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 quell.............55
rispuose del magnanimo quell' ombra, 044 INFERNO 02
sempre in quell' aura sanza tempo tinta, 029 INFERNO 03
Ma quell' anime, ch'eran lasse e nude, 100 INFERNO 03
Quand' io intesi quell' anime offense, 109 INFERNO 05
quell' altro foco? e chi son quei che 'l fenno?». 009 INFERNO 08
Quell' è 'l più basso loco e 'l più oscuro, 028 INFERNO 09
Dal volto rimovea quell' aere grasso, 082 INFERNO 09
e sol di quell' angoscia parea lasso. 084 INFERNO 09
che, seppellite dentro da quell' arche, 125 INFERNO 09
ma i vostri non appreser ben quell' arte». 051 INFERNO 10
Ma quell' altro magnanimo, a cui posta 073 INFERNO 10
«S'elli han quell' arte», disse, «male appresa, 077 INFERNO 10
che tu saprai quanto quell' arte pesa. 081 INFERNO 10
Per l'altro modo quell' amor s'oblia 061 INFERNO 11
da quell' ira bestial ch'i' ora spensi. 033 INFERNO 12
quell' altro è Folo, che fu sì pien d'ira. 072 INFERNO 12
è Azzolino; e quell' altro ch'è biondo, 110 INFERNO 12
quell' Attila che fu flagello in terra, 134 INFERNO 12
trovammo risonar quell' acqua tinta, 104 INFERNO 16
la gittò giuso in quell' alto burrato. 114 INFERNO 16
ch'i' vidi per quell' aere grosso e scuro 130 INFERNO 16
Se' tu sì tosto di quell' aver sazio 055 INFERNO 19
Fer la città sovra quell' ossa morte; 091 INFERNO 20
Quell' altro che ne' fianchi è così poco, 115 INFERNO 20
Ed elli a me: «Quell' è l'anima antica 037 INFERNO 30
«Quell' anima là sù c'ha maggior pena», 061 INFERNO 34
venimmo ove quell' anime ad una 017 PGTORIO 04
Io era già da quell' ombre partito, 001 PGTORIO 05
quell' umido vapor che in acqua riede, 110 PGTORIO 05
quell' ombre che pregar pur ch'altri prieghi, 026 PGTORIO 06
Quell' anima gentil fu così presta, 079 PGTORIO 06
«Colà», disse quell' ombra, «n'anderemo 067 PGTORIO 07
quell' ombre orando, andavan sotto 'l pondo, 026 PGTORIO 11
l'onor d'Agobbio e l'onor di quell' arte 080 PGTORIO 11
m'andava io con quell' anima carca, 002 PGTORIO 12
Noi sapavam che quell' anime care 127 PGTORIO 14
Indi m'apparve un'altra con quell' acque 094 PGTORIO 15
quel piegare è amor, quell' è natura 026 PGTORIO 18
E quell' ombra gentil per cui si noma 082 PGTORIO 18
quell' ombre, che veder più non potiersi, 140 PGTORIO 18
«Vedesti», disse, «quell'antica strega 058 PGTORIO 19
Ciò ch'io dicea di quell' unica sposa 097 PGTORIO 20
per l'assentir di quell' anima degna. 126 PGTORIO 22
e addita'lo; «e quest' altro è quell' ombra 131 PGTORIO 23
Appresso il fine ch'a quell' inno fassi, 127 PGTORIO 25
quell' esser parte per diverse essenze, 116 PRADISO 02
freno a suo prode, quell' uom che non nacque, 026 PRADISO 07
Quell' altro fiammeggiare esce del riso 103 PRADISO 10
Quell' uno e due e tre che sempre vive 028 PRADISO 14
vedendo in quell' albor balenar Cristo. 108 PRADISO 14
Ma quell' alma nel ciel che più si schiara, 091 PRADISO 21
sanza quell' ombra che mi fu cagione 140 PRADISO 22
che quell' opere fosser? Quel medesmo 104 PRADISO 24
tal mi fec' ïo a quell' ultimo foco 121 PRADISO 25
qual è quell' angel che con tanto gioco 103 PRADISO 32
 
 quella............227
là dove terminava quella valle 014 INFERNO 01
di quella fiera a la gaetta pelle 042 INFERNO 01
«Or se' tu quel Virgilio e quella fonte 079 INFERNO 01
Di quella umile Italia fia salute 106 INFERNO 01
per recarne conforto a quella fede 029 INFERNO 02
tal mi fec' ïo 'n quella oscura costa, 040 INFERNO 02
d'inanzi a quella fiera ti levai 119 INFERNO 02
quella pietà che tu per tema senti. 021 INFERNO 04
di quella fede che vince ogne errore: 048 INFERNO 04
d'Abèl suo figlio e quella di Noè, 056 INFERNO 04
«Mira colui con quella spada in mano, 086 INFERNO 04
E quella a me: «Nessun maggior dolore 121 INFERNO 05
quella lettura, e scolorocci il viso; 131 INFERNO 05
Noi aggirammo a tondo quella strada, 112 INFERNO 06
Poi si rivolse a quella 'nfiata labbia, 007 INFERNO 07
che si frange con quella in cui s'intoppa, 023 INFERNO 07
quanta ignoranza è quella che v'offende! 071 INFERNO 07
venir per l'acqua verso noi in quella, 016 INFERNO 08
che vallan quella terra sconsolata: 077 INFERNO 08
congiurato da quella Eritón cruda 023 INFERNO 09
quella che piange dal destro è Aletto; 047 INFERNO 09
del viso su per quella schiuma antica 074 INFERNO 09
Perché recalcitrate a quella voglia 094 INFERNO 09
che quella di colui che li è davante; 103 INFERNO 09
di quella nobil patrïa natio, 026 INFERNO 10
di quella il cui bell' occhio tutto vede, 131 INFERNO 10
col cor negando e bestemmiando quella, 047 INFERNO 11
che l'arte vostra quella, quanto pote, 103 INFERNO 11
Qual è quella ruina che nel fianco 004 INFERNO 12
Qual è quel toro che si slaccia in quella 022 INFERNO 12
come quella che tutto 'l piano abbraccia, 053 INFERNO 12
Ma per quella virtù per cu' io movo 091 INFERNO 12
E quella fronte c'ha 'l pel così nero, 109 INFERNO 12
Quella che giva 'ntorno era più molta, 025 INFERNO 14
e quella men che giacëa al tormento, 026 INFERNO 14
le quali, accolte, fóran quella grotta. 114 INFERNO 14
questi m'apparve, tornand' ïo in quella, 053 INFERNO 15
Priscian sen va con quella turba grama, 109 INFERNO 15
E quella sozza imagine di froda 007 INFERNO 17
la nostra via un poco insino a quella 029 INFERNO 17
e quella tesa, come anguilla, mosse, 104 INFERNO 17
di quella sozza e scapigliata fante 130 INFERNO 18
montati de lo scoglio in quella parte 008 INFERNO 19
là giù per quella ripa che più giace, 035 INFERNO 19
quella che con le sette teste nacque, 109 INFERNO 19
non la tua conversion, ma quella dote 116 INFERNO 19
E quella che ricuopre le mammelle, 052 INFERNO 20
ché navicar non ponno--in quella vece 010 INFERNO 21
a quella terra, che n'è ben fornita: 040 INFERNO 21
Con quel furore e con quella tempesta 067 INFERNO 21
che 'l cane a quella lievre ch'elli acceffa'. 018 INFERNO 23
più tosto a me, che quella dentro 'mpetro. 027 INFERNO 23
ma per lo peso quella gente stanca 070 INFERNO 23
In quella parte del giovanetto anno 001 INFERNO 24
dicendo: «Sovra quella poi t'aggrappa; 029 INFERNO 24
e quella parte onde prima è preso 085 INFERNO 25
ché se quello in serpente e quella in fonte 098 INFERNO 25
si facea molle, e quella di là dura. 111 INFERNO 25
pur come quella cui vento affatica; 087 INFERNO 26
sol con un legno e con quella compagna 101 INFERNO 26
quando venimmo a quella foce stretta 107 INFERNO 26
caduto se' di quella dolce terra 026 INFERNO 27
E quella cu' il Savio bagna il fianco, 052 INFERNO 27
Quando mi vidi giunto in quella parte 079 INFERNO 27
con quella che sentio di colpi doglie 013 INFERNO 28
e soggiugnendo: «Dentro a quella cava 018 INFERNO 29
ch'era a veder per quella oscura valle 065 INFERNO 29
e quella s'annegò con l'altro carco. 012 INFERNO 30
Quella sonò come fosse un tamburo; 103 INFERNO 30
se quella con ch'io parlo non si secca». 139 INFERNO 32
quella col capo e quella con le piante; 014 INFERNO 34
quella col capo e quella con le piante; 014 INFERNO 34
L'una dinanzi, e quella era vermiglia; 039 INFERNO 34
quella ch'appar di qua, e sù ricorse». 126 INFERNO 34
più muover non mi può, per quella legge 089 PGTORIO 01
A quella foce ha elli or dritta l'ala, 103 PGTORIO 02
Lo mio maestro e io e quella gente 115 PGTORIO 02
così vid' io quella masnada fresca 130 PGTORIO 02
verso di quella, agevole e aperta. 051 PGTORIO 03
Virgilio incominciò, «per quella pace 074 PGTORIO 03
di quella mandra fortunata allotta, 086 PGTORIO 03
Così 'l maestro; e quella gente degna 100 PGTORIO 03
ch'altra potenza è quella che l'ascolta, 010 PGTORIO 04
e altra è quella c'ha l'anima intera: 011 PGTORIO 04
questa è quasi legata e quella è sciolta. 012 PGTORIO 04
Conobbi allor chi era, e quella angoscia 115 PGTORIO 04
voi dite, e io farò per quella pace 061 PGTORIO 05
Tal era io in quella turba spessa, 010 PGTORIO 06
non ti fermar, se quella nol ti dice 044 PGTORIO 06
quella ne 'nsegnerà la via più tosta». 060 PGTORIO 06
e quella non rispuose al suo dimando, 069 PGTORIO 06
vedrai te somigliante a quella inferma 149 PGTORIO 06
quella col nonpoder la voglia intriga. 057 PGTORIO 07
Da quella parte onde non ha riparo 097 PGTORIO 08
li occhi suoi belli quella intrata aperta; 062 PGTORIO 09
perch' ella è quella che 'l nodo digroppa. 126 PGTORIO 09
li spigoli di quella regge sacra, 134 PGTORIO 09
che noi fossimo fuor di quella cruna; 016 PGTORIO 10
quand' io conobbi quella ripa intorno 029 PGTORIO 10
perché iv' era imaginata quella 041 PGTORIO 10
da quella parte onde 'l cuore ha la gente. 048 PGTORIO 10
di retro da Maria, da quella costa 050 PGTORIO 10
tanto ch'i' torni»; e quella: «Segnor mio», 086 PGTORIO 10
pur di non perder tempo, sì che 'n quella 086 PGTORIO 12
Virgilio mi venìa da quella banda 079 PGTORIO 13
Tu li vedrai tra quella gente vana 151 PGTORIO 13
questi il vocabol di quella riviera, 026 PGTORIO 14
non vi sarebbe al petto quella tema; 054 PGTORIO 15
l'udir ci terrà giunti in quella vece». 036 PGTORIO 16
Allora incominciai: «Con quella fascia 037 PGTORIO 16
liberi soggiacete; e quella cria 080 PGTORIO 16
si movea tutta quella turba magna; 098 PGTORIO 18
E quella che l'affanno non sofferse 136 PGTORIO 18
con li occhi fitti pur in quella onesta. 030 PGTORIO 19
trassimi sovra quella creatura 089 PGTORIO 19
né più salir potiesi in quella vita; 110 PGTORIO 19
di quella vita ch'al termine vola». 039 PGTORIO 20
con la qual giostrò Giuda, e quella ponta 074 PGTORIO 20
contrario suon prendemo in quella vece. 102 PGTORIO 20
forse per quella cerchia dov' io era. 033 PGTORIO 22
però, s'io son tra quella gente stato 052 PGTORIO 22
Védeisi quella che mostrò Langia; 112 PGTORIO 22
ché quella voglia a li alberi ci mena 073 PGTORIO 23
Di quella vita mi volse costui 118 PGTORIO 23
Bonagiunta da Lucca; e quella faccia 020 PGTORIO 24
che questa è in via e quella è già a riva, 054 PGTORIO 25
e in quella forma ch'è in lui suggella 095 PGTORIO 25
chi siete voi, e chi è quella turba 065 PGTORIO 26
verso di quella, che nulla nasconde, 030 PGTORIO 28
e quella poi, girando, intorno scuote; 111 PGTORIO 28
quella milizia del celeste regno 022 PGTORIO 32
colpa di quella ch'al serpente crese, 032 PGTORIO 32
giù la gran luce mischiata con quella 053 PGTORIO 32
l'inno che quella gente allor cantaro, 062 PGTORIO 32
tal torna' io, e vidi quella pia 082 PGTORIO 32
quella ch'ad altro intender m'avea chiuso. 093 PGTORIO 32
di quella Roma onde Cristo è romano. 102 PGTORIO 32
Qualunque ruba quella o quella schianta, 058 PGTORIO 33
Qualunque ruba quella o quella schianta, 058 PGTORIO 33
Per morder quella, in pena e in disio 061 PGTORIO 33
«Perché conoschi», disse, «quella scuola 085 PGTORIO 33
la lucerna del mondo; ma da quella 038 PRADISO 01
cen porta la virtù di quella corda 125 PRADISO 01
mi torse il viso a sé; e però quella 026 PRADISO 02
di veder quella essenza in che si vede 041 PRADISO 02
a giusta voglia, se non come quella 044 PRADISO 03
ma quella folgorò nel mïo sguardo 128 PRADISO 03
tratterò quella che più ha di felle. 027 PRADISO 04
credendo quella quindi esser decisa 053 PRADISO 04
non è se non di quella alcun vestigio, 011 PRADISO 05
di questo sacrificio: l'una è quella 044 PRADISO 05
a quella parte ove 'l mondo è più vivo. 087 PRADISO 05
Ma quella reverenza che s'indonna 013 PRADISO 07
quella per madre sua, questo per figlio, 008 PRADISO 08
Quella sinistra riva che si lava 058 PRADISO 08
di quella terra che 'l Danubio riga 065 PRADISO 08
«In quella parte de la terra prava 025 PRADISO 09
Di quella valle fu' io litorano 088 PRADISO 09
Folco mi disse quella gente a cui 094 PRADISO 09
quella Rodopëa che delusa 100 PRADISO 09
meco la vista, dritto a quella parte 008 PRADISO 10
quella materia ond' io son fatto scriba. 027 PRADISO 10
con quella parte che sù si rammenta 031 PRADISO 10
È Bëatrice quella che sì scorge 037 PRADISO 10
che ti conduce su per quella scala 086 PRADISO 10
E io senti' dentro a quella lumera 016 PRADISO 11
con la sua donna e con quella famiglia 086 PRADISO 11
a guisa del parlar di quella vaga 014 PRADISO 12
In quella parte ove surge ad aprire 046 PRADISO 12
non è se non splendor di quella idea 053 PRADISO 13
ché quella viva luce che sì mea 055 PRADISO 13
l'ardor la visïone, e quella è tanta, 041 PRADISO 14
crescer l'ardor che di quella s'accende, 050 PRADISO 14
e per vivo candor quella soverchia, 053 PRADISO 14
Con tutto 'l core e con quella favella 088 PRADISO 14
ché quella croce lampeggiava Cristo, 104 PRADISO 14
silenzio puose a quella dolce lira, 004 PRADISO 15
a piè di quella croce corse un astro 020 PRADISO 15
Io mi volsi a Beatrice, e quella udio 070 PRADISO 15
di quella legge il cui popolo usurpa, 143 PRADISO 15
Quivi fu' io da quella gente turpa 145 PRADISO 15
ridendo, parve quella che tossio 014 PRADISO 16
carbone in fiamma, così vid' io quella 029 PRADISO 16
Ma conveniesi a quella pietra scema 145 PRADISO 16
Così diss' io a quella luce stessa 028 PRADISO 17
in quella tela ch'io le porsi ordita, 102 PRADISO 17
e quella donna ch'a Dio mi menava 004 PRADISO 18
per quella croce, e Ruberto Guiscardo. 048 PRADISO 18
Io vidi in quella giovïal facella 070 PRADISO 18
quella virtù ch'è forma per li nidi. 111 PRADISO 18
son io qui essaltato a quella gloria 014 PRADISO 19
usciva solo un suon di quella image. 021 PRADISO 19
quella che tosto moverà la penna, 116 PRADISO 19
Guiglielmo fu, cui quella terra plora 062 PRADISO 20
ond' ei credette in quella, e non sofferse 124 PRADISO 20
Così da quella imagine divina, 139 PRADISO 20
E quella non ridea; ma «S'io ridessi», 004 PRADISO 21
Ma quella ond' io aspetto il come e 'l quando 046 PRADISO 21
e quella, come madre che soccorre 004 PRADISO 22
ciascuna disïanza; in quella sola 065 PRADISO 22
con un sol cenno su per quella scala, 101 PRADISO 22
comparata al sonar di quella lira 100 PRADISO 23
Di quella ch'io notai di più carezza 019 PRADISO 24
da quella bella spera mi disleghe». 030 PRADISO 24
in quella luce onde spirava questo; 054 PRADISO 24
di quella spera ond' uscì la primizia 014 PRADISO 25
E quella pïa che guidò le penne 049 PRADISO 25
Quella medesma voce che paura 019 PRADISO 26
da la prim' ora a quella che seconda, 141 PRADISO 26
stavano accese, e quella che pria venne 011 PRADISO 27
quella che 'mparadisa la mia mente, 003 PRADISO 28
Borea da quella guancia ond' è più leno, 081 PRADISO 28
E quella che vedëa i pensier dubi 097 PRADISO 28
lo creatore a quella creatura 101 PRADISO 30
il quanto e 'l quale di quella allegrezza. 120 PRADISO 30
Da quella regïon che più sù tona 073 PRADISO 31
Così orai; e quella, sì lontana 091 PRADISO 31
contemplando, gustò di quella pace. 111 PRADISO 31
soverchia quella dove 'l sol declina, 120 PRADISO 31
così quella pacifica oriafiamma 127 PRADISO 31
quella ch'è tanto bella da' suoi piedi 005 PRADISO 32
create a trasvolar per quella altezza, 090 PRADISO 32
grazia da quella che puote aiutarti; 148 PRADISO 32
A quella luce cotal si diventa, 100 PRADISO 33
tutto s'accoglie in lei, e fuor di quella 104 PRADISO 33
Quella circulazion che sì concetta 127 PRADISO 33
tal era io a quella vista nova: 136 PRADISO 33

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