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 entrò.............2
sì, che per simil non s'entrò in malta. 054 PRADISO 09
quand' ella entrò col foco ond' io sempr' ardo. 015 PRADISO 26
 
 ëolo..............1
quand' Ëolo scilocco fuor discioglie. 021 PGTORIO 28
 
 epa...............2
col pugno li percosse l'epa croia. 102 INFERNO 30
rispuose quel ch'avëa infiata l'epa; 119 INFERNO 30
 
 epe...............1
sì pareva, venendo verso l'epe 082 INFERNO 25
 
 epiciclo..........1
raggiasse, volta nel terzo epiciclo; 003 PRADISO 08
 
 epicuro...........1
con Epicuro tutti suoi seguaci, 014 INFERNO 10
 
 equale............1
dinanzi a l'acqua che ritorna equale. 015 PRADISO 02
 
 equalità..........1
come la prima equalità v'apparse, 074 PRADISO 15
 
 equatore..........1
che si chiama Equatore in alcun' arte, 080 PGTORIO 04
 
 equivocando.......1
equivocando in sì fatta lettura. 075 PRADISO 29
 
 er................7
venimmo, alpestro e, per quel che v'er' anco, 002 INFERNO 12
E 'l mio buon duca, che già li er' al petto, 083 INFERNO 12
Ad ascoltarli er' io del tutto fisso, 130 INFERNO 30
Lo sommo er' alto che vincea la vista, 040 PGTORIO 04
e 'l sole er' alto già più che due ore, 044 PGTORIO 09
né per la fretta dimandare er' oso, 149 PGTORIO 20
E non er' anco del mio petto essausto 091 PRADISO 14
 
 era...............292
ché la diritta via era smarrita. 003 INFERNO 01
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura 004 INFERNO 01
tant' era pien di sonno a quel punto 011 INFERNO 01
che nel lago del cor m'era durata 020 INFERNO 01
sì che 'l piè fermo sempre era 'l più basso. 030 INFERNO 01
che di pel macolato era coverta; 033 INFERNO 01
Temp' era dal principio del mattino, 037 INFERNO 01
sì ch'a bene sperar m'era cagione 041 INFERNO 01
Io era tra color che son sospesi, 052 INFERNO 02
si mosse, e venne al loco dov' i' era, 101 INFERNO 02
che questa era la setta d'i cattivi, 062 INFERNO 03
da fastidiosi vermi era ricolto. 069 INFERNO 03
Oscura e profonda era e nebulosa 010 INFERNO 04
rispuose: «Io era nuovo in questo stato, 052 INFERNO 04
Non era lunga ancor la nostra via 067 INFERNO 04
l'ombra sua torna, ch'era dipartita». 081 INFERNO 04
sì com' era 'l parlar colà dov' era. 105 INFERNO 04
sì com' era 'l parlar colà dov' era. 105 INFERNO 04
per tòrre il biasmo in che era condotta. 057 INFERNO 05
poi si volgea ciascun, quand' era giunto, 034 INFERNO 07
L'acqua era buia assai più che persa; 103 INFERNO 07
Di poco era di me la carne nuda, 025 INFERNO 09
Ben m'accorsi ch'elli era da ciel messo, 085 INFERNO 09
salvo che 'l modo v'era più amaro; 117 INFERNO 09
Io ch'era d'ubidir disideroso, 043 INFERNO 10
credo che s'era in ginocchie levata. 054 INFERNO 10
avesse di veder s'altri era meco; 056 INFERNO 10
restato m'era, non mutò aspetto, 074 INFERNO 10
Era lo loco ov' a scender la riva 001 INFERNO 12
cotal di quel burrato era la scesa; 010 INFERNO 12
l'infamïa di Creti era distesa 012 INFERNO 12
questa roccia non era ancor cascata. 036 INFERNO 12
Non era ancor di là Nesso arrivato, 001 INFERNO 13
che da neun sentiero era segnato. 003 INFERNO 13
Di rietro a loro era la selva piena 124 INFERNO 13
e rende'le a colui, ch'era già fioco. 003 INFERNO 14
Lo spazzo era una rena arida e spessa, 013 INFERNO 14
Quella che giva 'ntorno era più molta, 025 INFERNO 14
mei si stingueva mentre ch'era solo: 036 INFERNO 14
Sanza riposo mai era la tresca 040 INFERNO 14
fatt' era 'n pietra, e ' margini dallato; 083 INFERNO 14
per ch'io m'accorsi che 'l passo era lici. 084 INFERNO 14
tanto, ch'i' non avrei visto dov' era, 014 INFERNO 15
Già era in loco onde s'udia 'l rimbombo 001 INFERNO 16
che 'l suon de l'acqua n'era sì vicino, 092 INFERNO 16
La faccia sua era faccia d'uom giusto, 010 INFERNO 17
Trova' il duca mio ch'era salito 079 INFERNO 17
là 'v' era 'l petto, la coda rivolse, 103 INFERNO 17
che fu la mia, quando vidi ch'i' era 112 INFERNO 17
di che la prima bolgia era repleta. 024 INFERNO 18
che non parëa s'era laico o cherco. 117 INFERNO 18
d'un largo tutti e ciascun era tondo. 015 INFERNO 19
tal era lì dai calcagni a le punte. 030 INFERNO 19
Io era già disposto tutto quanto 004 INFERNO 20
ché da le reni era tornato 'l volto, 013 INFERNO 20
perché 'l veder dinanzi era lor tolto. 015 INFERNO 20
e 'l mar non li era la veduta tronca. 051 INFERNO 20
s'accolsero a quel loco, ch'era forte 089 INFERNO 20
Ahi quant' elli era ne l'aspetto fero! 031 INFERNO 21
L'omero suo, ch'era aguto e superbo, 034 INFERNO 21
da la sembianza lor ch'era non buona. 099 INFERNO 21
Pur a la pegola era la mia 'ntesa, 016 INFERNO 22
e de la gente ch'entro v'era incesa. 018 INFERNO 22
e Graffiacan, che li era più di contra, 034 INFERNO 22
Tra male gatte era venuto 'l sorco; 058 INFERNO 22
quel prima, ch'a ciò fare era più crudo. 120 INFERNO 22
ma però di levarsi era neente, 143 INFERNO 22
Vòlt' era in su la favola d'Isopo 004 INFERNO 23
sovresso noi; ma non lì era sospetto: 054 INFERNO 23
sovra colui ch'era disteso in croce 125 INFERNO 23
Non era via da vestito di cappa, 031 INFERNO 24
più che da l'altro era la costa corta, 035 INFERNO 24
La lena m'era del polmon sì munta 043 INFERNO 24
ch'era ronchioso, stretto e malagevole, 062 INFERNO 24
Io era vòlto in giù, ma li occhi vivi 070 INFERNO 24
Ed ecco a un ch'era da nostra proda, 097 INFERNO 24
tal era 'l peccator levato poscia. 118 INFERNO 24
Lo duca il domandò poi chi ello era; 121 INFERNO 24
né l'un né l'altro già parea quel ch'era: 063 INFERNO 25
Ogne primaio aspetto ivi era casso: 076 INFERNO 25
Quel ch'era dritto, il trasse ver' le tempie, 124 INFERNO 25
L'anima ch'era fiera divenuta, 136 INFERNO 25
ed era quel che sol, di tre compagni 149 INFERNO 25
che venner prima, non era mutato; 150 INFERNO 25
l'altr' era quel che tu, Gaville, piagni. 151 INFERNO 25
son io più certo; ma già m'era avviso 050 INFERNO 26
lo lume era di sotto da la luna, 131 INFERNO 26
Già era dritta in sù la fiamma e queta 001 INFERNO 27
Io era in giuso ancora attento e chino, 031 INFERNO 27
ché ciascun suo nimico era cristiano, 088 INFERNO 27
e nessun era stato a vincer Acri 089 INFERNO 27
ch'era di fuor d'ogne parte vermiglia, 069 INFERNO 28
tal era quivi, e tal puzzo n'usciva 050 INFERNO 29
ch'era a veder per quella oscura valle 065 INFERNO 29
Nel tempo che Iunone era crucciata 001 INFERNO 30
Quiv' era men che notte e men che giorno, 010 INFERNO 31
sì che la ripa, ch'era perizoma 061 INFERNO 31
e non v'era mestier più che la dotta, 110 INFERNO 31
poi fece sì ch'un fascio era elli e io. 135 INFERNO 31
com' era quivi; che se Tambernicchi 028 INFERNO 32
Se fossi domandato "Altri chi v'era?", 118 INFERNO 32
sì che l'un capo a l'altro era cappello; 126 INFERNO 32
non era ancora giunto Michel Zanche, 144 INFERNO 33
al duca mio, ché non lì era altra grotta. 009 INFERNO 34
Già era, e con paura il metto in metro, 010 INFERNO 34
L'una dinanzi, e quella era vermiglia; 039 INFERNO 34
la sinistra a vedere era tal, quali 044 INFERNO 34
era lor modo; e quelle svolazzava, 050 INFERNO 34
A quel dinanzi il mordere era nulla 058 INFERNO 34
Non era camminata di palagio 097 INFERNO 34
fitto è ancora sì come prim' era. 120 INFERNO 34
là onde 'l Carro già era sparito, 030 PGTORIO 01
che molto poco tempo a volger era. 060 PGTORIO 01
per lui campare; e non lì era altra via 062 PGTORIO 01
Già era 'l sole a l'orizzonte giunto 001 PGTORIO 02
là dov' i' era, de la bella Aurora 008 PGTORIO 02
per lo spirare, ch'i' era ancor vivo, 068 PGTORIO 02
allor conobbi chi era, e pregai 086 PGTORIO 02
Ond' io, ch'era ora a la marina vòlto 100 PGTORIO 02
la mente mia, che prima era ristretta, 012 PGTORIO 03
rotto m'era dinanzi a la figura, 017 PGTORIO 03
mestier non era parturir Maria; 039 PGTORIO 03
Ancora era quel popol di lontano, 067 PGTORIO 03
sì che l'ombra era da me a la grotta, 090 PGTORIO 03
biondo era e bello e di gentile aspetto, 107 PGTORIO 03
ché ben cinquanta gradi salito era 015 PGTORIO 04
lo sole, e io non m'era accorto, quando 016 PGTORIO 04
che non era la calla onde salìne 022 PGTORIO 04
Io era lasso, quando cominciai: 043 PGTORIO 04
Conobbi allor chi era, e quella angoscia 115 PGTORIO 04
Io era già da quell' ombre partito, 001 PGTORIO 05
pur me, pur me, e 'l lume ch'era rotto. 009 PGTORIO 05
Tal era io in quella turba spessa, 010 PGTORIO 06
Quiv' era l'Aretin che da le braccia 013 PGTORIO 06
perché 'l priego da Dio era disgiunto. 042 PGTORIO 06
quand' io m'accorsi che 'l monte era scemo, 065 PGTORIO 07
Tra erto e piano era un sentiero schembo, 070 PGTORIO 07
Era già l'ora che volge il disio 001 PGTORIO 08
Temp' era già che l'aere s'annerava, 049 PGTORIO 08
la picciola vallea, era una biscia, 098 PGTORIO 08
L'ombra che s'era al giudice raccolta 109 PGTORIO 08
sai, dillo a me, che già grande là era. 117 PGTORIO 08
di gemme la sua fronte era lucente, 004 PGTORIO 09
Dallato m'era solo il mio conforto, 043 PGTORIO 09
e 'l viso m'era a la marina torto. 045 PGTORIO 09
bianco marmo era sì pulito e terso, 095 PGTORIO 09
Era il secondo tinto più che perso, 097 PGTORIO 09
L'una era d'oro e l'altra era d'argento; 118 PGTORIO 09
L'una era d'oro e l'altra era d'argento; 118 PGTORIO 09
perché iv' era imaginata quella 041 PGTORIO 10
onde m'era colui che mi movea, 051 PGTORIO 10
Era intagliato lì nel marmo stesso 055 PGTORIO 10
che v'era imaginato, li occhi e 'l naso 062 PGTORIO 10
e più e men che re era in quel caso. 066 PGTORIO 10
Quiv' era storïata l'alta gloria 073 PGTORIO 10
e una vedovella li era al freno, 077 PGTORIO 10
ond' era sire quando fu distrutta 112 PGTORIO 11
Io m'era mosso, e seguia volontieri 010 PGTORIO 12
Più era già per noi del monte vòlto 073 PGTORIO 12
Io era ben del suo ammonir uso 085 PGTORIO 12
Menocci ove la roccia era tagliata; 097 PGTORIO 12
ch'era sicuro il quaderno e la doga; 105 PGTORIO 12
E l'ombra che di ciò domandata era, 028 PGTORIO 14
Già era l'aura d'ogne parte queta; 142 PGTORIO 14
vespero là, e qui mezza notte era. 006 PGTORIO 15
perché per noi girato era sì 'l monte, 008 PGTORIO 15
né da quello era loco da cansarsi. 144 PGTORIO 15
una parola in tutte era e un modo, 020 PGTORIO 16
Prima era scempio, e ora è fatto doppio 055 PGTORIO 16
lo sole in pria, che già nel corcar era. 009 PGTORIO 17
intorno ad esso era il grande Assüero, 028 PGTORIO 17
di riguardar chi era che parlava, 050 PGTORIO 17
le nostre spalle a noi era già volta. 090 PGTORIO 18
tant' era già di là da noi trascorso; 128 PGTORIO 18
E quei che m'era ad ogne uopo soccorso 130 PGTORIO 18
Ancor non era sua bocca richiusa, 025 PGTORIO 19
Io m'era inginocchiato e volea dire; 127 PGTORIO 19
dianzi non era io sol; ma qui da presso 122 PGTORIO 20
tanto quanto al poder n'era permesso, 126 PGTORIO 20
era io di là», rispuose quello spirto, 086 PGTORIO 21
Già era l'angel dietro a noi rimaso, 001 PGTORIO 22
forse per quella cerchia dov' io era. 033 PGTORIO 22
Già era 'l mondo tutto quanto pregno 076 PGTORIO 22
rimase a dietro, e la quinta era al temo, 119 PGTORIO 22
Dal lato onde 'l cammin nostro era chiuso, 136 PGTORIO 22
Ne li occhi era ciascuna oscura e cava, 022 PGTORIO 23
Già era in ammirar che sì li affama, 037 PGTORIO 23
così tutta la gente che lì era, 067 PGTORIO 24
Ora era onde 'l salir non volea storpio; 001 PGTORIO 25
tal era io con voglia accesa e spenta 013 PGTORIO 25
s'era per noi, e vòlto a la man destra, 110 PGTORIO 25
tant' era ivi lo 'ncendio sanza metro. 051 PGTORIO 27
sonò dentro a un lume che lì era, 059 PGTORIO 27
dinanzi a me del sol ch'era già basso. 066 PGTORIO 27
ond' era pinta tutta la sua via. 042 PGTORIO 28
Tu mi fai rimembrar dove e qual era 049 PGTORIO 28
e 'l dolce suon per canti era già inteso. 036 PGTORIO 29
del mezzo ch'era ancor tra noi e loro; 045 PGTORIO 29
Ognuno era pennuto di sei ali; 094 PGTORIO 29
le membra d'oro avea quant' era uccello, 113 PGTORIO 29
l'altr' era come se le carni e l'ossa 124 PGTORIO 29
tempo era stato ch'a la sua presenza 035 PGTORIO 30
non era di stupor, tremando, affranto, 036 PGTORIO 30
lo gel che m'era intorno al cor ristretto, 097 PGTORIO 30
Quando di carne a spirto era salita, 127 PGTORIO 30
e bellezza e virtù cresciuta m'era, 128 PGTORIO 30
che pur per taglio m'era paruto acro, 003 PGTORIO 31
Era la mia virtù tanto confusa, 007 PGTORIO 31
di retro a me che non era più tale. 057 PGTORIO 31
vincer che l'altre qui, quand' ella c'era. 084 PGTORIO 31
era la sua canzone, «al tuo fedele 134 PGTORIO 31
non so, però che già ne li occhi m'era 092 PGTORIO 32
d'i suoi comandamenti era divoto, 107 PGTORIO 32
Poscia per indi ond' era pria venuta, 124 PGTORIO 32
tal foce, e quasi tutto era là bianco 044 PRADISO 01
S'i' era sol di me quel che creasti 073 PRADISO 01
S'io era corpo, e qui non si concepe 037 PRADISO 02
poi ch'era necessario, né commendo. 009 PRADISO 04
m'era nel viso, e 'l dimandar con ello, 011 PRADISO 04
m'era in disio d'udir lor condizioni, 113 PRADISO 05
lucente più assai di quel ch'ell' era. 132 PRADISO 05
credea, e di tal fede era contento; 015 PRADISO 06
Io li credetti; e ciò che 'n sua fede era, 019 PRADISO 06
Isara vide ed Era e vide Senna 059 PRADISO 06
fatto avea prima e poi era fatturo 083 PRADISO 06
s'era allungata, unì a sé in persona 032 PRADISO 07
in che era contratta tal natura. 045 PRADISO 07
Or quel che t'era dietro t'è davanti: 136 PRADISO 08
rivolta s'era al Sol che la rïempie 008 PRADISO 09
Onde la luce che m'era ancor nova, 022 PRADISO 09
in che si mise com' era davante. 066 PRADISO 09
L'altra letizia, che m'era già nota 067 PRADISO 09
e io era con lui; ma del salire 034 PRADISO 10
quel ch'era dentro al sol dov' io entra'mi, 041 PRADISO 10
Tal era quivi la quarta famiglia 049 PRADISO 10
e 'l canto di quei lumi era di quelle; 073 PRADISO 10
con Bëatrice m'era suso in cielo 011 PRADISO 11
punto del cerchio in che avanti s'era, 014 PRADISO 11
Non era ancor molto lontan da l'orto, 055 PRADISO 11
provide a la milizia, ch'era in forse, 041 PRADISO 12
e perché fosse qual era in costrutto, 067 PRADISO 12
del possessivo di cui era tutto. 069 PRADISO 12
sì ch'è la muffa dov' era la gromma. 114 PRADISO 12
che circulava il punto dov' io era: 021 PRADISO 13
pensa chi era, e la cagion che 'l mosse, 092 PRADISO 13
tre volte era cantato da ciascuno 031 PRADISO 14
nascere un lustro sopra quel che v'era, 068 PRADISO 14
Ben m'accors' io ch'io era più levato, 085 PRADISO 14
Ben m'accors' io ch'elli era d'alte lode, 124 PRADISO 14
e ch'io non m'era lì rivolto a quelli, 135 PRADISO 14
non v'era giunto ancor Sardanapalo 107 PRADISO 15
Non era vinto ancora Montemalo 109 PRADISO 15
Oh fortunate! ciascuna era certa 118 PRADISO 15
era per Francia nel letto diserta. 120 PRADISO 15
onde Beatrice, ch'era un poco scevra, 013 PRADISO 16
quanto era allora, e chi eran le genti 026 PRADISO 16
s'allevïò di me ond' era grave, 036 PRADISO 16
Grand' era già la colonna del Vaio, 103 PRADISO 16
era già grande, e già eran tratti 107 PRADISO 16
Già era 'l Caponsacco nel mercato 121 PRADISO 16
disceso giù da Fiesole, e già era 122 PRADISO 16
era onorata, essa e suoi consorti: 139 PRADISO 16
non era ad asta mai posto a ritroso, 153 PRADISO 16
tal era io, e tal era sentito 004 PRADISO 17
tal era io, e tal era sentito 004 PRADISO 17
mentre ch'io era a Virgilio congiunto 019 PRADISO 17
e letizia era ferza del paleo. 042 PRADISO 18
qual era tra i cantor del cielo artista. 051 PRADISO 18
lo sfavillar de l'amor che lì era 071 PRADISO 18
era il colmo de l'emme, e lì quetarsi 098 PRADISO 18
quand' era nel concetto e 'noi' e 'nostro'. 012 PRADISO 19
de la divina grazia era contesto, 038 PRADISO 19
e da ogne altro intento s'era tolto. 003 PRADISO 21
Qual savesse qual era la pastura 019 PRADISO 21
conoscerebbe quanto m'era a grato 022 PRADISO 21
poi rispuose l'amor che v'era dentro: 082 PRADISO 21
Poca vita mortal m'era rimasa, 124 PRADISO 21
è ogne parte là ove sempr' era, 066 PRADISO 22
Io era come quei che si risente 049 PRADISO 23
tutto era pronto, ancora mi rendei 077 PRADISO 23
là dov' io era, ancor non appariva: 117 PRADISO 23
e questo era d'un altro circumcinto, 028 PRADISO 28
più tardo si movea, secondo ch'era 035 PRADISO 28
a l'etterno dal tempo era venuto, 038 PRADISO 31
di che la mente mia era sospesa. 057 PRADISO 31
Diffuso era per li occhi e per le gene 061 PRADISO 31
tal era io mirando la vivace 109 PRADISO 31
era ne li occhi a tutti li altri santi; 135 PRADISO 31
perch' io guardassi suso; ma io era 050 PRADISO 33
che tal è sempre qual s'era davante; 111 PRADISO 33
per che 'l mio viso in lei tutto era messo. 132 PRADISO 33
tal era io a quella vista nova: 136 PRADISO 33

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