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 sù................140
e 'l sol montava 'n con quelle stelle 038 INFERNO 01
ché quello imperador che là regna, 124 INFERNO 01
sì che duro giudicio là frange. 096 INFERNO 02
che di lor suona ne la tua vita, 077 INFERNO 04
di qua, di là, di giù, di li mena; 043 INFERNO 05
Quanti si tegnon or là gran regi 049 INFERNO 08
coi corpi che là hanno lasciati. 012 INFERNO 10
da la cintola in tutto 'l vedrai». 033 INFERNO 10
che 'nfin là facea spiacer suo lezzo. 136 INFERNO 10
che di fuor sostegnon penitenza, 087 INFERNO 11
ch'alcuna via darebbe a chi fosse: 009 INFERNO 12
che nel mondo la morte ti porse? 018 INFERNO 12
fu spento dal figliastro nel mondo». 112 INFERNO 12
nel mondo , dove tornar li lece». 054 INFERNO 13
«Là di sopra, in la vita serena», 049 INFERNO 15
nel mondo dovria esser gradita. 042 INFERNO 16
che 'n si stende e da piè si rattrappa. 136 INFERNO 16
torcendo in la venenosa forca 026 INFERNO 17
«O qual che se' che 'l di tien di sotto, 046 INFERNO 19
che l'avere e qui me misi in borsa. 072 INFERNO 19
Quel s'attuffò, e tornò convolto; 046 INFERNO 21
e trassel , che mi parve una lontra. 036 INFERNO 22
ed ei ritorna crucciato e rotto. 132 INFERNO 22
così, levando me ver' la cima 027 INFERNO 24
potavam montar di chiappa in chiappa. 033 INFERNO 24
quand' io fui , ch'i' non potea più oltre, 044 INFERNO 24
E però leva ; vinci l'ambascia 052 INFERNO 24
e dietro per le ren la ritese. 057 INFERNO 25
sì come nuvoletta, in salire: 039 INFERNO 26
Già era dritta in la fiamma e queta 001 INFERNO 27
se vuo' ch'i' porti di te novella, 092 INFERNO 28
l'un verso 'l mento e l'altro in rinverte. 057 INFERNO 30
per ch'io il corpo arso lasciai. 075 INFERNO 30
vi fosse caduto, o Pietrapana, 029 INFERNO 32
o che capel qui non ti rimagna». 099 INFERNO 32
nel mondo , nulla scïenza porto. 123 INFERNO 33
«Nel fosso », diss' el, «de' Malebranche, 142 INFERNO 33
«Quell' anima là c'ha maggior pena», 061 INFERNO 34
e vidili le gambe in tenere; 090 INFERNO 34
«Lèvati », disse 'l maestro, «in piede: 094 INFERNO 34
quella ch'appar di qua, e ricorse». 126 INFERNO 34
salimmo , el primo e io secondo, 136 INFERNO 34
Così sparì; e io mi levai 109 PGTORIO 01
che e giù del suo lume conduce, 063 PGTORIO 04
e quant' om più va , e men fa male. 090 PGTORIO 04
tanto, che andar ti fia leggero 092 PGTORIO 04
e disse: «Or va tu , che se' valente!». 114 PGTORIO 04
Ed elli: «O frate, andar in che porta? 127 PGTORIO 04
che surga di cuor che in grazia viva; 134 PGTORIO 04
Prima che sie là , tornar vedrai 055 PGTORIO 06
e andar di notte non si puote; 044 PGTORIO 07
che sedea lì, gridando: «, Currado! 065 PGTORIO 08
E 'l duca mio: «Figliuol, che là guarde?». 088 PGTORIO 08
Guardate che 'l venir non vi nòi». 087 PGTORIO 09
Per li tre gradi di buona voglia 106 PGTORIO 09
dove il monte in dietro si rauna, 018 PGTORIO 10
non eran mossi i piè nostri anco, 028 PGTORIO 10
ch'ai primi effetti di là tu hai, 003 PGTORIO 11
al montar , contra sua voglia, è parco». 045 PGTORIO 11
qua giù dimora e qua non ascende, 129 PGTORIO 11
o gente umana, per volar nata, 095 PGTORIO 12
ma fia diletto loro esser pinti». 126 PGTORIO 12
lo mento a guisa d'orbo in levava. 102 PGTORIO 13
tanto ch'io volsi in l'ardita faccia, 121 PGTORIO 13
qua tra noi, se giù ritornar credi?». 140 PGTORIO 13
che là è, così corre ad amore 068 PGTORIO 15
E quanta gente più là s'intende, 073 PGTORIO 15
Per montar dirittamente vai». 049 PGTORIO 16
che per me prieghi quando sarai». 051 PGTORIO 16
via da ir ne drizza sanza prego, 056 PGTORIO 17
la scala , ed eravamo affissi, 077 PGTORIO 17
vuole andar , pur che 'l sol ne riluca; 110 PGTORIO 18
mi levai, e tutti eran già pieni 037 PGTORIO 19
volseci in colui che sì parlonne 047 PGTORIO 19
al , mi dì, e se vuo' ch'io t'impetri 095 PGTORIO 19
«Drizza le gambe, lèvati , frate!», 133 PGTORIO 19
«se voi siete ombre che Dio non degni, 020 PGTORIO 21
venendo , non potea venir sola, 029 PGTORIO 21
non rugiada, non brina più cade 047 PGTORIO 21
non so come, qua non tremò mai. 057 PGTORIO 21
per salir ; e tal grido seconda. 060 PGTORIO 21
a quel Segnor, che tosto li 'nvii». 072 PGTORIO 21
seguiva in li spiriti veloci; 009 PGTORIO 22
drizzando pur in l'ardente corno, 120 PGTORIO 22
cred' io, perché persona non vada. 135 PGTORIO 22
come se' tu qua venuto ancora? 082 PGTORIO 23
Indi m'han tratto li suoi conforti, 124 PGTORIO 23
dissi: «Ella sen va forse più tarda 008 PGTORIO 24
legno è più che fu morso da Eva, 116 PGTORIO 24
montare in , qui si convien dar volta; 140 PGTORIO 24
Quinci vo per non esser più cieco; 058 PGTORIO 26
de l'esser , ch'ad ogne passo poi 122 PGTORIO 27
Esso tendeva in l'una e l'altra ale 109 PGTORIO 29
e a colui che l'ha qua condotto, 140 PGTORIO 30
più quanto più è , fora da l'Indi 041 PGTORIO 32
che per lo carro la coda fisse; 132 PGTORIO 32
né sa né può chi di là discende; 006 PRADISO 01
le luci fissi, di là rimote. 066 PRADISO 01
E io: «Ciò che n'appar qua diverso 059 PRADISO 02
che di prendono e di sotto fanno. 123 PRADISO 02
donna più », mi disse, «a la cui norma 098 PRADISO 03
del vero amore in poggin men vivi. 117 PRADISO 06
sono specchi, voi dicete Troni, 061 PRADISO 09
Per letiziar là fulgor s'acquista, 070 PRADISO 09
per che 'l mondo di quel di giù torna. 108 PRADISO 09
e giù e de l'ordine mondano. 021 PRADISO 10
con quella parte che si rammenta 031 PRADISO 10
chi non s'impenna sì che là voli, 074 PRADISO 10
li motor di qua , o se necesse 098 PRADISO 13
per viver colà , non vide quive 026 PRADISO 14
nel montar , così sarà nel calo. 111 PRADISO 15
già venìa , ma di picciola gente; 118 PRADISO 16
con canti quai si sa chi là gaude. 039 PRADISO 19
ché più e tanto amor quinci ferve, 068 PRADISO 21
La spada di qua non taglia in fretta 016 PRADISO 22
e quel son io che vi portai prima 040 PRADISO 22
Infin là la vide il patriarca 070 PRADISO 22
poi, come turbo, in tutto s'avvolse. 099 PRADISO 22
folgorate di da raggi ardenti, 083 PRADISO 23
t'essaltasti, per largirmi loco 086 PRADISO 23
che là vince come qua giù vinse, 093 PRADISO 23
ciascun di quei candori in si stese 124 PRADISO 23
ne la melode che là si canta. 114 PRADISO 24
laudando il cibo che là li prande. 024 PRADISO 25
che ciò che vien qua del mortal mondo, 035 PRADISO 25
che cadde di qua , là giù si placa». 027 PRADISO 27
si veggion di qua per tutti i paschi: 056 PRADISO 27
in vid' io così l'etera addorno 070 PRADISO 27
de l'attendere in , mi disse: «Adima 077 PRADISO 27
Questi ordini di tutti s'ammirano, 127 PRADISO 28
ché chi 'l vide qua gliel discoperse 138 PRADISO 28
E ancor questo qua si comporta 088 PRADISO 29
Lume è là che visibile face 100 PRADISO 30
quanto di noi là fatto ha ritorno. 114 PRADISO 30
per la corona che già v'è posta, 134 PRADISO 30
mo , mo giù e mo recirculando. 048 PRADISO 31
e se riguardi nel terzo giro 067 PRADISO 31
Sanza risponder, li occhi levai, 070 PRADISO 31
Da quella regïon che più tona 073 PRADISO 31
Quei due che seggon là più felici 118 PRADISO 32

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