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 sùe...............3
additandomi un balzo poco in sùe 047 PGTORIO 04
tacito poscia riguardare in sùe, 023 PGTORIO 08
e domanda se quinci si va sùe». 030 PGTORIO 16
 
 süe...............1
le nozze süe per li altrui conforti! 141 PRADISO 16
 
 sufficiente.......1
per far l'uom sufficiente a rilevarsi, 116 PRADISO 07
 
 sufficïente.......1
acciò che re sufficïente fosse; 096 PRADISO 13
 
 sufficïenti.......1
sufficïenti, non è maraviglia: 059 PRADISO 28
 
 suffolando........1
suffolando si fugge per la valle, 137 INFERNO 25
 
 suffolerò.........1
quand' io suffolerò, com' è nostro uso 104 INFERNO 22
 
 suggel............2
e questo sia suggel ch'ogn' omo sganni. 021 INFERNO 19
la luce del suggel parrebbe tutta; 075 PRADISO 13
 
 suggella..........4
e però lo minor giron suggella 049 INFERNO 11
come figura in cera si suggella. 045 PGTORIO 10
e in quella forma ch'è in lui suggella 095 PGTORIO 25
più a suo modo tempera e suggella. 042 PRADISO 01
 
 suggellata........1
la lega suggellata del Batista; 074 INFERNO 30
 
 suggelli..........1
ma chi s'avvede che i vivi suggelli 133 PRADISO 14
 
 suggello..........3
E io: «Sì come cera da suggello, 079 PGTORIO 33
prende l'image e fassene suggello. 132 PRADISO 02
La circular natura, ch'è suggello 127 PRADISO 08
 
 suggetti..........1
li popoli suggetti, non avesse 074 PRADISO 08
 
 suggetto..........2
de la neve riman nudo il suggetto 107 PRADISO 02
turbò il suggetto d'i vostri alimenti. 051 PRADISO 29
 
 sui...............5
di quel ciel c'ha minor li cerchi sui, 078 INFERNO 02
a Dio spiacenti e a' nemici sui. 063 INFERNO 03
per aver pace co' seguaci sui. 099 INFERNO 05
che richiamava l'ombre a' corpi sui. 024 INFERNO 09
Ieu sui Arnaut, que plor e vau cantan; 142 PGTORIO 26
 
 sul...............14
e se non fosse che 'n sul passo d'Arno 146 INFERNO 13
diceva l'un con l'altro, «in sul groppone?». 101 INFERNO 21
del fondo giù, ch'e' furon in sul colle 053 INFERNO 23
L'una giunse a Capocchio, e in sul nodo 028 INFERNO 30
se mille fiate in sul capo mi tomi». 102 INFERNO 32
si volge, a punto in sul grosso de l'anche, 077 INFERNO 34
Venimmo poi in sul lito diserto, 130 PGTORIO 01
ond' uscì 'l sangue in sul quale io sedea, 074 PGTORIO 05
'Salve, Regina' in sul verde e 'n su' fiori 082 PGTORIO 07
In sul paese ch'Adice e Po riga, 115 PGTORIO 16
vidi 'n sul braccio destro esser rivolto 016 PGTORIO 32
quando Beatrice in sul sinistro fianco 046 PRADISO 01
di Nostra Donna in sul lito adriano. 123 PRADISO 21
ritornerò poeta, e in sul fonte 008 PRADISO 25
 
 summae............1
'Summae Deus clementïae' nel seno 121 PGTORIO 25
 
 summo.............1
e fanno pullular quest' acqua al summo, 119 INFERNO 07
 
 sunt..............2
'Beati quorum tecta sunt peccata!'. 003 PGTORIO 29
non decimas, quae sunt pauperum Dei, 093 PRADISO 12
 
 suo...............293
ch'e' fu de l'alma Roma e di suo impero 020 INFERNO 02
e con ciò c'ha mestieri al suo campare, 068 INFERNO 02
Questa chiese Lucia in suo dimando 097 INFERNO 02
Non odi tu la pieta del suo pianto, 106 INFERNO 02
per cenni come augel per suo richiamo. 117 INFERNO 03
ben puoi sapere omai che 'l suo dir suona». 129 INFERNO 03
«uscicci mai alcuno, o per suo merto 049 INFERNO 04
d'Abèl suo figlio e quella di Noè, 056 INFERNO 04
Non impedir lo suo fatale andare: 022 INFERNO 05
per lo suo mezzo cerchio a l'altra giostra. 035 INFERNO 07
in cui usa avarizia il suo soperchio». 048 INFERNO 07
suo regno come il loro li altri dèi. 087 INFERNO 07
più tosto dentro il suo novo ristrinse. 003 INFERNO 09
ma nondimen paura il suo dir dienne, 013 INFERNO 09
Suo cimitero da questa parte hanno 013 INFERNO 10
Io avea già il mio viso nel suo fitto; 034 INFERNO 10
che 'l suo nato è co' vivi ancor congiunto; 111 INFERNO 10
E io li sodisfeci al suo dimando. 126 INFERNO 10
che 'nfin là sù facea spiacer suo lezzo. 136 INFERNO 10
nel prossimo si danno, e nel suo avere 035 INFERNO 11
del segno suo e Soddoma e Caorsa 050 INFERNO 11
come natura lo suo corso prende 099 INFERNO 11
lo fondo suo, infin ch'el si raggiunge 131 INFERNO 12
e 'l tronco suo gridò: «Perché mi schiante?». 033 INFERNO 13
che dal secreto suo quasi ogn' uom tolsi; 061 INFERNO 13
che dal suo letto ogne pianta rimove. 009 INFERNO 14
Se Giove stanchi 'l suo fabbro da cui 052 INFERNO 14
sono al suo petto assai debiti fregi. 072 INFERNO 14
Lo fondo suo e ambo le pendici 082 INFERNO 14
del suo figliuolo, e per celarlo meglio, 101 INFERNO 14
E io, quando 'l suo braccio a me distese, 025 INFERNO 15
segnato avea lo suo sacchetto bianco, 065 INFERNO 17
dal suo maestro, disdegnoso e fello; 132 INFERNO 17
di cui suo loco dicerò l'ordigno. 006 INFERNO 18
al drudo suo quando disse "Ho io grazie 134 INFERNO 18
suo re, così fia lui chi Francia regge». 087 INFERNO 19
fin che virtute al suo marito piacque. 111 INFERNO 19
Poscia che 'l padre suo di vita uscìo 058 INFERNO 20
e visse, e vi lasciò suo corpo vano. 087 INFERNO 20
chi fa suo legno novo e chi ristoppa 011 INFERNO 21
L'omero suo, ch'era aguto e superbo, 034 INFERNO 21
ch'ebbe i nemici di suo donno in mano, 083 INFERNO 22
Lo Navarrese ben suo tempo colse; 121 INFERNO 22
così volse li artigli al suo compagno, 137 INFERNO 22
portandosene me sovra 'l suo petto, 050 INFERNO 23
come suo figlio, non come compagno. 051 INFERNO 23
e poi secondo il suo passo procedi». 081 INFERNO 23
in poco d'ora, e prende suo vincastro 014 INFERNO 24
se col suo grave corpo non s'accascia. 054 INFERNO 24
e 'l misero del suo n'avea due porti. 117 INFERNO 25
dal principio nel foco, in suo linguaggio 014 INFERNO 27
al modo suo, l'aguta punta mosse 059 INFERNO 27
ché ciascun suo nimico era cristiano, 088 INFERNO 27
Quand' elli ebbe 'l suo dir così compiuto, 130 INFERNO 27
di Puglia, fu del suo sangue dolente 009 INFERNO 28
e qual forato suo membro e qual mozzo 019 INFERNO 28
d'un suo compagno e la bocca li aperse, 095 INFERNO 28
dal suo principio ch'è in questo troncone. 141 INFERNO 28
e l'Abbagliato suo senno proferse. 132 INFERNO 29
e del suo Polidoro in su la riva 018 INFERNO 30
col braccio suo, che non parve men duro, 105 INFERNO 30
Qual è colui che suo dannaggio sogna, 136 INFERNO 30
d'Achille e del suo padre esser cagione 005 INFERNO 31
come 'l suo ad altrui, ch'a nullo è noto». 081 INFERNO 31
Non fece al corso suo sì grosso velo 025 INFERNO 32
Che per l'effetto de' suo' mai pensieri, 016 INFERNO 33
m'avea mostrato per lo suo forame 025 INFERNO 33
e per suo sogno ciascun dubitava; 045 INFERNO 33
come fec' ïo, il corpo suo l'è tolto 130 INFERNO 33
mentre che 'l tempo suo tutto sia vòlto. 132 INFERNO 33
nel corpo suo, ed un suo prossimano 146 INFERNO 33
nel corpo suo, ed un suo prossimano 146 INFERNO 33
e contra 'l suo fattore alzò le ciglia, 035 INFERNO 34
per lo suo amore adunque a noi ti piega. 081 PGTORIO 01
Ierusalèm col suo più alto punto; 003 PGTORIO 02
come gente che pensa a suo cammino, 011 PGTORIO 02
che 'l muover suo nessun volar pareggia. 018 PGTORIO 02
ché di giusto voler lo suo si face: 097 PGTORIO 02
che sù e giù del suo lume conduce, 063 PGTORIO 04
Là 've 'l vocabol suo diventa vano, 097 PGTORIO 05
dal corpo suo per astio e per inveggia, 020 PGTORIO 06
e quella non rispuose al suo dimando, 069 PGTORIO 06
di fare al cittadin suo quivi festa; 081 PGTORIO 06
ma con dar volta suo dolore scherma. 151 PGTORIO 06
come dal suo maggiore è vinto il meno. 078 PGTORIO 07
fu meglio assai che Vincislao suo figlio 101 PGTORIO 07
Tant' è del seme suo minor la pianta, 127 PGTORIO 07
lo suo primo perché, che non lì è guado, 069 PGTORIO 08
nel suo aspetto, di quel dritto zelo 083 PGTORIO 08
fuor de le braccia del suo dolce amico; 003 PGTORIO 09
forse a memoria de' suo' primi guai, 015 PGTORIO 09
d'un color fora col suo vestimento; 116 PGTORIO 09
rigiunse al letto suo per ricorcarsi, 015 PGTORIO 10
ch'aperse il ciel del suo lungo divieto, 036 PGTORIO 10
Come del suo voler li angeli tuoi 010 PGTORIO 11
non so se 'l nome suo già mai fu vosco. 060 PGTORIO 11
l'onore è tutto or suo, e mio in parte. 084 PGTORIO 11
e lì, per trar l'amico suo di pena, 136 PGTORIO 11
Io era ben del suo ammonir uso 085 PGTORIO 12
se non che l'arco suo più tosto piega. 006 PGTORIO 13
ché dal principio suo, ov' è sì pregno 031 PGTORIO 14
dirizza prima il suo povero calle. 045 PGTORIO 14
fatto s'è reda poi del suo valore. 090 PGTORIO 14
E non pur lo suo sangue è fatto brullo, 091 PGTORIO 14
essere al sol del suo corso rimaso; 005 PGTORIO 15
se guida o fren non torce suo amore. 093 PGTORIO 16
e col suo lume sé medesmo cela. 057 PGTORIO 17
del suo dover, quiritta si ristora; 086 PGTORIO 17
amor del suo subietto volger viso, 107 PGTORIO 17
È chi, per esser suo vicin soppresso, 115 PGTORIO 17
Posto avea fine al suo ragionamento 001 PGTORIO 18
ogne buono operare e 'l suo contraro». 015 PGTORIO 18
se dritta o torta va, non è suo merto». 045 PGTORIO 18
cotal per quel giron suo passo falca, 094 PGTORIO 18
perché suo figlio, mal del corpo intero, 124 PGTORIO 18
ha posto in loco di suo pastor vero». 126 PGTORIO 18
Io volsi Ulisse del suo cammin vago 022 PGTORIO 19
una fiumana bella, e del suo nome 101 PGTORIO 19
e nel vicario suo Cristo esser catto. 087 PGTORIO 20
con esso insieme qui suo verde secca; 051 PGTORIO 22
per lo contrario suo m'è incontrato». 054 PGTORIO 22
la Nella mia con suo pianger dirotto. 087 PGTORIO 23
volgendo 'l viso, raffrettò suo passo, 068 PGTORIO 24
L'aspetto suo m'avea la vista tolta; 142 PGTORIO 24
col sangue suo e con le sue giunture. 057 PGTORIO 26
tutto m'offersi pronto al suo servigio 104 PGTORIO 26
e dissi ch'al suo nome il mio disire 137 PGTORIO 26
là dove il suo fattor lo sangue sparse, 002 PGTORIO 27
lungo il pecuglio suo queto pernotta, 083 PGTORIO 27
dal suo miraglio, e siede tutto giorno. 105 PGTORIO 27
e fallo fora non fare a suo senno: 141 PGTORIO 27
dal figlio fuor di tutto suo costume. 066 PGTORIO 28
a l'umana natura per suo nido, 078 PGTORIO 28
per sé e per suo ciel, concepe e figlia 113 PGTORIO 28
l'età de l'oro e suo stato felice, 140 PGTORIO 28
e Uranìe m'aiuti col suo coro 041 PGTORIO 29
non perdea per distanza alcun suo atto, 048 PGTORIO 29
di mezza notte nel suo mezzo mese. 054 PGTORIO 29
di suo dover, come 'l più basso face 005 PGTORIO 30
volgendo suo parlare a me per punta, 002 PGTORIO 31
e la voce allentò per lo suo varco. 021 PGTORIO 31
dovea poi trarre te nel suo disio? 054 PGTORIO 31
ch'io non levai al suo comando il mento; 073 PGTORIO 31
Sotto 'l suo velo e oltre la rivera 082 PGTORIO 31
più nel suo amor, più mi si fé nemica. 087 PGTORIO 31
e ne l'idolo suo si trasmutava. 126 PGTORIO 31
di suo color ciascuna, pria che 'l sole 056 PGTORIO 32
che del suo pome li angeli fa ghiotti 074 PGTORIO 32
e al maestro suo cangiata stola; 081 PGTORIO 32
E se più fu lo suo parlar diffuso, 091 PGTORIO 32
lo decimo suo passo in terra posto, 017 PGTORIO 33
dinanzi a suo maggior parlando sono, 026 PGTORIO 33
che solo a l'uso suo la creò santa. 060 PGTORIO 33
perché appressando sé al suo disire, 007 PRADISO 01
più a suo modo tempera e suggella. 042 PRADISO 01
così de l'atto suo, per li occhi infuso 052 PRADISO 01
Nel suo aspetto tal dentro mi fei, 067 PRADISO 01
del suo lume fa 'l ciel sempre quïeto 122 PRADISO 01
nel suo volume cangerebbe carte. 078 PRADISO 02
lo suo contrario più passar non lassi; 087 PRADISO 02
che ti tremolerà nel suo aspetto. 111 PRADISO 02
l'esser di tutto suo contento giace. 114 PRADISO 02
letizian del suo ordine formati. 054 PRADISO 03
com' a lo re che 'n suo voler ne 'nvoglia. 084 PRADISO 03
che caritate a suo piacer conforma. 102 PRADISO 03
fuggi'mi, e nel suo abito mi chiusi 104 PRADISO 03
contra suo grado e contra buona usanza, 116 PRADISO 03
in alcun vero suo arco percuote. 060 PRADISO 04
dal padre suo, la propria madre spense, 104 PRADISO 04
e sì com' uom che suo parlar non spezza, 017 PRADISO 05
tal quale io dico; e fassi col suo atto. 030 PRADISO 05
per suo arbitrio alcun, sanza la volta 056 PRADISO 05
per suo valor che tragga ogne bilancia, 062 PRADISO 05
onde pianse Efigènia il suo bel volto, 070 PRADISO 05
seco medesmo a suo piacer combatte!». 084 PRADISO 05
Lo suo tacere e 'l trasmutar sembiante 088 PRADISO 05
dentro al suo raggio la figura santa; 137 PRADISO 05
redur lo mondo a suo modo sereno, 056 PRADISO 06
che fu serrato a Giano il suo delubro. 081 PRADISO 06
freno a suo prode, quell' uom che non nacque, 026 PRADISO 07
u' la natura, che dal suo fattore 031 PRADISO 07
con l'atto sol del suo etterno amore. 033 PRADISO 07
questa natura al suo fattore unita, 035 PRADISO 07
per che del lume suo poco s'imbianca; 081 PRADISO 07
nel seme suo, da queste dignitadi, 086 PRADISO 07
Solea creder lo mondo in suo periclo 001 PRADISO 08
per suo segnore a tempo m'aspettava, 060 PRADISO 08
sì come cosa in suo segno diretta. 105 PRADISO 08
Natura generata il suo cammino 133 PRADISO 08
ver' me si fece, e 'l suo voler piacermi 014 PRADISO 09
del suo profondo, ond' ella pria cantava, 023 PRADISO 09
de l'empio suo pastor, che sarà sconcia 053 PRADISO 09
che fé del sangue suo già caldo il porto. 093 PRADISO 09
che pria volse le spalle al suo fattore 128 PRADISO 09
Guardando nel suo Figlio con l'Amore 001 PRADISO 10
e col suo lume il tempo ne misura, 030 PRADISO 10
anzi 'l primo pensier, del suo venire. 036 PRADISO 10
che l'atto suo per tempo non si sporge. 039 PRADISO 10
con tutto 'l suo gradir cotanto presto, 057 PRADISO 10
offerse a Santa Chiesa suo tesoro. 108 PRADISO 10
«Così com' io del suo raggio resplendo, 019 PRADISO 11
però che andasse ver' lo suo diletto 031 PRADISO 11
due principi ordinò in suo favore, 035 PRADISO 11
ch'el meritò nel suo farsi pusillo, 111 PRADISO 11
e del suo grembo l'anima preclara 115 PRADISO 11
mover si volle, tornando al suo regno, 116 PRADISO 11
e al suo corpo non volle altra bara. 117 PRADISO 11
Ma 'l suo pecuglio di nova vivanda 124 PRADISO 11
e nel suo giro tutta non si volse 004 PRADISO 12
parer mi fece in volgermi al suo dove; 030 PRADISO 12
elesse a l'orto suo per aiutarlo. 072 PRADISO 12
Oh padre suo veramente Felice! 079 PRADISO 12
l'impeto suo, più vivamente quivi 101 PRADISO 12
dal suo lucente, che non si disuna 056 PRADISO 13
per sua bontate il suo raggiare aduna, 058 PRADISO 13
correr lo mar per tutto suo cammino, 137 PRADISO 13
del suo parlare e di quel di Beatrice, 008 PRADISO 14
quant' ha di grazia sovra suo valore. 042 PRADISO 14
né si partì la gemma dal suo nastro, 022 PRADISO 15
giunse lo spirto al suo principio cose, 038 PRADISO 15
ma per necessità, ché 'l suo concetto 041 PRADISO 15
al suo Leon cinquecento cinquanta 037 PRADISO 16
ma come madre a suo figlio benigna, 060 PRADISO 16
e giusto il popol suo, tanto che 'l giglio 152 PRADISO 16
chiuso e parvente del suo proprio riso: 036 PRADISO 17
Di sua bestialitate il suo processo 067 PRADISO 17
Già si godeva solo del suo verbo 001 PRADISO 18
che fa in nube il suo foco veloce». 036 PRADISO 18
com' occhio segue suo falcon volando. 045 PRADISO 18
suo si discarchi di vergogna il carco, 066 PRADISO 18
e quïetata ciascuna in suo loco, 106 PRADISO 18
la divina giustizia fa suo specchio, 029 PRADISO 19
non poté suo valor sì fare impresso 043 PRADISO 19
in tutto l'universo, che 'l suo verbo 044 PRADISO 19
tanto, che suo principio discerna 056 PRADISO 19
od ombra de la carne o suo veleno. 066 PRADISO 19
mostrando l'ubertà del suo cacume. 021 PRADISO 20
per lo suo becco in forma di parole, 029 PRADISO 20
ora conosce il merto del suo canto, 040 PRADISO 20
in quanto effetto fu del suo consiglio, 041 PRADISO 20
dal suo bene operar non li è nocivo, 059 PRADISO 20
del suo fulgore il fa vedere ancora. 066 PRADISO 20
mi pinse con la forza del suo peso: 083 PRADISO 20
tutto suo amor là giù pose a drittura: 121 PRADISO 20
che 'l tuo mortal podere, al suo fulgore, 011 PRADISO 21
raggia mo misto giù del suo valore. 015 PRADISO 21
cerchiando il mondo, del suo caro duce 026 PRADISO 21
che del suo mezzo fece il lume centro, 080 PRADISO 21
e Francesco umilmente il suo convento; 090 PRADISO 22
al suo collegio, e 'l collegio si strinse; 098 PRADISO 22
tal, ch'io sorrisi del suo vil sembiante; 135 PRADISO 22
Pariemi che 'l suo viso ardesse tutto, 022 PRADISO 23
come chi trova suo cammin riciso. 063 PRADISO 23
che nel suo conio nulla mi s'inforsa». 087 PRADISO 24
Tu mi stillasti, con lo stillar suo, 076 PRADISO 25
Io dissi: «Al suo piacere e tosto e tardo 013 PRADISO 26
altro non è ch'un lume di suo raggio, 033 PRADISO 26
vagheggia il suo fattor l'anima prima 083 PRADISO 26
quando mi volsi al suo viso ridente. 096 PRADISO 27
che Dio parea nel suo volto gioire: 105 PRADISO 27
Non è suo moto per altro distinto, 115 PRADISO 27
con esso come nota con suo metro; 009 PRADISO 28
quandunque nel suo giro ben s'adocchi, 015 PRADISO 28
e sappi che 'l suo muovere è sì tosto 044 PRADISO 28
la donna mia del suo risponder chiaro, 086 PRADISO 28
L'incendio suo seguiva ogne scintilla; 091 PRADISO 28
ch'esser non può, ma perché suo splendore 014 PRADISO 29
così 'l triforme effetto del suo sire 028 PRADISO 29
ne l'esser suo raggiò insieme tutto 029 PRADISO 29
l'amor de l'apparenza e 'l suo pensiero! 087 PRADISO 29
Non disse Cristo al suo primo convento: 109 PRADISO 29
che solo il suo fattor tutta la goda. 021 PRADISO 30
più che già mai da punto di suo tema 023 PRADISO 30
Dal primo giorno ch'i' vidi il suo viso 028 PRADISO 30
come a l'ultimo suo ciascuno artista. 033 PRADISO 30
del suo fulgor, che nulla m'appariva. 051 PRADISO 30
E come clivo in acqua di suo imo 109 PRADISO 30
là dove Simon mago è per suo merto, 147 PRADISO 30
che nel suo sangue Cristo fece sposa; 003 PRADISO 31
là dove suo laboro s'insapora, 009 PRADISO 31
rotante col suo figlio ond' ella è vaga, 033 PRADISO 31
nel tempio del suo voto riguardando, 044 PRADISO 31
d'altrui lume fregiati e di suo riso, 050 PRADISO 31
però ch'i' sono il suo fedel Bernardo». 102 PRADISO 31
nel caldo suo caler fissi e attenti, 140 PRADISO 31
Affetto al suo piacer, quel contemplante 001 PRADISO 32
le menti tutte nel suo lieto aspetto 064 PRADISO 32
creando, a suo piacer di grazia dota 065 PRADISO 32
quant' è possibil per lo suo fulgore. 144 PRADISO 32
nobilitasti sì, che 'l suo fattore 005 PRADISO 33
più ch'i' fo per lo suo, tutti miei prieghi 029 PRADISO 33
Nel suo profondo vidi che s'interna, 085 PRADISO 33
dentro da sé, del suo colore stesso, 130 PRADISO 33

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