che per grazia vuol che tu t'affronti 040 PRADISO 25
ne la pistola poi; sì ch'io son pieno, 077 PRADISO 25
onde mei che dinanzi vidi poi; 079 PRADISO 26
nel transito del vento, e poi si leva 086 PRADISO 26
stupendo, e poi mi rifece sicuro 089 PRADISO 26
poi fare a voi secondo che v'abbella. 132 PRADISO 26
e El si chiamò poi: e ciò convene, 136 PRADISO 26
Poi procedetter le parole sue 037 PRADISO 27
solo ne' parvoletti; poi ciascuna 128 PRADISO 27
che poi divora, con la lingua sciolta, 131 PRADISO 27
disïa poi di vederla sepolta. 135 PRADISO 27
e quel dal terzo, e 'l terzo poi dal quarto, 029 PRADISO 28
dal quinto il quarto, e poi dal sesto il quinto. 030 PRADISO 28
Così la donna mia; poi disse: «Piglia 061 PRADISO 28
così fec'ïo, poi che mi provide 085 PRADISO 28
E poi che le parole sue restaro, 088 PRADISO 28
prima Dominazioni, e poi Virtudi; 122 PRADISO 28
Ma Gregorio da lui poi si divise; 133 PRADISO 28
Poi cominciò: «Io dico, e non dimando, 010 PRADISO 29
Queste sustanze, poi che fur gioconde 076 PRADISO 29
poi, come inebrïate da li odori, 067 PRADISO 30
Poi, come gente stata sotto larve, 091 PRADISO 30
Ma poco poi sarà da Dio sofferto 145 PRADISO 30
poi si tornò a l'etterna fontana. 093 PRADISO 31
sofferse, e poi l'inferno da due anni; 033 PRADISO 32
poi che le prime etadi fuor compiute, 079 PRADISO 32
ma poi che 'l tempo de la grazia venne, 082 PRADISO 32

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