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 lucemi............1
Rabano è qui, e lucemi dallato 139 PRADISO 12
 
 lucendo...........1
vie più lucendo, cominciaron canti 011 PRADISO 20
 
 lucente...........7
rividil più lucente e maggior fatto. 021 PGTORIO 02
di gemme la sua fronte era lucente, 004 PGTORIO 09
che più lucente se ne fé 'l pianeta. 096 PRADISO 05
lucente più assai di quel ch'ell' era. 132 PRADISO 05
Quant' esser convenia da sé lucente 040 PRADISO 10
dal suo lucente, che non si disuna 056 PRADISO 13
la lucente sustanza tanto chiara 032 PRADISO 23
 
 lucenti...........5
li occhi lucenti lagrimando volse, 116 INFERNO 02
contra i raggi serotini e lucenti. 141 PGTORIO 15
vetri o metalli sì lucenti e rossi, 138 PGTORIO 24
più dolci in voce che in vista lucenti: 066 PRADISO 10
Poi si quetaro quei lucenti incendi 100 PRADISO 19
 
 lucerna...........5
Di sé facea a sé stesso lucerna, 124 INFERNO 28
«Chi v'ha guidati, o che vi fu lucerna, 043 PGTORIO 01
«Se la lucerna che ti mena in alto 112 PGTORIO 08
la lucerna del mondo; ma da quella 038 PRADISO 01
«Io veggio ben», diss' io, «sacra lucerna, 073 PRADISO 21
 
 lucerne...........3
non torcendo però le lucerne empie, 122 INFERNO 25
vid' io in essa luce altre lucerne 019 PRADISO 08
vid' i' sopra migliaia di lucerne 028 PRADISO 23
 
 lucevan...........1
Lucevan li occhi suoi più che la stella; 055 INFERNO 02
 
 luci..............21
avean le luci mie sì inebrïate, 002 INFERNO 29
Li raggi de le quattro luci sante 037 PGTORIO 01
Tu scaldi il mondo, tu sovr' esso luci; 019 PGTORIO 13
sì che tacer mi fer le luci vaghe. 084 PGTORIO 15
«Drizza», disse, «ver' me l'agute luci 016 PGTORIO 18
sì ne l'affetto de le vive luci, 062 PGTORIO 29
e le mie luci, ancor poco sicure, 079 PGTORIO 31
le luci fissi, di là sù rimote. 066 PRADISO 01
lo raggio e 'l moto de le luci sante; 141 PRADISO 07
del cor de l'una de le luci nove 028 PRADISO 12
Indi, tra l'altre luci mota e mista, 049 PRADISO 18
e vidi le sue luci tanto mere, 055 PRADISO 18
E vidi scendere altre luci dove 097 PRADISO 18
luci e salir, qual assai e qual poco, 104 PRADISO 18
per molte luci, in che una risplende; 006 PRADISO 20
però che tutte quelle vive luci, 010 PRADISO 20
fosse la quinta de le luci sante? 069 PRADISO 20
ch'io vidi le due luci benedette, 146 PRADISO 20
aver le luci tue chiare e acute; 126 PRADISO 22
e come ambo le luci mi dipinse 091 PRADISO 23
son le due luci sole che saliro; 128 PRADISO 25
 
 lucia.............4
Questa chiese Lucia in suo dimando 097 INFERNO 02
Lucia, nimica di ciascun crudele, 100 INFERNO 02
venne una donna, e disse: "I' son Lucia; 055 PGTORIO 09
siede Lucia, che mosse la tua donna 137 PRADISO 32
 
 lucida............3
con una spada lucida e aguta, 140 PGTORIO 29
lucida, spessa, solida e pulita, 032 PRADISO 02
Ond' io: «Sì ho, sì lucida e sì tonda, 086 PRADISO 24
 
 lucidi............1
Poscia che i cari e lucidi lapilli 016 PRADISO 20
 
 lucido............2
indaco, legno lucido e sereno, 074 PGTORIO 07
com' a lucido corpo raggio vene. 069 PGTORIO 15
 
 lucifero..........2
Lucifero con Giuda, ci sposò; 143 INFERNO 31
Lucifero com' io l'avea lasciato, 089 INFERNO 34
 
 lucis.............1
'Te lucis ante' sì devotamente 013 PGTORIO 08
 
 lucore............1
ché con tanto lucore e tanto robbi 094 PRADISO 14
 
 lucrezia..........2
Lucrezia, Iulia, Marzïa e Corniglia; 128 INFERNO 04
al dolor di Lucrezia in sette regi, 041 PRADISO 06
 
 luculenta.........2
Di questa luculenta e cara gioia 037 PRADISO 09
e la maggiore e la più luculenta 028 PRADISO 22
 
 lude..............1
Non altrimenti il trïunfo che lude 010 PRADISO 30
 
 ludi..............1
l'ultimo è tutto d'Angelici ludi. 126 PRADISO 28
 
 ludo..............1
O tu che leggi, udirai nuovo ludo: 118 INFERNO 22
 
 lugent............1
'Qui lugent' affermando esser beati, 050 PGTORIO 19
 
 luglio............1
di Valdichiana tra 'l luglio e 'l settembre 047 INFERNO 29
 
 lui...............243
ch'eran con lui quando l'amor divino 039 INFERNO 01
«Miserere di me», gridai a lui, 065 INFERNO 01
rispuos' io lui con vergognosa fronte. 081 INFERNO 01
E io a lui: «Poeta, io ti richeggio 130 INFERNO 01
ch'uscir dovea di lui, e 'l chi e 'l quale 018 INFERNO 02
per quel ch'i' ho di lui nel cielo udito. 066 INFERNO 02
di te mi loderò sovente a lui". 074 INFERNO 02
E 'l duca lui: «Caron, non ti crucciare: 094 INFERNO 03
Sempre dinanzi a lui ne stanno molte: 013 INFERNO 05
E 'l duca mio a lui: «Perché pur gride? 021 INFERNO 05
noi pregheremmo lui de la tua pace, 092 INFERNO 05
E io a lui: «L'angoscia che tu hai 043 INFERNO 06
E io a lui: «Ancor vo' che mi 'nsegni 077 INFERNO 06
e poi mi fece intrare appresso lui; 026 INFERNO 08
E io a lui: «S'i' vegno, non rimango; 034 INFERNO 08
E io a lui: «Con piangere e con lutto, 037 INFERNO 08
tal che per lui ne fia la terra aperta». 130 INFERNO 08
mi pinser tra le sepulture a lui, 038 INFERNO 10
rispuos' io lui, «l'una e l'altra fïata; 050 INFERNO 10
E io a lui: «Da me stesso non vegno: 061 INFERNO 10
Ond' io a lui: «Lo strazio e 'l grande scempio 085 INFERNO 10
prega' io lui, «solvetemi quel nodo 095 INFERNO 10
dissi lui, «trova che 'l tempo non passi 014 INFERNO 11
può l'omo usare in colui che 'n lui fida 053 INFERNO 11
Lo savio mio inver' lui gridò: «Forse 016 INFERNO 12
ma parla, e chiedi a lui, se più ti piace». 081 INFERNO 13
Ond' ïo a lui: «Domandal tu ancora 082 INFERNO 13
rimane ancor di lui alcuna vista, 147 INFERNO 13
ch'io domandava il mio duca di lui, 050 INFERNO 14
ma, com' io dissi lui, li suoi dispetti 071 INFERNO 14
E io a lui: «Se 'l presente rigagno 121 INFERNO 14
I' dissi lui: «Quanto posso, ven preco; 034 INFERNO 15
per andar par di lui; ma 'l capo chino 044 INFERNO 15
rispuos' io lui, «mi smarri' in una valle, 050 INFERNO 15
rispuos' io lui, «voi non sareste ancora 080 INFERNO 15
porsila a lui aggroppata e ravvolta. 111 INFERNO 16
lui che di poco star m'avea 'mmonito, 077 INFERNO 17
gridando il padre a lui «Mala via tieni!», 111 INFERNO 17
tal colpa a tal martiro lui condanna; 095 INFERNO 18
Con lui sen va chi da tal parte inganna; 097 INFERNO 18
E io a lui: «Perché, se ben ricordo, 120 INFERNO 18
da lui saprai di sé e de' suoi torti». 036 INFERNO 19
richiama lui per che la morte cessa. 051 INFERNO 19
ché dopo lui verrà di più laida opra, 082 INFERNO 19
tal che convien che lui e me ricuopra. 084 INFERNO 19
suo re, così fia lui chi Francia regge». 087 INFERNO 19
ch'i' pur rispuosi lui a questo metro: 089 INFERNO 19
puttaneggiar coi regi a lui fu vista; 108 INFERNO 19
e volser contra lui tutt' i runcigli; 071 INFERNO 21
e venne a lui dicendo: «Che li approda?». 078 INFERNO 21
Per ch'io mi mossi e a lui venni ratto; 091 INFERNO 21
saper da lui, prima ch'altri 'l disfaccia». 063 INFERNO 22
Così foss' io ancor con lui coperto, 068 INFERNO 22
a lui, ch'ancor mirava sua ferita, 077 INFERNO 22
a li altri, disse a lui: «Se tu ti cali, 113 INFERNO 22
e fu con lui sopra 'l fosso ghermito. 138 INFERNO 22
ad artigliar ben lui, e amendue 140 INFERNO 22
avendo più di lui che di sé cura, 041 INFERNO 23
non so di lui, ma io sarei ben vinto. 036 INFERNO 24
dinanzi a l'uno, e tutto a lui s'appiglia. 051 INFERNO 25
poi cadde giuso innanzi lui disteso. 087 INFERNO 25
Elli 'l serpente e quei lui riguardava; 091 INFERNO 25
e l'altro dietro a lui parlando sputa. 138 INFERNO 25
in questa forma lui parlare audivi: 078 INFERNO 26
dove, per lui, perduto a morir gissi». 084 INFERNO 26
Mentre che tutto in lui veder m'attacco, 028 INFERNO 28
ma per dar lui esperïenza piena, 048 INFERNO 28
E io a lui: «Dimostrami e dichiara, 091 INFERNO 28
ch'io vidi lui a piè del ponticello 025 INFERNO 29
fece lui disdegnoso; ond' el sen gio 034 INFERNO 29
e di mostrar lo 'nferno a lui intendo». 096 INFERNO 29
Vero è ch'i' dissi lui, parlando a gioco: 112 INFERNO 29
«Oh», diss' io lui, «se l'altro non ti ficchi 034 INFERNO 30
faceva lui tener le labbra aperte 055 INFERNO 30
cercando lui tra questa gente sconcia, 085 INFERNO 30
E io a lui: «Chi son li due tapini 091 INFERNO 30
dicendo a lui: «Ancor che mi sia tolto 106 INFERNO 30
volsimi verso lui con tal vergogna, 134 INFERNO 30
E 'l duca mio ver' lui: «Anima sciocca, 070 INFERNO 31
e vedi lui che 'l gran petto ti doga». 075 INFERNO 31
ché così è a lui ciascun linguaggio 080 INFERNO 31
A cigner lui qual che fosse 'l maestro, 085 INFERNO 31
E io a lui: «S'esser puote, io vorrei 097 INFERNO 31
latrando lui con li occhi in giù raccolti, 105 INFERNO 32
che se tu a ragion di lui ti piangi, 136 INFERNO 32
fidandomi di lui, io fossi preso 017 INFERNO 33
Per ch'io a lui: «Se vuo' ch'i' ti sovvegna, 115 INFERNO 33
«Oh», diss' io lui, «or se' tu ancor morto?». 121 INFERNO 33
«Io credo», diss' io lui, «che tu m'inganni; 139 INFERNO 33
che 'l tradimento insieme con lui fece. 147 INFERNO 33
e cortesia fu lui esser villano. 150 INFERNO 33
ben dee da lui procedere ogne lutto. 036 INFERNO 34
Com' a lui piacque, il collo li avvinghiai; 070 INFERNO 34
per paura di lui fé del mar velo, 123 INFERNO 34
per fuggir lui lasciò qui loco vòto 125 INFERNO 34
Poscia rispuose lui: «Da me non venni: 052 PGTORIO 01
per lui campare; e non lì era altra via 062 PGTORIO 01
Mostrata ho lui tutta la gente ria; 064 PGTORIO 01
al duca mio, e li occhi a lui drizzai. 111 PGTORIO 01
porsi ver' lui le guance lagrimose; 127 PGTORIO 01
e la notte, che opposita a lui cerchia, 004 PGTORIO 02
a poco a poco un altro a lui uscìo. 024 PGTORIO 02
benignamente fu' da lui ricolto. 102 PGTORIO 02
ch'eran con lui parevan sì contenti, 116 PGTORIO 02
e come sare' io sanza lui corso? 005 PGTORIO 03
Io mi volsi ver' lui e guardail fiso: 106 PGTORIO 03
ch'i' mi sforzai carpando appresso lui, 050 PGTORIO 04
vedevan lui verso la calda parte. 084 PGTORIO 04
non m'impedì l'andare a lui; e poscia 117 PGTORIO 04
ch'a lui fu' giunto, alzò la testa a pena, 118 PGTORIO 04
sì che di lui di là novella porti: 050 PGTORIO 05
E io a lui: «Qual forza o qual ventura 091 PGTORIO 05
surse ver' lui del loco ove pria stava, 073 PGTORIO 06
e umilmente ritornò ver' lui, 014 PGTORIO 07
rispuose lui, «son io di qua venuto; 023 PGTORIO 07
L'altro che ne la vista lui conforta, 097 PGTORIO 07
e se re dopo lui fosse rimaso 115 PGTORIO 07
lo giovanetto che retro a lui siede, 116 PGTORIO 07
quei che la dà, perché da lui si chiami. 123 PGTORIO 07
non men ch'a l'altro, Pier, che con lui canta, 125 PGTORIO 07
Ver' me si fece, e io ver' lui mi fei: 052 PGTORIO 08
«Oh!», diss' io lui, «per entro i luoghi tristi 058 PGTORIO 08
E io a lui: «A quelle tre facelle 089 PGTORIO 08
non son l'antico, ma di lui discesi; 119 PGTORIO 08
«Oh!», diss' io lui, «per li vostri paesi 121 PGTORIO 08
trafuggò lui dormendo in le sue braccia, 038 PGTORIO 09
rispuose 'l mio maestro a lui, «pur dianzi 089 PGTORIO 09
Intorno a lui parea calcato e pieno 079 PGTORIO 10
volgendosi ver' lui non furon lenti. 105 PGTORIO 10
ma libera da lui che sì la sprona. 021 PGTORIO 11
«Oh!», diss' io lui, «non se' tu Oderisi, 079 PGTORIO 11
E io a lui: «Tuo vero dir m'incora 118 PGTORIO 11
se buona orazïon lui non aita, 130 PGTORIO 11
come fu la venuta lui largita?». 132 PGTORIO 11
Ma quando disse: «Lascia lui e varca; 004 PGTORIO 12
che 'n Sennaàr con lui superbi fuoro. 036 PGTORIO 12
e come, morto lui, quivi il lasciaro. 054 PGTORIO 12
E l'altro disse lui: «Perché nascose 025 PGTORIO 14
e dirizza'mi a lui sì dimandando: 043 PGTORIO 15
E lui vedea chinarsi, per la morte 109 PGTORIO 15
E io a lui: «Per fede mi ti lego 052 PGTORIO 16
lo mondo è cieco, e tu vien ben da lui. 066 PGTORIO 16
Esce di mano a lui che la vagheggia 085 PGTORIO 16
Così disse il mio duca, e io con lui 064 PGTORIO 17
per che di giugner lui ciascun contende. 129 PGTORIO 17
Se lento amore a lui veder vi tira 130 PGTORIO 17
o a lui acquistar, questa cornice, 131 PGTORIO 17
rispuos' io lui, «m'hanno amor discoverto, 041 PGTORIO 18
Seguendo lui, portava la mia fronte 040 PGTORIO 19
E io a lui: «Per vostra dignitate 131 PGTORIO 19
e io la cheggio a lui che tutto giuggia. 048 PGTORIO 20
quelle parole che di lui dicesti». 129 PGTORIO 21
Ed elli a lui: «Tu prima m'invïasti 064 PGTORIO 22
rispuos' io lui, «veggendola sì torta. 057 PGTORIO 23
E io a lui: «Forese, da quel dì 076 PGTORIO 23
Per ch'io a lui: «Se tu riduci a mente 115 PGTORIO 23
quivi convien che sanza lui rimagna. 129 PGTORIO 23
Né 'l dir l'andar, né l'andar lui più lento 001 PGTORIO 24
di là da lui più che l'altre trapunta 021 PGTORIO 24
E io a lui: «I' mi son un che, quando 052 PGTORIO 24
«Non so», rispuos' io lui, «quant' io mi viva; 076 PGTORIO 24
che li occhi miei si fero a lui seguaci, 101 PGTORIO 24
ecco qui Stazio; e io lui chiamo e prego 029 PGTORIO 25
e, giunto lui, comincia ad operare 049 PGTORIO 25
perché da lui non vide organo assunto. 066 PGTORIO 25
lo motor primo a lui si volge lieto 070 PGTORIO 25
e in quella forma ch'è in lui suggella 095 PGTORIO 25
lunga fïata rimirando lui, 101 PGTORIO 26
E io a lui: «Li dolci detti vostri, 112 PGTORIO 26
di grido in grido pur lui dando pregio, 125 PGTORIO 26
diede per arr' a lui d'etterna pace. 093 PGTORIO 28
Giovanni è meco e da lui si diparte. 105 PGTORIO 29
fatto averebbe in lui mirabil prova. 117 PGTORIO 30
mostrando li occhi giovanetti a lui, 122 PGTORIO 30
fu' io a lui men cara e men gradita; 129 PGTORIO 30
lo rivocai: sì poco a lui ne calse! 135 PGTORIO 30
a lui la bocca tua, sì che discerna 137 PGTORIO 31
donnescamente disse: «Vien con lui». 135 PGTORIO 33
com' esser posso più, ringrazio lui 047 PRADISO 02
da lui distratte e da lui contenute. 117 PRADISO 02
da lui distratte e da lui contenute. 117 PRADISO 02
de la mente profonda che lui volve 131 PRADISO 02
l'alto lavoro, e tutto 'n lui mi diedi; 024 PRADISO 06
e chi 'l s'appropria e chi a lui s'oppone. 033 PRADISO 06
che i tre a' tre pugnar per lui ancora. 039 PRADISO 06
per lo regno mortal ch'a lui soggiace, 084 PRADISO 06
sempre chi la giustizia e lui diparte; 105 PRADISO 06
Ma i Provenzai che fecer contra lui 130 PRADISO 06
per lui, o per altrui, sì ch'a sua barca 080 PRADISO 08
Questo io a lui; ed elli a me: «S'io posso 094 PRADISO 08
seguendo lui, avria buona la gente. 144 PRADISO 08
che già per lui carpir si fa la ragna. 051 PRADISO 09
di me s'imprenta, com' io fe' di lui; 096 PRADISO 09
sanza gustar di lui chi ciò rimira. 006 PRADISO 10
e io era con lui; ma del salire 034 PRADISO 10
e sì tutto 'l mio amore in lui si mise, 059 PRADISO 10
in sé sicura e anche a lui più fida, 034 PRADISO 11
ad Innocenzio aperse, e da lui ebbe 092 PRADISO 11
per che qual segue lui, com' el comanda, 122 PRADISO 11
al sacro fonte intra lui e la Fede, 062 PRADISO 12
la donna che per lui l'assenso diede, 064 PRADISO 12
ch'uscir dovea di lui e de le rede; 066 PRADISO 12
che 'l primo amor che 'n lui fu manifesto, 074 PRADISO 12
Di lui si fecer poi diversi rivi 103 PRADISO 12
da lui né da l'amor ch'a lor s'intrea, 057 PRADISO 13
a cui sì cominciar, dopo lui, piacque: 009 PRADISO 14
lume ch'a lui veder ne condiziona; 048 PRADISO 14
Così quel lume: ond' io m'attesi a lui; 031 PRADISO 15
Con lui vedrai colui che 'mpresso fue, 076 PRADISO 17
son queste rote intorno di lui torte; 081 PRADISO 17
A lui t'aspetta e a' suoi benefici; 088 PRADISO 17
per lui fia trasmutata molta gente, 089 PRADISO 17
di lui, e nol dirai»; e disse cose 092 PRADISO 17
che da lui sia tutta l'anima tolta, 024 PRADISO 18
in lui di ragionarmi ancora alquanto. 027 PRADISO 18
ma esso guida, e da lui si rammenta 110 PRADISO 18
che ne' miei occhi rifrangesse lui. 006 PRADISO 19
èli, ma cela lui l'esser profondo. 063 PRADISO 19
ma essa, radïando, lui cagiona». 090 PRADISO 19
a lui, che tal che non conosce Cristo; 108 PRADISO 19
lo ciel, che sol di lui prima s'accende, 004 PRADISO 20
credette in lui che potëa aiutarla; 114 PRADISO 20
E io a lui: «L'affetto che dimostri 052 PRADISO 22
circa e vicino a lui Maia e Dïone. 144 PRADISO 22
di lei parlare è ben ch'a lui arrivi». 045 PRADISO 24
e anche la cagion di lui chiedesti. 129 PRADISO 24
a lui lasc' io, ché non li saran forti 061 PRADISO 25
e per autoritadi a lui concorde 047 PRADISO 26
tirarti verso lui, sì che tu suone 050 PRADISO 26
quanto da lui a lor di bene è porto». 066 PRADISO 26
per lo seguir che face a lui la 'nvoglia; 099 PRADISO 26
e nulla face lui di sé pareglio. 108 PRADISO 26
e vidi lui tornare a tutt' i lumi 121 PRADISO 26
Luce e amor d'un cerchio lui comprende, 112 PRADISO 27
Ma Gregorio da lui poi si divise; 133 PRADISO 28
che solo in lui vedere ha la sua pace. 102 PRADISO 30
non anderà con lui per un cammino. 144 PRADISO 30
ché veder lui t'acconcerà lo sguardo 098 PRADISO 31
di sotto lui cotanta cerna fanno, 030 PRADISO 32
e sotto lui così cerner sortiro 034 PRADISO 32
tutta è in lui; e sì volem che sia, 111 PRADISO 32
sì che, guardando verso lui, penètri 143 PRADISO 32
se li occhi miei da lui fossero aversi. 078 PRADISO 33

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