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 umane.............5
nel primo mondo da l'umane menti, 104 INFERNO 29
non punger bestie, nonché membra umane, 024 INFERNO 30
Oh vana gloria de l'umane posse! 091 PGTORIO 11
prende nel core a tutte membra umane 040 PGTORIO 25
colpa e vergogna de l'umane voglie, 030 PRADISO 01
 
 umani.............8
spiriti umani non eran salvati». 063 INFERNO 04
oltre la difension d'i senni umani; 081 INFERNO 07
Ali hanno late, e colli e visi umani, 013 INFERNO 13
e de li vizi umani e del valore; 099 INFERNO 26
Vedi che sdegna li argomenti umani, 031 PGTORIO 02
umani corpi già veduti accesi. 018 PGTORIO 27
ancora freno a tutti orgogli umani, 072 PGTORIO 28
Vinca tua guardia i movimenti umani: 037 PRADISO 33
 
 umano.............9
nulla sapem di vostro stato umano. 105 INFERNO 10
Lì, per fuggire ogne consorzio umano, 085 INFERNO 20
dove l'umano spirito si purga 005 PGTORIO 01
misurrebbe in tre volte un corpo umano; 024 PGTORIO 10
torna giustizia e primo tempo umano, 071 PGTORIO 22
ne porta seco e l'umano e 'l divino: 081 PGTORIO 25
e Santa Chiesa con aspetto umano 046 PRADISO 04
E io udi': «Per intelletto umano 046 PRADISO 26
ïo, che al divino da l'umano, 037 PRADISO 31
 
 umbilico..........1
da l'umbilico in giuso tutti quanti». 033 INFERNO 31
 
 umbriferi.........1
son di lor vero umbriferi prefazi. 078 PRADISO 30
 
 umidi.............1
come, quando i vapori umidi e spessi 004 PGTORIO 17
 
 umido.............1
quell' umido vapor che in acqua riede, 110 PGTORIO 05
 
 umile.............6
Di quella umile Italia fia salute 106 INFERNO 01
l'umile pianta, cotal si rinacque 135 PGTORIO 01
trescando alzato, l'umile salmista, 065 PGTORIO 10
Poi vidi quattro in umile paruta; 142 PGTORIO 29
che già legava l'umile capestro. 087 PRADISO 11
umile e alta più che creatura, 002 PRADISO 33
 
 umìle.............2
quasi aspettando, palido e umìle; 024 PGTORIO 08
Romeo, persona umìle e peregrina. 135 PRADISO 06
 
 umilemente........1
umilemente che 'l serrame scioglia». 108 PGTORIO 09
 
 umilïato..........1
non fosse umilïato ad incarnarsi. 120 PRADISO 07
 
 umilitadi.........1
l'imagini di tante umilitadi, 098 PGTORIO 10
 
 umilmente.........5
Quand' io mi fui umilmente disdetto 109 PGTORIO 03
e umilmente ritornò ver' lui, 014 PGTORIO 07
a dimandarla umilmente chi fue. 105 PRADISO 21
e Francesco umilmente il suo convento; 090 PRADISO 22
chi umilmente con essa s'accosta. 093 PRADISO 29
 
 umiltà............1
bona umiltà, e gran tumor m'appiani; 119 PGTORIO 11
 
 umiltate..........1
con umiltate obedïendo poi, 099 PRADISO 07
 
 un................493
Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto, 013 INFERNO 01
Allor fu la paura un poco queta, 019 INFERNO 01
Poi ch'èi posato un poco il corpo lasso, 028 INFERNO 01
la vista che m'apparve d'un leone. 045 INFERNO 01
Or va, ch'un sol volere è d'ambedue: 139 INFERNO 02
facevano un tumulto, il qual s'aggira 028 INFERNO 03
vidi genti a la riva d'un gran fiume; 071 INFERNO 03
un vecchio, bianco per antico pelo, 083 INFERNO 03
un greve truono, sì ch'io mi riscossi 002 INFERNO 04
quando ci vidi venire un possente, 053 INFERNO 04
di qua dal sonno, quand' io vidi un foco 068 INFERNO 04
Di lungi n'eravamo ancora un poco, 070 INFERNO 04
Venimmo al piè d'un nobile castello, 106 INFERNO 04
difeso intorno d'un bel fiumicello. 108 INFERNO 04
Traemmoci così da l'un de' canti, 115 INFERNO 04
Poi ch'innalzai un poco più le ciglia, 130 INFERNO 04
Noi leggiavamo un giorno per diletto 127 INFERNO 05
ma solo un punto fu quel che ci vinse. 132 INFERNO 05
de l'un de' lati fanno a l'altro schermo; 020 INFERNO 06
guardommi un poco e poi chinò la testa: 092 INFERNO 06
toccando un poco la vita futura; 102 INFERNO 06
per un fossato che da lei deriva. 102 INFERNO 07
e un'altra da lungi render cenno, 005 INFERNO 08
sotto 'l governo d'un sol galeoto, 017 INFERNO 08
dinanzi mi si fece un pien di fango, 032 INFERNO 08
Rispuose: «Vedi che son un che piango». 036 INFERNO 08
ma ne l'orecchie mi percosse un duolo, 065 INFERNO 08
Allor chiusero un poco il gran disdegno 088 INFERNO 08
per trarne un spirto del cerchio di Giuda. 027 INFERNO 09
dove in un punto furon dritte ratto 037 INFERNO 09
un fracasso d'un suon, pien di spavento, 065 INFERNO 09
un fracasso d'un suon, pien di spavento, 065 INFERNO 09
non altrimenti fatto che d'un vento 067 INFERNO 09
fuggir così dinanzi ad un ch'al passo 080 INFERNO 09
Ora sen va per un secreto calle, 001 INFERNO 10
temendo, un poco più al duca mio. 030 INFERNO 10
guardommi un poco, e poi, quasi sdegnoso, 041 INFERNO 10
ond' ei levò le ciglia un poco in suso; 045 INFERNO 10
un'ombra, lungo questa, infino al mento: 053 INFERNO 10
per un sentier ch'a una valle fiede, 135 INFERNO 10
In su l'estremità d'un'alta ripa 001 INFERNO 11
ci raccostammo, in dietro, ad un coperchio 006 INFERNO 11
d'un grand' avello, ov' io vidi una scritta 007 INFERNO 11
sì che s'ausi un poco in prima il senso 011 INFERNO 11
Ancora in dietro un poco ti rivolvi», 094 INFERNO 11
Io vidi un'ampia fossa in arco torta, 052 INFERNO 12
e l'un gridò da lungi: «A qual martiro 061 INFERNO 12
danne un de' tuoi, a cui noi siamo a provo, 093 INFERNO 12
Mostrocci un'ombra da l'un canto sola, 118 INFERNO 12
Mostrocci un'ombra da l'un canto sola, 118 INFERNO 12
quando noi ci mettemmo per un bosco 002 INFERNO 13
Allor porsi la mano un poco avante 031 INFERNO 13
e colsi un ramicel da un gran pruno; 032 INFERNO 13
e colsi un ramicel da un gran pruno; 032 INFERNO 13
Come d'un stizzo verde ch'arso sia 040 INFERNO 13
da l'un de' capi, che da l'altro geme 041 INFERNO 13
perch' ïo un poco a ragionar m'inveschi. 057 INFERNO 13
Un poco attese, e poi «Da ch'el si tace», 079 INFERNO 13
quando noi fummo d'un romor sorpresi, 111 INFERNO 13
di sé e d'un cespuglio fece un groppo. 123 INFERNO 13
di sé e d'un cespuglio fece un groppo. 123 INFERNO 13
Sovra tutto 'l sabbion, d'un cader lento, 028 INFERNO 14
dicendo: «Quei fu l'un d'i sette regi 068 INFERNO 14
fuor de la selva un picciol fiumicello, 077 INFERNO 14
«In mezzo mar siede un paese guasto», 094 INFERNO 14
Dentro dal monte sta dritto un gran veglio, 103 INFERNO 14
Flegetonta e Letè? ché de l'un taci, 131 INFERNO 14
Ora cen porta l'un de' duri margini; 001 INFERNO 15
fui conosciuto da un, che mi prese 023 INFERNO 15
se Brunetto Latino un poco teco 032 INFERNO 15
d'un peccato medesmo al mondo lerci. 108 INFERNO 15
guardar l'un l'altro com' al ver si guata. 078 INFERNO 16
Un amen non saria possuto dirsi 088 INFERNO 16
e d'un serpente tutto l'altro fusto; 012 INFERNO 17
la nostra via un poco insino a quella 029 INFERNO 17
che d'un leone avea faccia e contegno. 060 INFERNO 17
vidine un'altra come sangue rossa, 062 INFERNO 17
mostrando un'oca bianca più che burro. 063 INFERNO 17
E un che d'una scrofa azzurra e grossa 064 INFERNO 17
far sotto noi un orribile scroscio, 119 INFERNO 17
vaneggia un pozzo assai largo e profondo, 005 INFERNO 18
che da l'un lato tutti hanno la fronte 031 INFERNO 18
Così parlando il percosse un demonio 064 INFERNO 18
e fa di quello ad un altr' arco spalle. 102 INFERNO 18
vidi un col capo sì di merda lordo, 116 INFERNO 18
mi disse, «il viso un poco più avante, 128 INFERNO 18
d'un largo tutti e ciascun era tondo. 015 INFERNO 19
l'un de li quali, ancor non è molt' anni, 019 INFERNO 19
rupp' io per un che dentro v'annegava: 020 INFERNO 19
d'un peccator li piedi e de le gambe 023 INFERNO 19
di ver' ponente, un pastor sanza legge, 083 INFERNO 19
Indi un altro vallon mi fu scoperto. 133 INFERNO 19
Certo io piangea, poggiato a un de' rocchi 025 INFERNO 20
onde un poco mi piace che m'ascolte. 057 INFERNO 20
Suso in Italia bella giace un laco, 061 INFERNO 20
e vidi dietro a noi un diavol nero 029 INFERNO 21
carcava un peccator con ambo l'anche, 035 INFERNO 21
ecco un de li anzïan di Santa Zita! 038 INFERNO 21
traggasi avante l'un di voi che m'oda, 074 INFERNO 21
per ch'un si mosse--e li altri stetter fermi-- 077 INFERNO 21
diceva l'un con l'altro, «in sul groppone?». 101 INFERNO 21
presso è un altro scoglio che via face. 111 INFERNO 21
E come a l'orlo de l'acqua d'un fosso 025 INFERNO 22
Mia madre a servo d'un segnor mi puose, 049 INFERNO 22
che m'avea generato d'un ribaldo, 050 INFERNO 22
poco è, da un che fu di là vicino. 067 INFERNO 22
sì che, stracciando, ne portò un lacerto. 072 INFERNO 22
Quand' elli un poco rappaciati fuoro, 076 INFERNO 22
ma stieno i Malebranche un poco in cesso, 100 INFERNO 22
per un ch'io son, ne farò venir sette 103 INFERNO 22
fermò le piante a terra, e in un punto 122 INFERNO 22
n'andavam l'un dinanzi e l'altro dopo, 002 INFERNO 23
che l'un con l'altro fa, se ben s'accoppia 008 INFERNO 23
E come l'un pensier de l'altro scoppia, 010 INFERNO 23
così nacque di quello un altro poi, 011 INFERNO 23
sì che d'intrambi un sol consiglio fei. 030 INFERNO 23
che l'un de' lati a l'altra bolgia tura. 045 INFERNO 23
E un che 'ntese la parola tosca, 076 INFERNO 23
E l'un rispuose a me: «Le cappe rance 100 INFERNO 23
come suole esser tolto un uom solingo, 106 INFERNO 23
un, crucifisso in terra con tre pali. 111 INFERNO 23
porre un uom per lo popolo a' martìri. 117 INFERNO 23
s'appressa un sasso che da la gran cerchia 134 INFERNO 23
Lo duca stette un poco a testa china; 139 INFERNO 23
turbato un poco d'ira nel sembiante; 146 INFERNO 23
d'un ronchione, avvisava un'altra scheggia 028 INFERNO 24
d'un ronchione, avvisava un'altra scheggia 028 INFERNO 24
Ed ecco a un ch'era da nostra proda, 097 INFERNO 24
s'avventò un serpente che 'l trafisse 098 INFERNO 24
e un'altra a le braccia, e rilegollo, 007 INFERNO 25
che non potea con esse dare un crollo. 009 INFERNO 25
e io vidi un centauro pien di rabbia 017 INFERNO 25
con l'ali aperte li giacea un draco; 023 INFERNO 25
Non va co' suoi fratei per un cammino, 028 INFERNO 25
che l'un nomar un altro convenette, 042 INFERNO 25
che l'un nomar un altro convenette, 042 INFERNO 25
e un serpente con sei piè si lancia 050 INFERNO 25
né l'un né l'altro già parea quel ch'era: 063 INFERNO 25
per lo papiro suso, un color bruno 065 INFERNO 25
Già eran li due capi un divenuti, 070 INFERNO 25
de li altri due, un serpentello acceso, 083 INFERNO 25
nostro alimento, a l'un di lor trafisse; 086 INFERNO 25
l'un per la piaga e l'altro per la bocca 092 INFERNO 25
l'un si levò e l'altro cadde giuso, 121 INFERNO 25
e ogne fiamma un peccatore invola. 042 INFERNO 26
sì che s'io non avessi un ronchion preso, 044 INFERNO 26
«O voi che siete due dentro ad un foco, 079 INFERNO 26
non vi movete; ma l'un di voi dica 083 INFERNO 26
me più d'un anno là presso a Gaeta, 092 INFERNO 26
sol con un legno e con quella compagna 101 INFERNO 26
L'un lito e l'altro vidi infin la Spagna, 103 INFERNO 26
ché de la nova terra un turbo nacque 137 INFERNO 26
quand' un'altra, che dietro a lei venìa, 004 INFERNO 27
per un confuso suon che fuor n'uscia. 006 INFERNO 27
per me; ma un d'i neri cherubini 113 INFERNO 27
com' io vidi un, così non si pertugia, 023 INFERNO 28
Un diavolo è qua dietro che n'accisma 037 INFERNO 28
Poi che l'un piè per girsene sospese, 061 INFERNO 28
Un altro, che forata avea la gola 064 INFERNO 28
per tradimento d'un tiranno fello. 081 INFERNO 28
d'un suo compagno e la bocca li aperse, 095 INFERNO 28
E un ch'avea l'una e l'altra man mozza, 103 INFERNO 28
un busto sanza capo andar sì come 119 INFERNO 28
credo ch'un spirto del mio sangue pianga 020 INFERNO 29
l'un de l'altro giacea, e qual carpone 068 INFERNO 29
cominciò 'l duca mio a l'un di loro, 086 INFERNO 29
qui ambedue», rispuose l'un piangendo; 092 INFERNO 29
E 'l duca disse: «I' son un che discendo 094 INFERNO 29
rispuose l'un, «mi fé mettere al foco; 110 INFERNO 29
prendendo l'un ch'avea nome Learco, 010 INFERNO 30
e rotollo e percosselo ad un sasso; 011 INFERNO 30
Io vidi un, fatto a guisa di lëuto, 049 INFERNO 30
l'un verso 'l mento e l'altro in sù rinverte. 057 INFERNO 30
e ora, lasso!, un gocciol d'acqua bramo. 063 INFERNO 30
ch'i' potessi in cent' anni andare un'oncia, 083 INFERNO 30
e men d'un mezzo di traverso non ci ha. 087 INFERNO 30
E l'un di lor, che si recò a noia 100 INFERNO 30
Quella sonò come fosse un tamburo; 103 INFERNO 30
disse Sinon; «e son qui per un fallo, 116 INFERNO 30
ma io senti' sonare un alto corno, 012 INFERNO 31
dirizzò li occhi miei tutti ad un loco. 015 INFERNO 31
pur un linguaggio nel mondo non s'usa. 078 INFERNO 31
vòlti a sinistra; e al trar d'un balestro 083 INFERNO 31
poi fece sì ch'un fascio era elli e io. 135 INFERNO 31
sotto 'l chinato, quando un nuvol vada 137 INFERNO 31
e sotto i piedi un lago che per gelo 023 INFERNO 32
E un ch'avea perduti ambo li orecchi 052 INFERNO 32
D'un corpo usciro; e tutta la Caina 058 INFERNO 32
con esso un colpo per la man d'Artù; 062 INFERNO 32
sì ch'io esca d'un dubbio per costui; 083 INFERNO 32
quando un altro gridò: «Che hai tu, Bocca? 106 INFERNO 32
sì che l'un capo a l'altro era cappello; 126 INFERNO 32
Come un poco di raggio si fu messo 055 INFERNO 33
che furo a l'osso, come d'un can, forti. 078 INFERNO 33
ruvidamente un'altra gente fascia, 092 INFERNO 33
E avvegna che, sì come d'un callo, 100 INFERNO 33
E un de' tristi de la fredda crosta 109 INFERNO 33
un poco, pria che 'l pianto si raggeli». 114 INFERNO 33
da un demonio, che poscia il governa 131 INFERNO 33
nel corpo suo, ed un suo prossimano 146 INFERNO 33
trovai di voi un tal, che per sua opra 155 INFERNO 33
par di lungi un molin che 'l vento gira, 006 INFERNO 34
veder mi parve un tal dificio allotta; 007 INFERNO 34
e più con un gigante io mi convegno, 030 INFERNO 34
un peccatore, a guisa di maciulla, 056 INFERNO 34
Poi uscì fuor per lo fóro d'un sasso 085 INFERNO 34
«a trarmi d'erro un poco mi favella: 102 INFERNO 34
d'un ruscelletto che quivi discende 130 INFERNO 34
per la buca d'un sasso, ch'elli ha roso, 131 INFERNO 34
che porta 'l ciel, per un pertugio tondo. 138 INFERNO 34
un poco me volgendo a l 'altro polo, 029 PGTORIO 01
vidi presso di me un veglio solo, 031 PGTORIO 01
d'un giunco schietto e che li lavi 'l viso, 095 PGTORIO 01
un lume per lo mar venir sì ratto, 017 PGTORIO 02
Dal qual com' io un poco ebbi ritratto 019 PGTORIO 02
un non sapeva che bianco, e di sotto 023 PGTORIO 02
a poco a poco un altro a lui uscìo. 024 PGTORIO 02
con un vasello snelletto e leggero, 041 PGTORIO 02
Dianzi venimmo, innanzi a voi un poco, 064 PGTORIO 02
che, per parlarmi, un poco s'arrestasse. 087 PGTORIO 02
quanto un buon gittator trarria con mano, 069 PGTORIO 03
E un di loro incominciò: «Chiunque 103 PGTORIO 03
ma l'un de' cigli un colpo avea diviso. 108 PGTORIO 03
ma l'un de' cigli un colpo avea diviso. 108 PGTORIO 03
ch'un'anima sovr' altra in noi s'accenda. 006 PGTORIO 04
additandomi un balzo poco in sùe 047 PGTORIO 04
sì, ch'amendue hanno un solo orizzòn 070 PGTORIO 04
da l'un, quando a colui da l'altro fianco, 074 PGTORIO 04
e vedemmo a mancina un gran petrone, 101 PGTORIO 04
E un di lor, che mi sembiava lasso, 106 PGTORIO 04
che m'avacciava un poco ancor la lena, 116 PGTORIO 04
mosser le labbra mie un poco a riso; 122 PGTORIO 04
perché la foga l'un de l'altro insolla». 018 PGTORIO 05
venivan genti innanzi a noi un poco, 023 PGTORIO 05
mutar lor canto in un «oh!» lungo e roco; 027 PGTORIO 05
venian gridando, «un poco il passo queta. 048 PGTORIO 05
Poi disse un altro: «Deh, se quel disio 085 PGTORIO 05
traversa un'acqua c'ha nome l'Archiano, 095 PGTORIO 05
perché foco d'amor compia in un punto 038 PGTORIO 06
Ma vedi là un'anima che, posta 058 PGTORIO 06
de la tua terra!»; e l'un l'altro abbracciava. 075 PGTORIO 06
li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode 083 PGTORIO 06
di quei ch'un muro e una fossa serra. 084 PGTORIO 06
son di tiranni, e un Marcel diventa 125 PGTORIO 06
fecero al viver bene un picciol cenno 141 PGTORIO 06
Tra erto e piano era un sentiero schembo, 070 PGTORIO 07
L'un poco sovra noi a star si venne, 031 PGTORIO 08
e fui di sotto, e vidi un che mirava 047 PGTORIO 08
L'uno a Virgilio e l'altro a un si volse 064 PGTORIO 08
un'aguglia nel ciel con penne d'oro, 020 PGTORIO 09
Poi mi parea che, poi rotata un poco, 028 PGTORIO 09
pur come un fesso che muro diparte, 075 PGTORIO 09
e un portier ch'ancor non facea motto. 078 PGTORIO 09
d'un color fora col suo vestimento; 116 PGTORIO 09
«Qui si conviene usare un poco d'arte», 010 PGTORIO 10
di nostra via, restammo in su un piano 020 PGTORIO 10
misurrebbe in tre volte un corpo umano; 024 PGTORIO 10
quivi intagliato in un atto soave, 038 PGTORIO 10
«Non tener pur ad un loco la mente», 046 PGTORIO 10
un'altra storia ne la roccia imposta; 052 PGTORIO 10
faceva dir l'un «No», l'altro «Sì, canta». 060 PGTORIO 10
d'un gran palazzo, Micòl ammirava 068 PGTORIO 10
per avvisar da presso un'altra istoria, 071 PGTORIO 10
si va più corto; e se c'è più d'un varco, 041 PGTORIO 11
Io fui latino e nato d'un gran Tosco: 058 PGTORIO 11
e un di lor, non questi che parlava, 074 PGTORIO 11
Non è il mondan romore altro ch'un fiato 100 PGTORIO 11
spazio a l'etterno, ch'un muover di ciglia 107 PGTORIO 11
folgoreggiando scender, da l'un lato. 027 PGTORIO 12
nel porta un carro, sanza ch'altri il cacci. 048 PGTORIO 12
Vedi colà un angel che s'appresta 079 PGTORIO 12
saranno, com' è l'un, del tutto rasi, 123 PGTORIO 12
Quanto di qua per un migliaio si conta, 022 PGTORIO 13
per allungarsi, un'altra 'I' sono Oreste' 032 PGTORIO 13
E poi che fummo un poco più avanti, 049 PGTORIO 13
e l'un sofferia l'altro con la spalla, 059 PGTORIO 13
ché a tutti un fil di ferro i cigli fóra 070 PGTORIO 13
Tra l'altre vidi un'ombra ch'aspettava 100 PGTORIO 13
un fiumicel che nasce in Falterona, 017 PGTORIO 14
Quando in Bologna un Fabbro si ralligna? 100 PGTORIO 14
quando in Faenza un Bernardin di Fosco, 101 PGTORIO 14
ad un scaleo vie men che li altri eretto». 036 PGTORIO 15
Com' esser puote ch'un ben, distributo 061 PGTORIO 15
e vedere in un tempio più persone; 087 PGTORIO 15
Indi m'apparve un'altra con quell' acque 094 PGTORIO 15
con pietre un giovinetto ancider, forte 107 PGTORIO 15
Ed ecco a poco a poco un fummo farsi 142 PGTORIO 15
una parola in tutte era e un modo, 020 PGTORIO 16
dentro ad un dubbio, s'io non me ne spiego. 054 PGTORIO 16
ché nel cielo uno, e un qua giù la pone». 063 PGTORIO 16
L'un l'altro ha spento; ed è giunta la spada 109 PGTORIO 16
col pasturale, e l'un con l'altro insieme 110 PGTORIO 16
però che, giunti, l'un l'altro non teme: 112 PGTORIO 16
un crucifisso, dispettoso e fero 026 PGTORIO 17
senti'mi presso quasi un muover d'ala 067 PGTORIO 17
E io attesi un poco, s'io udissi 079 PGTORIO 17
Ciascun confusamente un bene apprende 127 PGTORIO 17
fatta com' un secchion che tuttor arda; 078 PGTORIO 18
e un di quelli spirti disse: «Vieni 113 PGTORIO 18
E tale ha già l'un piè dentro la fossa, 121 PGTORIO 18
che fa di sé un mezzo arco di ponte; 042 PGTORIO 19
sosta un poco per me tua maggior cura. 093 PGTORIO 19
Un mese e poco più prova' io come 103 PGTORIO 19
Figliuol fu' io d'un beccaio di Parigi: 052 PGTORIO 20
tutti, fuor ch'un renduto in panni bigi, 054 PGTORIO 20
che tragge un altro Carlo fuor di Francia, 071 PGTORIO 20
Veggiolo un'altra volta esser deriso; 088 PGTORIO 20
tremar lo monte; onde mi prese un gelo 128 PGTORIO 20
Poi cominciò da tutte parti un grido 133 PGTORIO 20
ci apparve un'ombra, e dietro a noi venìa, 010 PGTORIO 21
visse Virgilio, assentirei un sole 101 PGTORIO 21
un lampeggiar di riso dimostrommi?». 114 PGTORIO 21
avendomi dal viso un colpo raso; 003 PGTORIO 22
un poco a riso pria; poscia rispuose: 026 PGTORIO 22
un alber che trovammo in mezza strada, 131 PGTORIO 22
cadea de l'alta roccia un liquor chiaro 137 PGTORIO 22
Chi crederebbe che l'odor d'un pomo 034 PGTORIO 23
e quel d'un'acqua, non sappiendo como? 036 PGTORIO 23
volse a me li occhi un'ombra e guardò fiso; 041 PGTORIO 23
sì ch'io però non vidi un atto bruno. 027 PGTORIO 24
più d'un che d'altro, fei a quel da Lucca, 035 PGTORIO 24
E io a lui: «I' mi son un che, quando 052 PGTORIO 24
d'un altro pomo, e non molto lontani 104 PGTORIO 24
Sì accostati a l'un d'i due vivagni 127 PGTORIO 24
com' io vidi un che dicea: «S'a voi piace 139 PGTORIO 24
tal mi senti' un vento dar per mezza 148 PGTORIO 24
si consumò al consumar d'un stizzo, 023 PGTORIO 25
l'un disposto a patire, e l'altro a fare 047 PGTORIO 25
in sua sustanzia, e fassi un'alma sola, 074 PGTORIO 25
Sì mi parlava un d'essi; e io mi fora 025 PGTORIO 26
col dito», e additò un spirto innanzi, 116 PGTORIO 26
falli per me un dir d'un paternostro, 130 PGTORIO 26
falli per me un dir d'un paternostro, 130 PGTORIO 26
Io mi fei al mostrato innanzi un poco, 136 PGTORIO 26
non ti potrebbe far d'un capel calvo. 027 PGTORIO 27
turbato un poco disse: «Or vedi, figlio: 035 PGTORIO 27
Sì com' fui dentro, in un bogliente vetro 049 PGTORIO 27
sonò dentro a un lume che lì era, 059 PGTORIO 27
ciascun di noi d'un grado fece letto; 073 PGTORIO 27
Un'aura dolce, sanza mutamento 007 PGTORIO 28
ed ecco più andar mi tolse un rio, 025 PGTORIO 28
darotti un corollario ancor per grazia; 136 PGTORIO 28
Ed ecco un lustro sùbito trascorse 016 PGTORIO 29
dinanzi a noi, tal quale un foco acceso, 034 PGTORIO 29
un carro, in su due rote, trïunfale, 107 PGTORIO 29
ch'al collo d'un grifon tirato venne. 108 PGTORIO 29
L'un si mostrava alcun de' famigliari 136 PGTORIO 29
e di retro da tutti un vecchio solo 143 PGTORIO 29
un tuon s'udì, e quelle genti degne 152 PGTORIO 29
e un di loro, quasi da ciel messo, 010 PGTORIO 30
mi pinsero un tal «sì» fuor de la bocca, 014 PGTORIO 31
Dopo la tratta d'un sospiro amaro, 031 PGTORIO 31
perch' io udi' da loro un «Troppo fiso!»; 009 PGTORIO 32
temprava i passi un'angelica nota. 033 PGTORIO 32
e dico ch'un splendor mi squarciò 'l velo 071 PGTORIO 32
del sonno, e un chiamar: «Surgi: che fai?». 072 PGTORIO 32
tr'ambo le ruote, e vidi uscirne un drago 131 PGTORIO 32
che più tiene un sospir la bocca aperta. 141 PGTORIO 32
ma le quattro un sol corno avean per fronte: 146 PGTORIO 32
vidi di costa a lei dritto un gigante; 152 PGTORIO 32
nel quale un cinquecento diece e cinque, 043 PGTORIO 33
del viver ch'è un correre a la morte. 054 PGTORIO 33
e 'l piacer loro un Piramo a la gelsa, 069 PGTORIO 33
le sette donne al fin d'un'ombra smorta, 109 PGTORIO 33
da un principio e sé da sé lontana?». 117 PGTORIO 33
Infino a qui l'un giogo di Parnaso 016 PRADISO 01
avesse il ciel d'un altro sole addorno. 063 PRADISO 01
di lor cagion m'accesero un disio 083 PRADISO 01
dentro ad un nuovo più fu' inretito 096 PRADISO 01
Ond' ella, appresso d'un pïo sospiro, 100 PRADISO 01
lo tuo salir, se non come d'un rivo 137 PRADISO 01
e forse in tanto in quanto un quadrel posa 023 PRADISO 02
lo grasso e 'l magro un corpo, così questo 077 PRADISO 02
esser conviene un termine da onde 086 PRADISO 02
da te d'un modo, e l'altro, più rimosso, 098 PRADISO 02
ti stea un lume che i tre specchi accenda 101 PRADISO 02
si gira un corpo ne la cui virtute 113 PRADISO 02
Con quelle altr' ombre pria sorrise un poco; 067 PRADISO 03
del sommo ben d'un modo non vi piove. 090 PRADISO 03
Ma sì com' elli avvien, s'un cibo sazia 091 PRADISO 03
e d'un altro rimane ancor la gola, 092 PRADISO 03
d'un modo, prima si morria di fame, 002 PRADISO 04
che liber' omo l'un recasse ai denti; 003 PRADISO 04
sì si starebbe un agno intra due brame 004 PRADISO 04
sì si starebbe un cane intra due dame: 006 PRADISO 04
da li miei dubbi d'un modo sospinto, 008 PRADISO 04
Ma or ti s'attraversa un altro passo 091 PRADISO 04
d'un'altra verità che m'è oscura. 135 PRADISO 04
convienti ancor sedere un poco a mensa, 037 PRADISO 05
Così da un di quelli spirti pii 121 PRADISO 05
e cominciò, raggiandomi d'un riso 017 PRADISO 07
Però d'un atto uscir cose diverse: 046 PRADISO 07
di pensiero in pensier dentro ad un nodo, 053 PRADISO 07
sanza passar per un di questi guadi: 090 PRADISO 07
Indi si fece l'un più presso a noi 031 PRADISO 08
d'un giro e d'un girare e d'una sete, 035 PRADISO 08
d'un giro e d'un girare e d'una sete, 035 PRADISO 08
non fia men dolce un poco di quïete». 039 PRADISO 08
mostrarti un vero, a quel che tu dimandi 095 PRADISO 08
per ch'un nasce Solone e altro Serse, 124 PRADISO 08
ma non distingue l'un da l'altro ostello. 129 PRADISO 08
un corollario voglio che t'ammanti. 138 PRADISO 08
Ed ecco un altro di quelli splendori 013 PRADISO 09
si leva un colle, e non surge molt' alto, 028 PRADISO 09
che fece a la contrada un grande assalto. 030 PRADISO 09
Ad un occaso quasi e ad un orto 091 PRADISO 09
Ad un occaso quasi e ad un orto 091 PRADISO 09
dove l'un moto e l'altro si percuote; 009 PRADISO 10
E dentro a l'un senti' cominciar: «Quando 082 PRADISO 10
L'un fu tutto serafico in ardore; 037 PRADISO 11
De l'un dirò, però che d'amendue 040 PRADISO 11
si dice l'un pregiando, qual ch'om prende, 041 PRADISO 11
perch' ad un fine fur l'opere sue. 042 PRADISO 11
più sua rattezza, nacque al mondo un sole, 050 PRADISO 11
prima ch'un'altra di cerchio la chiuse, 005 PRADISO 12
Degno è che, dov' è l'un, l'altro s'induca: 034 PRADISO 12
e l'un ne l'altro aver li raggi suoi, 016 PRADISO 13
non sta d'un modo; e però sotto 'l segno 068 PRADISO 13
Ond' elli avvien ch'un medesimo legno, 070 PRADISO 13
trïangol sì ch'un retto non avesse. 102 PRADISO 13
ne l'un così come ne l'altro passo; 117 PRADISO 13
per vedere un furare, altro offerere, 140 PRADISO 13
movesi l'acqua in un ritondo vaso, 002 PRADISO 14
d'un altro vero andare a la radice. 012 PRADISO 14
nascere un lustro sopra quel che v'era, 068 PRADISO 14
cominciare a vedere, e fare un giro 074 PRADISO 14
a piè di quella croce corse un astro 020 PRADISO 15
ché dentro a li occhi suoi ardeva un riso 034 PRADISO 15
da l'un, se si conosce, il cinque e 'l sei; 057 PRADISO 15
pria ch'io parlassi, e arrisemi un cenno 071 PRADISO 15
d'un peso per ciascun di voi si fenno, 075 PRADISO 15
una Cianghella, un Lapo Salterello, 128 PRADISO 15
onde Beatrice, ch'era un poco scevra, 013 PRADISO 16
Vincendo me col lume d'un sorriso, 019 PRADISO 18
Io vidi per la croce un lume tratto 037 PRADISO 18
vidi moversi un altro roteando, 041 PRADISO 18
poi, diventando l'un di questi segni, 080 PRADISO 18
un poco s'arrestavano e taciensi. 081 PRADISO 18
la testa e 'l collo d'un'aguglia vidi 107 PRADISO 18
sì ch'un'altra fïata omai s'adiri 121 PRADISO 18
Così un sol calor di molte brage 019 PRADISO 19
usciva solo un suon di quella image. 021 PRADISO 19
ché tu dicevi: ''Un uom nasce a la riva 070 PRADISO 19
segnata con un i la sua bontate, 128 PRADISO 19
quando 'l contrario segnerà un emme. 129 PRADISO 19
udir mi parve un mormorar di fiume 019 PRADISO 20
dinanzi al battezzar più d'un millesmo. 129 PRADISO 20
contrapesando l'un con l'altro lato. 024 PRADISO 21
e fanno un gibbo che si chiama Catria, 109 PRADISO 21
di sotto al quale è consecrato un ermo, 110 PRADISO 21
e fero un grido di sì alto suono, 140 PRADISO 21
con un sol cenno su per quella scala, 101 PRADISO 22
un sol che tutte quante l'accendea, 029 PRADISO 23
vid' ïo uscire un foco sì felice, 020 PRADISO 24
si volse con un canto tanto divo, 023 PRADISO 24
risonò per le spere un 'Dio laudamo' 113 PRADISO 24
Indi si mosse un lume verso noi 013 PRADISO 25
così vid' ïo l'un da l'altro grande 022 PRADISO 25
di quello incendio tremolava un lampo 080 PRADISO 25
Poscia tra esse un lume si schiarì 100 PRADISO 25
sì che, se 'l Cancro avesse un tal cristallo, 101 PRADISO 25
l'inverno avrebbe un mese d'un sol dì. 102 PRADISO 25
l'inverno avrebbe un mese d'un sol dì. 102 PRADISO 25
di vedere eclissar lo sole un poco, 119 PRADISO 25
tutti si posano al sonar d'un fischio. 135 PRADISO 25
uscì un spiro che mi fece attento, 003 PRADISO 26
altro non è ch'un lume di suo raggio, 033 PRADISO 26
Sì com' io tacqui, un dolcissimo canto 067 PRADISO 26
d'un quarto lume ch'io vidi tra noi. 081 PRADISO 26
un disio di parlare ond' ïo ardeva. 090 PRADISO 26
Talvolta un animal coverto broglia, 097 PRADISO 26
Ciò ch'io vedeva mi sembiava un riso 004 PRADISO 27
sotto i mie' piedi un segno e più partito. 087 PRADISO 27
Luce e amor d'un cerchio lui comprende, 112 PRADISO 27
un punto vidi che raggiava lume 016 PRADISO 28
distante intorno al punto un cerchio d'igne 025 PRADISO 28
e questo era d'un altro circumcinto, 028 PRADISO 28
e l'essemplare non vanno d'un modo, 056 PRADISO 28
Voi non andate giù per un sentiero 085 PRADISO 29
Un dice che la luna si ritorse 097 PRADISO 29
e s'una intrava, un'altra n'uscia fori. 069 PRADISO 30
non anderà con lui per un cammino. 144 PRADISO 30
viso e amore avea tutto ad un segno. 027 PRADISO 31
credea veder Beatrice e vidi un sene 059 PRADISO 31
ripresta un poco di quel che parevi, 069 PRADISO 33
e per sonare un poco in questi versi, 074 PRADISO 33
legato con amore in un volume, 086 PRADISO 33
che ciò ch'i' dico è un semplice lume. 090 PRADISO 33
Un punto solo m'è maggior letargo 094 PRADISO 33
pur a quel ch'io ricordo, che d'un fante 107 PRADISO 33
Non perché più ch'un semplice sembiante 109 PRADISO 33
e l'un da l'altro come iri da iri 118 PRADISO 33
da un fulgore in che sua voglia venne. 141 PRADISO 33

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