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 cigno.............1
Con l'ali aperte, che parean di cigno, 046 PGTORIO 19
 
 cigola............1
e cigola per vento che va via, 042 INFERNO 13
 
 cigolar...........1
fan così cigolar le lor bilance. 102 INFERNO 23
 
 cilestro..........1
mutava in bianco aspetto di cilestro; 006 PGTORIO 26
 
 ciliccio..........1
Di vil ciliccio mi parean coperti, 058 PGTORIO 13
 
 cima..............20
li occhi nostri n'andar suso a la cima 003 INFERNO 08
ver' l'alta torre a la cima rovente, 036 INFERNO 09
che da cima del monte, onde si mosse, 007 INFERNO 12
parole e sangue; ond' io lasciai la cima 044 INFERNO 13
così, levando me sù ver' la cima 027 INFERNO 24
indi la cima qua e là menando, 088 INFERNO 26
ne fece volger li occhi a la sua cima 005 INFERNO 27
già mai la cima per soffiar di venti; 015 PGTORIO 05
ché cima di giudicio non s'avvalla 037 PGTORIO 06
com' poco verde in su la cima dura, 092 PGTORIO 11
ond' io levai le mani inver' la cima 013 PGTORIO 15
lo titol del mio sangue fa sua cima. 102 PGTORIO 19
lei tanto e sì travolta ne la cima. 066 PGTORIO 33
poscia portar la rosa in su la cima; 135 PRADISO 13
Di corno in corno e tra la cima e 'l basso 109 PRADISO 14
de l'albero che vive de la cima 029 PRADISO 18
fu frequentato già in su la cima 038 PRADISO 22
con la sua cima, sì che l'alto affetto 125 PRADISO 23
Come la fronda che flette la cima 085 PRADISO 26
a le sustanze; e quelle furon cima 032 PRADISO 29
 
 cimabue...........1
Credette Cimabue ne la pittura 094 PGTORIO 11
 
 cime..............3
sovra le cime avante che sien pranse, 078 PGTORIO 27
tanto, che li augelletti per le cime 014 PGTORIO 28
che le più alte cime più percuote; 134 PRADISO 17
 
 cimitero..........3
Suo cimitero da questa parte hanno 013 INFERNO 10
di Roma che son state cimitero 140 PRADISO 09
fatt' ha del cimitero mio cloaca 025 PRADISO 27
 
 cincinnato........1
qual or saria Cincinnato e Corniglia. 129 PRADISO 15
 
 cinge.............2
su per la ripa che 'l cinge dintorno, 008 INFERNO 31
colui che 'l cinge solamente intende. 114 PRADISO 27
 
 cinger............1
così cinger la figlia di Latona 067 PRADISO 10
 
 cinghia...........1
giù nel secondo, che men loco cinghia 002 INFERNO 05
 
 cinghio...........5
Quel cinghio che rimane adunque è tondo 007 INFERNO 18
da l'altro cinghio e dismontiam lo muro; 073 INFERNO 24
tanto che 'l cinghio sotto i piè mi fue. 051 PGTORIO 04
E 'l buon maestro: «Questo cinghio sferza 037 PGTORIO 13
nel primo cinghio del carcere cieco; 103 PGTORIO 22
 
 cingon............1
più e più fossi cingon li castelli, 011 INFERNO 18
 
 cinqu.............2
Ier, più oltre cinqu' ore che quest' otta, 112 INFERNO 21
cinqu' anni non son vòlti infino a qui. 078 PGTORIO 23
 
 cinquanta.........3
Ma non cinquanta volte fia raccesa 079 INFERNO 10
ché ben cinquanta gradi salito era 015 PGTORIO 04
al suo Leon cinquecento cinquanta 037 PRADISO 16
 
 cinque............11
Tra li ladron trovai cinque cotali 004 INFERNO 26
Cinque volte racceso e tante casso 130 INFERNO 26
e venimmo ad Anteo, che ben cinque alle, 113 INFERNO 31
là 've già tutti e cinque sedavamo. 012 PGTORIO 09
come son già le due, le cinque piaghe, 080 PGTORIO 15
nel quale un cinquecento diece e cinque, 043 PGTORIO 33
che li assegnò sette e cinque per diece, 138 PRADISO 06
da l'un, se si conosce, il cinque e 'l sei; 057 PRADISO 15
più e meglio una che le cinque spade. 072 PRADISO 16
Mostrarsi dunque in cinque volte sette 088 PRADISO 18
Dei cinque che mi fan cerchio per ciglio, 043 PRADISO 20
 
 cinquecent........1
cinquecent' anni e più, pur mo sentii 068 PGTORIO 21
 
 cinquecentesimo...1
quando al cinquecentesimo anno appressa; 108 INFERNO 24
 
 cinquecento.......2
nel quale un cinquecento diece e cinque, 043 PGTORIO 33
al suo Leon cinquecento cinquanta 037 PRADISO 16
 
 cinquemilia.......1
cinquemilia anni e più l'anima prima 062 PGTORIO 33
 
 cinse.............6
Lo collo poi con le braccia mi cinse; 043 INFERNO 08
Con legno legno spranga mai non cinse 049 INFERNO 32
Quivi mi cinse sì com' altrui piacque: 133 PGTORIO 01
poi di sua preda mi coperse e cinse». 129 PGTORIO 05
ed el mi cinse de la sua milizia, 140 PRADISO 15
tre volte cinse me, sì com' io tacqui, 152 PRADISO 24
 
 cinsela...........1
e cinsela e girossi intorno ad ella. 096 PRADISO 23
 
 cinta.............4
E io ch'avea d'error la testa cinta, 031 INFERNO 03
Io avea una corda intorno cinta, 106 INFERNO 16
d'ogne valor portò cinta la corda; 114 PGTORIO 07
sovra candido vel cinta d'uliva 031 PGTORIO 30
 
 cinte.............1
e con idre verdissime eran cinte; 040 INFERNO 09
 
 cinti.............1
che solea fare i suoi cinti più macri. 093 INFERNO 27
 
 cinto.............5
credendomi, sì cinto, fare ammenda; 068 INFERNO 27
onde fa l'arco il Sole e Delia il cinto. 078 PGTORIO 29
che si reca il bordon di palma cinto». 078 PGTORIO 33
Bellincion Berti vid' io andar cinto 112 PRADISO 15
infin che l'uno e l'altro da quel cinto, 005 PRADISO 29
 
 cintola...........1
da la cintola in sù tutto 'l vedrai». 033 INFERNO 10
 
 cintura...........2
non gonne contigiate, non cintura 101 PRADISO 15
sarebbe al sol troppo larga cintura. 105 PRADISO 30
 
 ciò...............162
anima fia a ciò più di me degna: 122 INFERNO 01
o mente che scrivesti ciò ch'io vidi, 008 INFERNO 02
me degno a ciò né io né altri 'l crede. 033 INFERNO 02
E qual è quei che disvuol ciò che volle 037 INFERNO 02
e con ciò c'ha mestieri al suo campare, 068 INFERNO 02
ciò che si vuole, e più non dimandare». 096 INFERNO 03
ciò avvenia di duol sanza martìri, 028 INFERNO 04
fannomi onore, e di ciò fanno bene». 093 INFERNO 04
ciò che si vuole, e più non dimandare». 024 INFERNO 05
ne la miseria; e ciò sa 'l tuo dottore. 123 INFERNO 05
come che di ciò pianga o che n'aonti. 072 INFERNO 06
ma ella s'è beata e ciò non ode: 094 INFERNO 07
Dopo ciò poco vid' io quello strazio 058 INFERNO 08
e tu m'hai non pur mo a ciò disposto». 021 INFERNO 10
ciò mi tormenta più che questo letto. 078 INFERNO 10
«A ciò non fu' io sol», disse, «né certo 089 INFERNO 10
perduto». Ed elli: «Vedi ch'a ciò penso». 015 INFERNO 11
che quel di retro move ciò ch'el tocca? 081 INFERNO 12
ciò c'ha veduto pur con la mia rima, 048 INFERNO 13
liberamente ciò che 'l tuo dir priega, 086 INFERNO 13
ché non è giusto aver ciò ch'om si toglie. 105 INFERNO 13
ciò che fu manifesto a li occhi mei! 018 INFERNO 14
«O Capaneo, in ciò che non s'ammorza 063 INFERNO 14
Ciò che narrate di mio corso scrivo, 088 INFERNO 15
e i tre, che ciò inteser per risposta, 077 INFERNO 16
ciò ch'io attendo e che il tuo pensier sogna; 122 INFERNO 16
e se di ciò vuoi fede o testimonio, 062 INFERNO 18
Appresso ciò lo duca «Fa che pinghe», 127 INFERNO 18
per non intender ciò ch'è lor risposto, 059 INFERNO 19
ciò che 'n grembo a Benaco star non può, 074 INFERNO 20
ché solo a ciò la mia mente rifiede». 105 INFERNO 20
ch'e' fanno ciò per li lessi dolenti». 135 INFERNO 21
quel prima, ch'a ciò fare era più crudo. 120 INFERNO 22
e 'l frate Catalan, ch'a ciò s'accorse, 114 INFERNO 23
né con ciò che di sopra al Mar Rosso èe. 090 INFERNO 24
ciò ch'io dirò, non sarà maraviglia, 047 INFERNO 25
ciò che non corse in dietro e si ritenne 127 INFERNO 25
quando drizzo la mente a ciò ch'io vidi, 020 INFERNO 26
ciò che tu vuoi; ch'ei sarebbero schivi, 074 INFERNO 26
col pianto di colui, e ciò fu dritto, 008 INFERNO 27
ciò che pria mi piacëa, allor m'increbbe, 082 INFERNO 27
e in ciò m'ha el fatto a sé più pio». 036 INFERNO 29
dicendo: «Dì a lor ciò che tu vuoli»; 101 INFERNO 29
ché voler ciò udire è bassa voglia». 148 INFERNO 30
ciò che cela 'l vapor che l'aere stipa, 036 INFERNO 31
«Va via», rispuose, «e ciò che tu vuoi conta; 112 INFERNO 32
pensando ciò che 'l mio cor s'annunziava; 041 INFERNO 33
Quand' ebbe detto ciò, con li occhi torti 076 INFERNO 33
di ciò ti farà l'occhio la risposta, 107 INFERNO 33
di ciò ti piaccia consolare alquanto 109 PGTORIO 02
gridando: «Che è ciò, spiriti lenti? 120 PGTORIO 02
e ciò che fa la prima, e l'altre fanno, 082 PGTORIO 03
che prende ciò che si rivolge a lei. 123 PGTORIO 03
Di ciò ebb' io esperïenza vera, 013 PGTORIO 04
Come ciò sia, se 'l vuoi poter pensare, 067 PGTORIO 04
che ti fa ciò che quivi si pispiglia? 012 PGTORIO 05
di lei ciò che la terra non sofferse; 120 PGTORIO 05
ciò che de' sodisfar chi qui s'astalla; 039 PGTORIO 06
se bene intendi ciò che Dio ti nota, 093 PGTORIO 06
mostrò ciò che potea la lingua nostra, 017 PGTORIO 07
«Com' è ciò?», fu risposto. «Chi volesse 049 PGTORIO 07
d'aver negletto ciò che far dovea, 092 PGTORIO 07
non dichiarisse ciò che pria serrava. 051 PGTORIO 08
ciò ch'io udiva, qual prender si suole 143 PGTORIO 09
se ciò non fosse, ch'a memoria m'ebbe 127 PGTORIO 13
E l'ombra che di ciò domandata era, 028 PGTORIO 14
ond' hanno i fiumi ciò che va con loro, 036 PGTORIO 14
di ciò che vero spirto mi disnoda. 057 PGTORIO 14
nel fare a te ciò che tu far non vuo'mi. 078 PGTORIO 14
ciò che pareva prima, dispario. 093 PGTORIO 15
io ti dirò», diss' io, «ciò che m'apparve 125 PGTORIO 15
Ciò che vedesti fu perché non scuse 130 PGTORIO 15
di far ciò che mi chiedi; ma io scoppio 053 PGTORIO 16
volontier torna a ciò che la trastulla. 090 PGTORIO 16
ma ciò m'ha fatto di dubbiar più pregno; 042 PGTORIO 18
ciò che chiedea la vista del disio. 087 PGTORIO 19
col qual maturo ciò che tu dicesti. 141 PGTORIO 19
che ciò nol sazia, ma sanza decreto 092 PGTORIO 20
Ciò ch'io dicea di quell' unica sposa 097 PGTORIO 20
se la memoria mia in ciò non erra, 147 PGTORIO 20
rendéli 'l cenno ch'a ciò si conface. 015 PGTORIO 21
con 'sitiunt', sanz' altro, ciò forniro. 006 PGTORIO 22
ma perché veggi mei ciò ch'io disegno, 074 PGTORIO 22
ciò che l'aspetto in sé avea conquiso. 045 PGTORIO 23
ciò che 'l mio dir più dichiarar non puote. 090 PGTORIO 24
ciò che par duro ti parrebbe vizzo. 027 PGTORIO 25
ciò che per sua matera fé constare. 051 PGTORIO 25
che ciò che trova attivo quivi, tira 073 PGTORIO 25
di ciò per che già Cesar, trïunfando, 077 PGTORIO 26
per sua cagion ciò ch'ammirar ti face, 089 PGTORIO 28
e ciò che vien di retro a lor non guardi?». 063 PGTORIO 29
ciò che confessi, non fora men nota 038 PGTORIO 31
voi conoscete, e ciò ch'ad essa è buono». 030 PGTORIO 33
ciò che vedresti se l'avessi scosso. 090 PRADISO 01
che ciò che scocca drizza in segno lieto. 126 PRADISO 01
Lì si vedrà ciò che tenem per fede, 043 PRADISO 02
E io: «Ciò che n'appar qua sù diverso 059 PRADISO 02
Se raro e denso ciò facesser tanto, 067 PRADISO 02
Da essa vien ciò che da luce a luce 145 PRADISO 02
vere sustanze son ciò che tu vedi, 029 PRADISO 03
ma or m'aiuta ciò che tu mi dici, 062 PRADISO 03
ciò ch'ella crïa o che natura face». 087 PRADISO 03
ciò ch'io dico di me, di sé intende; 112 PRADISO 03
e ciò mi fece a dimandar più tardo. 130 PRADISO 03
ciò che fa poscia d'intelletto degno. 042 PRADISO 04
non è simile a ciò che qui si vede, 050 PRADISO 04
come Almeone, che, di ciò pregato 103 PRADISO 04
ma quei che vede e puote a ciò risponda. 123 PRADISO 04
non ti maravigliar, ché ciò procede 004 PRADISO 05
ma perché Santa Chiesa in ciò dispensa, 035 PRADISO 05
siate fedeli, e a ciò far non bieci, 065 PRADISO 05
traggonsi i pesci a ciò che vien di fori 101 PRADISO 05
Io li credetti; e ciò che 'n sua fede era, 019 PRADISO 06
Ma ciò che 'l segno che parlar mi face 082 PRADISO 06
Or qui t'ammira in ciò ch'io ti replìco: 091 PRADISO 06
Ramondo Beringhiere, e ciò li fece 134 PRADISO 06
Tu dici: ''Ben discerno ciò ch'i' odo; 055 PRADISO 07
Ciò che da lei sanza mezzo distilla 067 PRADISO 07
Ciò che da essa sanza mezzo piove 070 PRADISO 07
per che, se ciò ch'è detto è stato vero, 128 PRADISO 07
Se ciò non fosse, il ciel che tu cammine 106 PRADISO 08
e ciò esser non può, se li 'ntelletti 109 PRADISO 08
E ciò non pensa la turba presente 043 PRADISO 09
sanza gustar di lui chi ciò rimira. 006 PRADISO 10
dietro pensando a ciò che si preliba, 023 PRADISO 10
se ciò ch'è detto a la mente revoche, 135 PRADISO 11
e però miri a ciò ch'io dissi suso, 046 PRADISO 13
Ciò che non more e ciò che può morire 052 PRADISO 13
Ciò che non more e ciò che può morire 052 PRADISO 13
Ma perché paia ben ciò che non pare, 091 PRADISO 13
Onde, se ciò ch'io dissi e questo note, 103 PRADISO 13
E di ciò sono al mondo aperte prove 124 PRADISO 13
per che s'accrescerà ciò che ne dona 046 PRADISO 14
a tutto ciò che potrà dilettarne». 060 PRADISO 14
a mostrar ciò che 'n camera si puote. 108 PRADISO 15
ciò ch'io dirò de li alti Fiorentini 086 PRADISO 16
di ciò ch'avëa incontro a sé udito, 002 PRADISO 17
e tosto verrà fatto a chi ciò pensa 050 PRADISO 17
e ciò non fa d'onor poco argomento. 135 PRADISO 17
E ciò fa certo che 'l primo superbo, 046 PRADISO 19
e ciò di viva spene fu mercede: 108 PRADISO 20
e ciò che ci si fa vien da buon zelo? 009 PRADISO 22
sì ch'io approvo ciò che fuori emerse; 121 PRADISO 24
ciò che credesti sì, che tu vincesti 125 PRADISO 24
che ciò che vien qua sù del mortal mondo, 035 PRADISO 25
in te e in altrui di ciò conforte, 045 PRADISO 25
né di iattanza; ed elli a ciò risponda, 062 PRADISO 25
e la grazia di Dio ciò li comporti». 063 PRADISO 25
e lo svegliato ciò che vede aborre, 073 PRADISO 26
e El si chiamò poi: e ciò convene, 136 PRADISO 26
Ciò ch'io vedeva mi sembiava un riso 004 PRADISO 27
li miei da ciò che pare in quel volume, 014 PRADISO 28
sazio m'avrebbe ciò che m'è proposto; 048 PRADISO 28
ché io per me indarno a ciò contemplo». 057 PRADISO 28
d'aver notizia di ciò che tu vei, 071 PRADISO 30
che di ciò fare avei la potestate. 087 PRADISO 31
E ciò espresso e chiaro vi si nota 067 PRADISO 32
ciò che tu vuoli, che conservi sani, 035 PRADISO 33
ciò che per l'universo si squaderna: 087 PRADISO 33
che ciò ch'i' dico è un semplice lume. 090 PRADISO 33
è defettivo ciò ch'è lì perfetto. 105 PRADISO 33
ma non eran da ciò le proprie penne: 139 PRADISO 33

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