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 sé................205
né fur fedeli a Dio, ma per fuoro. 039 INFERNO 03
faccendo in aere di lunga riga, 047 INFERNO 05
Corda non pinse mai da saetta 013 INFERNO 08
di lasciando orribili dispregi!». 051 INFERNO 08
in medesmo si volvea co' denti. 063 INFERNO 08
e continüando al primo detto, 076 INFERNO 10
A Dio, a , al prossimo si pòne 031 INFERNO 11
Puote omo avere in man vïolenta 040 INFERNO 11
qualunque priva del vostro mondo, 043 INFERNO 11
per natura e per la sua seguace 110 INFERNO 11
e quando vide noi, stesso morse, 014 INFERNO 12
e fé di la vendetta elli stesso. 069 INFERNO 12
di e d'un cespuglio fece un groppo. 123 INFERNO 13
escotendo da l'arsura fresca. 042 INFERNO 14
che sovra tutte fiammelle ammorta». 090 INFERNO 14
fenno una rota di tutti e trei. 021 INFERNO 16
e con le branche l'aere a raccolse. 105 INFERNO 17
sapere e di color che 'n assanna». 099 INFERNO 18
e medesma con le palme picchia. 105 INFERNO 18
da lui saprai di e de' suoi torti». 036 INFERNO 19
Né si stancò d'avermi a distretto, 127 INFERNO 19
mi trasse a del loco dov' io stava. 024 INFERNO 21
veggendo tra nemici cotanti. 096 INFERNO 21
distruggitor di e di sue cose. 051 INFERNO 22
e vede presso a le fiamme accese, 039 INFERNO 23
avendo più di lui che di cura, 041 INFERNO 23
poi si volsero in , e dicean seco: 087 INFERNO 23
cotal vestigio in terra di lascia, 050 INFERNO 24
la polver si raccolse per stessa 104 INFERNO 24
ribadendo stessa sì dinanzi, 008 INFERNO 25
guardò in , né in me quel capestro 092 INFERNO 27
Di facea a sé stesso lucerna, 124 INFERNO 28
Di sé facea a stesso lucerna, 124 INFERNO 28
Io feci il padre e 'l figlio in ribelli; 136 INFERNO 28
e in ciò m'ha el fatto a più pio». 036 INFERNO 29
Io vidi due sedere a poggiati, 073 INFERNO 29
de l'unghie sopra per la gran rabbia 080 INFERNO 29
falsificando in altrui forma, 041 INFERNO 30
falsificare in Buoso Donati, 044 INFERNO 30
che, contra la sua via seguitando, 014 INFERNO 31
se 'nnanzi tempo grazia a nol chiama». 129 INFERNO 31
e giugnieno al loco de la cresta: 042 INFERNO 34
appigliò a le vellute coste; 073 INFERNO 34
che lascia dietro a mar sì crudele; 003 PGTORIO 01
che purgan sotto la tua balìa. 066 PGTORIO 01
El mi parea da stesso rimorso: 007 PGTORIO 03
restaro, e trasser in dietro alquanto, 091 PGTORIO 03
che tegna forte a l'anima volta, 008 PGTORIO 04
colui che mostra più negligente 110 PGTORIO 04
sovra pensier, da dilunga il segno, 017 PGTORIO 05
che del disio di veder n'accora». 057 PGTORIO 05
«Mantüa . . . », e l'ombra, tutta in romita, 072 PGTORIO 06
Qual è colui che cosa innanzi 010 PGTORIO 07
dove la costa face di grembo; 068 PGTORIO 07
Com' ei parlava, e Sordello a il trasse 094 PGTORIO 08
Così a e noi buona ramogna 025 PGTORIO 11
e la sinistra parte di torse. 015 PGTORIO 13
luce del ciel di largir non vole; 069 PGTORIO 13
lagrimando a colui che ne presti. 108 PGTORIO 13
molti di vita e di pregio priva. 063 PGTORIO 14
poi ch'ebbe la parola a raccolta. 072 PGTORIO 14
de l'antico avversaro a vi tira; 146 PGTORIO 14
di che se da pochi è posseduto?». 063 PGTORIO 15
gridando a pur: «Martira, martira!». 108 PGTORIO 15
per confondere in due reggimenti, 128 PGTORIO 16
cade nel fango, e brutta e la soma». 129 PGTORIO 16
per o per voler che giù lo scorge. 018 PGTORIO 17
dentro da , che di fuor non venìa 023 PGTORIO 17
per sé stessa, a guisa d'una bulla 032 PGTORIO 17
sé per stessa, a guisa d'una bulla 032 PGTORIO 17
e col suo lume medesmo cela. 057 PGTORIO 17
e ne' secondi stesso misura, 098 PGTORIO 17
e per stante, alcuno esser dal primo, 110 PGTORIO 17
ciascun amore in laudabil cosa; 036 PGTORIO 18
specifica vertute ha in colletta, 051 PGTORIO 18
stessa a vita sanza gloria offerse». 138 PGTORIO 18
che fa di un mezzo arco di ponte; 042 PGTORIO 19
novella visïon ch'a mi piega, 056 PGTORIO 19
rivolga il cielo a , saprai; ma prima 098 PGTORIO 19
buona da , pur che la nostra casa 143 PGTORIO 19
per far conoscer meglio e e ' suoi. 072 PGTORIO 20
guadagnerà, per tanto più grave, 077 PGTORIO 20
di quel che 'l ciel da in sé riceve 044 PGTORIO 21
di quel che 'l ciel da sé in riceve 044 PGTORIO 21
che, tolosano, a mi trasse Roma, 089 PGTORIO 21
che porta il lume dietro e non giova, 068 PGTORIO 22
ma dopo fa le persone dotte, 069 PGTORIO 22
ciò che l'aspetto in avea conquiso. 045 PGTORIO 23
lo vostro regno, che da lo sgombra». 133 PGTORIO 23
che vive e sente e in sé rigira. 075 PGTORIO 25
che vive e sente e sé in rigira. 075 PGTORIO 25
Sanza restarsi, per stessa cade 085 PGTORIO 25
per l'altrui raggio che 'n si reflette, 092 PGTORIO 25
"Regina" contra chiamar s'intese: 078 PGTORIO 26
rimproverando a com' hai udito, 080 PGTORIO 26
quand' io odo nomar stesso il padre 097 PGTORIO 26
che qui la terra sol da produce. 135 PGTORIO 27
avere in , mi feria per la fronte 008 PGTORIO 28
parrieno avere in mistura alcuna 029 PGTORIO 28
a terra e intra , donna che balli, 053 PGTORIO 28
sì appressando , che 'l dolce suono 059 PGTORIO 28
Lo sommo Ben, che solo esso a piace, 091 PGTORIO 28
Perché 'l turbar che sotto da fanno 097 PGTORIO 28
per e per suo ciel, concepe e figlia 113 PGTORIO 28
e frutto ha in che di là non si schianta. 120 PGTORIO 28
lasciando dietro a l'aere dipinto, 074 PGTORIO 29
al carro volse come a sua pace; 009 PGTORIO 30
di , Virgilio dolcissimo patre, 050 PGTORIO 30
poi, liquefatta, in stessa trapela, 088 PGTORIO 30
rivolge contra 'l taglio la rota. 042 PGTORIO 31
e riconoscendo e ripentuti, 066 PGTORIO 31
vincer pariemi più stessa antica, 083 PGTORIO 31
quando vedea la cosa in star queta, 125 PGTORIO 31
che, saziando di , di sé asseta, 129 PGTORIO 31
che, saziando di sé, di asseta, 129 PGTORIO 31
dimostrando di più alto tribo 130 PGTORIO 31
a traéli con l'antica rete!--; 006 PGTORIO 32
volgesi schiera, e gira col segno, 020 PGTORIO 32
prima che possa tutta in mutarsi; 021 PGTORIO 32
In cerchio le facevan di claustro 097 PGTORIO 32
del carro e lasciar lei di pennuta; 126 PGTORIO 32
a traendo la coda maligna, 134 PGTORIO 32
e dopo , solo accennando, mosse 014 PGTORIO 33
bramò colui che 'l morso in punio. 063 PGTORIO 33
da un principio e da sé lontana?». 117 PGTORIO 33
da un principio e sé da lontana?». 117 PGTORIO 33
perché appressando al suo disire, 007 PRADISO 01
peneia, quando alcun di asseta. 033 PRADISO 01
desiderato, a mi fece atteso 077 PRADISO 01
questi la terra in stringe e aduna; 117 PRADISO 01
mi torse il viso a ; e però quella 026 PRADISO 02
Per entro l'etterna margarita 034 PRADISO 02
non dimostrato, ma fia per noto 044 PRADISO 02
lo qual di retro a piombo nasconde. 090 PRADISO 02
le distinzion che dentro da hanno 119 PRADISO 02
girando sovra sua unitate. 138 PRADISO 02
a me tanto stretto, per vedersi, 008 PRADISO 03
da non lascia lor torcer li piedi». 033 PRADISO 03
che vuol simile a tutta sua corte. 045 PRADISO 03
e se la mente tua ben riguarda, 047 PRADISO 03
ciò ch'io dico di me, di intende; 112 PRADISO 03
stessa lega sì che fuor non spira. 018 PRADISO 04
e fé pianger di i folli e i savi 071 PRADISO 05
dannando , dannò tutta sua prole; 027 PRADISO 07
s'era allungata, unì a in persona 032 PRADISO 07
ma per stessa pur fu ella sbandita 037 PRADISO 07
La divina bontà, che da sperne 064 PRADISO 07
ogne livore, ardendo in , sfavilla 065 PRADISO 07
dimesso avesse, o che l'uom per isso 092 PRADISO 07
da poter sodisfar per dischiuso. 102 PRADISO 07
ché più largo fu Dio a dar stesso 115 PRADISO 07
che s'elli avesse sol da dimesso; 117 PRADISO 07
di sì che poi sempre la disira. 144 PRADISO 07
fatti li avea di contenti e certi, 042 PRADISO 08
sono in la mente ch'è da perfetta, 101 PRADISO 08
discorde a , com' ogne altra semente 140 PRADISO 08
voglia di a te puot' esser fuia. 075 PRADISO 09
di quel maestro che dentro a l'ama, 011 PRADISO 10
ché a torce tutta la mia cura 026 PRADISO 10
Quant' esser convenia da lucente 040 PRADISO 10
far di noi centro e di far corona, 065 PRADISO 10
in sicura e anche a lui più fida, 034 PRADISO 11
aver fatto di due segni in cielo, 013 PRADISO 13
felicitando di cura in cura. 030 PRADISO 13
la mente mia, che di fa letizia 020 PRADISO 16
di ciò ch'avëa incontro a udito, 002 PRADISO 17
anzi che sieno in , mirando il punto 017 PRADISO 17
sovra tanto, s'altri non la guidi. 012 PRADISO 18
sesta, che dentro a m'avea ricolto. 069 PRADISO 18
fanno di or tonda or altra schiera, 075 PRADISO 18
cantando, credo, il ben ch'a le move. 099 PRADISO 18
che non ha fine e con sé misura. 051 PRADISO 19
che non ha fine e sé con misura. 051 PRADISO 19
La prima volontà, ch'è da buona, 086 PRADISO 19
da , ch'è sommo ben, mai non si mosse. 087 PRADISO 19
nullo creato bene a la tira, 089 PRADISO 19
altre rivolgon onde son mosse, 038 PRADISO 21
girando come veloce mola; 081 PRADISO 21
Io stava come quei che 'n repreme 025 PRADISO 22
per far di la mia voglia contenta. 030 PRADISO 22
al passo forte che a la tira. 123 PRADISO 22
fatta più grande, di stessa uscìo, 044 PRADISO 23
né da nocchier ch'a medesmo parca. 069 PRADISO 23
qua giù e più a l'anima tira, 098 PRADISO 23
quanto più di bontate in comprende. 030 PRADISO 26
che dice a Moïsè, di parlando: 041 PRADISO 26
che fa di pareglio a l'altre cose, 107 PRADISO 26
e nulla face lui di pareglio. 108 PRADISO 26
fu per la cagion di tanto essilio, 116 PRADISO 26
di sicura, e per l'altrui fallanza, 032 PRADISO 27
con voce tanto da trasmutata, 038 PRADISO 27
e rivolge per veder se 'l vetro 007 PRADISO 28
in questo ciel, di medesmo rise. 135 PRADISO 28
Non per aver a di bene acquisto, 013 PRADISO 29
a riconoscer da la bontate 059 PRADISO 29
da : però a li Spani e a l'Indi 101 PRADISO 29
uno manendo in come davanti». 145 PRADISO 29
accoglie in con sì fatta salute, 053 PRADISO 30
riprofondavan nel miro gurge, 068 PRADISO 30
Non che da sian queste cose acerbe; 079 PRADISO 30
E se l'infimo grado in raccoglie 115 PRADISO 30
reflettendo da li etterni rai. 072 PRADISO 31
intra qui più e meno eccellente. 060 PRADISO 32
de l'alta luce che da è vera. 054 PRADISO 33
dentro da , del suo colore stesso, 130 PRADISO 33

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