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 ahimè.............1
Ahimè, che piaghe vidi ne' lor membri, 010 INFERNO 16
 
 ai................31
che vien dinanzi ai tre sì come sire: 087 INFERNO 04
faceva ai piè continüo vïaggio. 027 INFERNO 16
ai quali ancor non vedesti la faccia 077 INFERNO 18
quando si strinser tutti ai duri massi 070 PGTORIO 03
Li occhi prima drizzai ai bassi liti; 055 PGTORIO 04
e come ai rivi grandi si convenne, 121 PGTORIO 05
ai navicanti e 'ntenerisce il core 002 PGTORIO 08
lo dì c'han detto ai dolci amici addio; 003 PGTORIO 08
ch'ai primi effetti di là sù tu hai, 003 PGTORIO 11
ai raggi morti già ne' bassi lidi. 012 PGTORIO 17
per veder meglio ai passi diedi sosta, 072 PGTORIO 29
Così Beatrice; e io, che tutto ai piedi 106 PGTORIO 32
che non traggon la voce viva ai denti, 027 PGTORIO 33
Surge ai mortali per diverse foci 037 PRADISO 01
d'ammirazione omai, poi dietro ai sensi 056 PRADISO 02
ch'esser suol fonte ai rivi di vostr' arti. 096 PRADISO 02
Or, come ai colpi de li caldi rai 106 PRADISO 02
che liber' omo l'un recasse ai denti; 003 PRADISO 04
ai voti manchi sì con altri beni, 137 PRADISO 04
ai quali tu del mondo già dicesti: 036 PRADISO 08
giusto verrà di retro ai vostri danni. 006 PRADISO 09
son derelitti, e solo ai Decretali 134 PRADISO 09
ai regi, che son molti, e ' buon son rari. 108 PRADISO 13
quei ch'ancor fa li padri ai figli scarsi; 003 PRADISO 17
ben tetragono ai colpi di ventura; 024 PRADISO 17
sì dentro ai lumi sante creature 076 PRADISO 18
qui son li frati miei che dentro ai chiostri 050 PRADISO 22
nimico ai lupi che li danno guerra; 006 PRADISO 25
quante Iesù ai tre fé più carezza». 033 PRADISO 25
convien ch'ai nostri raggi si maturi». 036 PRADISO 25
convenne ai maschi a l'innocenti penne 080 PRADISO 32
 
 aia...............2
dopo uno scheggio, ch'alcun schermo t'aia; 060 INFERNO 21
né ferma fede per essempro ch'aia 140 PRADISO 17
 
 aita..............2
se orazïone in prima non m'aita 133 PGTORIO 04
se buona orazïon lui non aita, 130 PGTORIO 11
 
 aiuola............2
L'aiuola che ci fa tanto feroci, 151 PRADISO 22
di questa aiuola; ma 'l sol procedea 086 PRADISO 27
 
 aiuta.............8
l'aiuta sì ch'i' ne sia consolata. 069 INFERNO 02
chiamando "Buon Vulcano, aiuta, aiuta!", 057 INFERNO 14
chiamando "Buon Vulcano, aiuta, aiuta!", 057 INFERNO 14
de l'alto scende virtù che m'aiuta 068 PGTORIO 01
con buona pïetate aiuta il mio! 087 PGTORIO 05
per che la mano ad accertar s'aiuta, 130 PGTORIO 12
che più la perde quanto più s'aiuta?». 084 PGTORIO 33
ma or m'aiuta ciò che tu mi dici, 062 PRADISO 03
 
 aiutami...........1
aiutami da lei, famoso saggio, 089 INFERNO 01
 
 aiutan............1
e aiutan l'arsura vergognando. 081 PGTORIO 26
 
 aiutarla..........1
credette in lui che potëa aiutarla; 114 PRADISO 20
 
 aiutarlo..........1
elesse a l'orto suo per aiutarlo. 072 PRADISO 12
 
 aiutarmi..........1
per aiutarmi, al millesmo del vero 058 PRADISO 23
 
 aiutaro...........1
ch'aiutaro Anfïone a chiuder Tebe, 011 INFERNO 32
 
 aiutarti..........1
grazia da quella che puote aiutarti; 148 PRADISO 32
 
 aiutate...........1
O muse, o alto ingegno, or m'aiutate; 007 INFERNO 02
 
 aiuti.............2
dicendo: "Padre mio, ché non m'aiuti?". 069 INFERNO 33
e Uranìe m'aiuti col suo coro 041 PGTORIO 29
 
 aiutino...........1
Ma quelle donne aiutino il mio verso 010 INFERNO 32
 
 aiuto.............2
«Nel tempo che 'l buon Tito, con l'aiuto 082 PGTORIO 21
richiede ancora aiuto a tua dispensa. 039 PRADISO 05
 
 aiutò.............1
aiutò sì che piace in paradiso. 105 PRADISO 10
 
 aiutorio..........1
mie son ricolte, sanz' altro aiutorio. 069 PRADISO 29
 
 al................549
Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto, 013 INFERNO 01
Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta, 031 INFERNO 01
e non mi si partia dinanzi al volto, 034 INFERNO 01
ch'io mi sia tardi al soccorso levata, 065 INFERNO 02
e con ciò c'ha mestieri al suo campare, 068 INFERNO 02
Quando sarò dinanzi al segnor mio, 073 INFERNO 02
si mosse, e venne al loco dov' i' era, 101 INFERNO 02
Al mondo non fur mai persone ratte 109 INFERNO 02
e tanto buono ardire al cor mi corse, 131 INFERNO 02
al venir con le parole tue, 137 INFERNO 02
vid' ïo scritte al sommo d'una porta; 011 INFERNO 03
Noi siam venuti al loco ov' i' t'ho detto 016 INFERNO 03
per ch'io al cominciar ne lagrimai. 024 INFERNO 03
infino al fiume del parlar mi trassi. 081 INFERNO 03
al nocchier de la livida palude, 098 INFERNO 03
che suoli al mio dubbiare esser conforto?». 018 INFERNO 04
e s'e' furon dinanzi al cristianesmo, 037 INFERNO 04
Gran duol mi prese al cor quando lo 'ntesi, 043 INFERNO 04
Venimmo al piè d'un nobile castello, 106 INFERNO 04
che molte volte al fatto il dir vien meno. 147 INFERNO 04
vanno a vicenda ciascuna al giudizio, 014 INFERNO 05
«O tu che vieni al doloroso ospizio», 016 INFERNO 05
che la ragion sommettono al talento. 039 INFERNO 05
e ruppe fede al cener di Sicheo; 062 INFERNO 05
che con amore al fine combatteo. 066 INFERNO 05
e paion sì al vento esser leggeri». 075 INFERNO 05
con l'ali alzate e ferme al dolce nido 083 INFERNO 05
Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende, 100 INFERNO 05
menò costoro al doloroso passo!». 114 INFERNO 05
Ma dimmi: al tempo d'i dolci sospiri, 118 INFERNO 05
Al tornar de la mente, che si chiuse 001 INFERNO 06
Io sono al terzo cerchio, de la piova 007 INFERNO 06
verranno al sangue, e la parte selvaggia 065 INFERNO 06
Qui puose fine al lagrimabil suono. 076 INFERNO 06
diverse colpe giù li grava al fondo: 086 INFERNO 06
venimmo al punto dove si digrada: 114 INFERNO 06
Non è sanza cagion l'andare al cupo: 010 INFERNO 07
piloso al capo, e papi e cardinali, 047 INFERNO 07
al piè de le maligne piagge grige. 108 INFERNO 07
e fanno pullular quest' acqua al summo, 119 INFERNO 07
Venimmo al piè d'una torre al da sezzo. 130 INFERNO 07
Venimmo al piè d'una torre al da sezzo. 130 INFERNO 07
che noi fossimo al piè de l'alta torre, 002 INFERNO 08
E io mi volsi al mar di tutto 'l senno; 007 INFERNO 08
Allor distese al legno ambo le mani; 040 INFERNO 08
Quei fu al mondo persona orgogliosa; 046 INFERNO 08
nel petto al mio segnor, che fuor rimase 116 INFERNO 08
ch'i' mi strinsi al poeta per sospetto. 051 INFERNO 09
fuggir così dinanzi ad un ch'al passo 080 INFERNO 09
e volsimi al maestro; e quei fé segno 086 INFERNO 09
e al disio ancor che tu mi taci». 018 INFERNO 10
temendo, un poco più al duca mio. 030 INFERNO 10
Com' io al piè de la sua tomba fui, 040 INFERNO 10
un'ombra, lungo questa, infino al mento: 053 INFERNO 10
e sé continüando al primo detto, 076 INFERNO 10
E io li sodisfeci al suo dimando. 126 INFERNO 10
«quando sarai dinanzi al dolce raggio 130 INFERNO 10
al tristo fiato; e poi no i fia riguardo». 012 INFERNO 11
A Dio, a sé, al prossimo si pòne 031 INFERNO 11
al piano è sì la roccia discoscesa, 008 INFERNO 12
e quello accorto gridò: «Corri al varco; 026 INFERNO 12
E quel di mezzo, ch'al petto si mira, 070 INFERNO 12
Dintorno al fosso vanno a mille a mille, 073 INFERNO 12
E 'l mio buon duca, che già li er' al petto, 083 INFERNO 12
Io vidi gente sotto infino al ciglio; 103 INFERNO 12
Allor mi volsi al poeta, e quei disse: 113 INFERNO 12
cose che torrien fede al mio sermone». 021 INFERNO 13
fede portai al glorïoso offizio, 062 INFERNO 13
al mio segnor, che fu d'onor sì degno. 075 INFERNO 13
fanno dolore, e al dolor fenestra. 102 INFERNO 13
ciascuno al prun de l'ombra sua molesta». 108 INFERNO 13
Noi eravamo ancora al tronco attesi, 109 INFERNO 13
e menommi al cespuglio che piangea 131 INFERNO 13
raccoglietele al piè del tristo cesto. 142 INFERNO 13
Indi venimmo al fine ove si parte 004 INFERNO 14
e quella men che giacëa al tormento, 026 INFERNO 14
ma più al duolo avea la lingua sciolta. 027 INFERNO 14
sarebbe al tuo furor dolor compito». 066 INFERNO 14
sono al suo petto assai debiti fregi. 072 INFERNO 14
ma sempre al bosco tien li piedi stretti». 075 INFERNO 14
pur a sinistra, giù calando al fondo, 126 INFERNO 14
non de' addur maraviglia al tuo volto». 129 INFERNO 14
la conoscenza süa al mio 'ntelletto; 028 INFERNO 15
si disconvien fruttare al dolce fico. 066 INFERNO 15
d'un peccato medesmo al mondo lerci. 108 INFERNO 15
ma 'nfino al centro pria convien ch'i' tomi». 063 INFERNO 16
guardar l'un l'altro com' al ver si guata. 078 INFERNO 16
per ch'al maestro parve di partirsi. 090 INFERNO 16
dicea fra me medesmo, 'al novo cenno 116 INFERNO 16
tosto convien ch'al tuo viso si scovra». 123 INFERNO 16
vicino al fin d'i passeggiati marmi. 006 INFERNO 17
gente seder propinqua al loco scemo. 036 INFERNO 17
quando a' vapori, e quando al caldo suolo: 048 INFERNO 17
e poi ch'al tutto si sentì a gioco, 102 INFERNO 17
se non che al viso e di sotto mi venta. 117 INFERNO 17
fa dire al falconiere «Omè, tu cali!», 129 INFERNO 17
così ne puose al fondo Gerïone 133 INFERNO 17
al piè al piè de la stagliata rocca, 134 INFERNO 17
al piè al piè de la stagliata rocca, 134 INFERNO 17
infino al pozzo che i tronca e raccogli. 018 INFERNO 18
loco a veder sanza montare al dosso 110 INFERNO 18
al drudo suo quando disse "Ho io grazie 134 INFERNO 18
infino al grosso, e l'altro dentro stava. 024 INFERNO 19
non mi dipuose, sì mi giunse al rotto 044 INFERNO 19
Di sotto al capo mio son li altri tratti 073 INFERNO 19
al loco che perdé l'anima ria. 096 INFERNO 19
fin che virtute al suo marito piacque. 111 INFERNO 19
I' credo ben ch'al mio duca piacesse, 121 INFERNO 19
e poi che tutto su mi s'ebbe al petto, 125 INFERNO 19
che dal quarto al quinto argine è tragetto. 129 INFERNO 19
e dar matera al ventesimo canto 002 INFERNO 20
venir, tacendo e lagrimando, al passo 008 INFERNO 20
che al giudicio divin passion comporta? 030 INFERNO 20
Aronta è quel ch'al ventre li s'atterga, 046 INFERNO 20
ch'avere inteso al cuoio e a lo spago 119 INFERNO 20
ch'escono i cani a dosso al poverello 068 INFERNO 21
usciron quei di sotto al ponticello, 070 INFERNO 21
tutto spezzato al fondo l'arco sesto. 108 INFERNO 21
E al maestro mio volse la faccia; 061 INFERNO 22
Ma poco i valse: ché l'ali al sospetto 127 INFERNO 22
così volse li artigli al suo compagno, 137 INFERNO 22
come la madre ch'al romore è desta 038 INFERNO 23
A pena fuoro i piè suoi giunti al letto 052 INFERNO 23
con loro insieme, intenti al tristo pianto; 069 INFERNO 23
Per ch'io al duca mio: «Fa che tu trovi 073 INFERNO 23
alcun ch'al fatto o al nome si conosca, 074 INFERNO 23
alcun ch'al fatto o al nome si conosca, 074 INFERNO 23
Poi disser me: «O Tosco, ch'al collegio 091 INFERNO 23
Poscia drizzò al frate cotal voce: 127 INFERNO 23
e già le notti al mezzo dì sen vanno, 003 INFERNO 24
e così tosto al mal giunse lo 'mpiastro; 018 INFERNO 24
ché, come noi venimmo al guasto ponte, 019 INFERNO 24
noi pur venimmo al fine in su la punta 041 INFERNO 24
non poteano ire al fondo per lo scuro; 071 INFERNO 24
né con ciò che di sopra al Mar Rosso èe. 090 INFERNO 24
quando al cinquecentesimo anno appressa; 108 INFERNO 24
E ïo al duca: «Dilli che non mucci, 127 INFERNO 24
apri li orecchi al mio annunzio, e odi. 142 INFERNO 24
Al fine de le sue parole il ladro 001 INFERNO 25
perch' una li s'avvolse allora al collo, 005 INFERNO 25
mi puosi 'l dito su dal mento al naso. 045 INFERNO 25
Ma se presso al mattin del ver si sogna, 007 INFERNO 26
Quante 'l villan ch'al poggio si riposa, 025 INFERNO 26
vide 'l carro d'Elia al dipartire, 035 INFERNO 26
quando i cavalli al cielo erti levorsi, 036 INFERNO 26
dove parve al mio duca tempo e loco, 077 INFERNO 26
di retro al sol, del mondo sanza gente. 117 INFERNO 26
con questa orazion picciola, al cammino, 122 INFERNO 26
de' remi facemmo ali al folle volo, 125 INFERNO 26
che muta parte da la state al verno. 051 INFERNO 27
al modo suo, l'aguta punta mosse 059 INFERNO 27
a persona che mai tornasse al mondo, 062 INFERNO 27
ch'al fine de la terra il suono uscie. 078 INFERNO 27
otto volte la coda al dosso duro; 125 INFERNO 27
fesso nel volto dal mento al ciuffetto. 033 INFERNO 28
sì crudelmente, al taglio de la spada 038 INFERNO 28
non rechi la vittoria al Noarese, 059 INFERNO 28
poi farà sì, ch'al vento di Focara 089 INFERNO 28
Quando diritto al piè del ponte fue, 127 INFERNO 28
che diedi al re giovane i ma' conforti. 135 INFERNO 28
Così parlammo infino al loco primo 037 INFERNO 29
che li animali, infino al picciol vermo, 061 INFERNO 29
dal capo al piè di schianze macolati; 075 INFERNO 29
rispuose l'un, «mi fé mettere al foco; 110 INFERNO 29
E io dissi al poeta: «Or fu già mai 121 INFERNO 29
rispuose al detto mio: «Tra'mene Stricca 125 INFERNO 29
la leonessa e ' leoncini al varco»; 008 INFERNO 30
grattar li fece il ventre al fondo sodo. 030 INFERNO 30
al padre, fuor del dritto amore, amica. 039 INFERNO 30
testando e dando al testamento norma». 045 INFERNO 30
al fuoco, non l'avei tu così presto; 110 INFERNO 30
Noi demmo il dosso al misero vallone 007 INFERNO 31
s'aggiugne al mal volere e a la possa, 056 INFERNO 31
Cércati al collo, e troverai la soga 073 INFERNO 31
vòlti a sinistra; e al trar d'un balestro 083 INFERNO 31
si ravvolgëa infino al giro quinto. 090 INFERNO 31
Ma lievemente al fondo che divora 142 INFERNO 31
come si converrebbe al tristo buco 002 INFERNO 32
Non fece al corso suo sì grosso velo 025 INFERNO 32
al quale ogne gravezza si rauna, 074 INFERNO 32
che frutti infamia al traditor ch'i' rodo, 008 INFERNO 33
cacciando il lupo e ' lupicini al monte 029 INFERNO 33
Poscia che fummo al quarto dì venuti, 067 INFERNO 33
al fondo de la ghiaccia ir mi convegna». 117 INFERNO 33
al duca mio, ché non lì era altra grotta. 009 INFERNO 34
ch'al mio maestro piacque di mostrarmi 017 INFERNO 34
e sé giugnieno al loco de la cresta: 042 INFERNO 34
e aggrappossi al pel com' om che sale, 080 INFERNO 34
al pel del vermo reo che 'l mondo fóra. 108 INFERNO 34
al qual si traggon d'ogne parte i pesi. 111 INFERNO 34
e di salire al ciel diventa degno. 006 PGTORIO 01
del mezzo, puro infino al primo giro, 015 PGTORIO 01
de' quai cadeva al petto doppia lista. 036 PGTORIO 01
«Chi siete voi che contro al cieco fiume 040 PGTORIO 01
la vesta ch'al gran dì sarà sì chiara. 075 PGTORIO 01
d'alcuna nebbia, andar dinanzi al primo 098 PGTORIO 01
al duca mio, e li occhi a lui drizzai. 111 PGTORIO 01
mostratene la via di gire al monte». 060 PGTORIO 02
così al viso mio s'affisar quelle 073 PGTORIO 02
e tante mi tornai con esse al petto. 081 PGTORIO 02
Correte al monte a spogliarvi lo scoglio 122 PGTORIO 02
rivolti al monte ove ragion ne fruga, 003 PGTORIO 03
e diedi 'l viso mio incontr' al poggio 014 PGTORIO 03
lo corpo dentro al quale io facea ombra; 026 PGTORIO 03
State contenti, umana gente, al quia; 037 PGTORIO 03
e io mirava suso intorno al sasso, 057 PGTORIO 03
di Santa Chiesa, ancor ch'al fin si penta, 137 PGTORIO 03
pur su al monte dietro a me acquista, 038 PGTORIO 04
poscia li alzai al sole, e ammirava 056 PGTORIO 04
stupido tutto al carro de la luce, 059 PGTORIO 04
che sempre al cominciar di sotto è grave; 089 PGTORIO 04
allor sarai al fin d'esto sentiero; 094 PGTORIO 04
Al suon di lei ciascun di noi si torse, 100 PGTORIO 04
che si stavano a l'ombra dietro al sasso 104 PGTORIO 04
per ch'io 'ndugiai al fine i buon sospiri, 132 PGTORIO 04
Li occhi rivolsi al suon di questo motto, 007 PGTORIO 05
per lo mio corpo al trapassar d'i raggi, 026 PGTORIO 05
Corsi al palude, e le cannucce e 'l braco 082 PGTORIO 05
da Pratomagno al gran giogo coperse 116 PGTORIO 05
ne l'Arno, e sciolse al mio petto la croce 126 PGTORIO 05
«Deh, quando tu sarai tornato al mondo 130 PGTORIO 05
seguitò 'l terzo spirito al secondo, 132 PGTORIO 05
e quella non rispuose al suo dimando, 069 PGTORIO 06
di fare al cittadin suo quivi festa; 081 PGTORIO 06
fecero al viver bene un picciol cenno 141 PGTORIO 06
Anche al nasuto vanno mie parole 124 PGTORIO 07
Aguzza qui, lettor, ben li occhi al vero, 019 PGTORIO 08
Li occhi miei ghiotti andavan pur al cielo, 085 PGTORIO 08
L'ombra che s'era al giudice raccolta 109 PGTORIO 08
quant' è mestiere infino al sommo smalto», 114 PGTORIO 08
già s'imbiancava al balco d'orïente, 002 PGTORIO 09
quando fu ratto al sommo consistoro. 024 PGTORIO 09
e me rapisse suso infino al foco. 030 PGTORIO 09
Tu se' omai al purgatorio giunto: 049 PGTORIO 09
Dianzi, ne l'alba che procede al giorno, 052 PGTORIO 09
Io mi rivolsi attento al primo tuono, 139 PGTORIO 09
udire in voce mista al dolce suono. 141 PGTORIO 09
Poi fummo dentro al soglio de la porta 001 PGTORIO 10
qual fora stata al fallo degna scusa? 006 PGTORIO 10
or quinci, or quindi al lato che si parte». 012 PGTORIO 10
rigiunse al letto suo per ricorcarsi, 015 PGTORIO 10
al piè de l'alta ripa che pur sale, 023 PGTORIO 10
Similemente al fummo de li 'ncensi 061 PGTORIO 10
e al sì e al no discordi fensi. 063 PGTORIO 10
e al sì e al no discordi fensi. 063 PGTORIO 10
Lì precedeva al benedetto vaso, 064 PGTORIO 10
e una vedovella li era al freno, 077 PGTORIO 10
sovr' essi in vista al vento si movieno. 081 PGTORIO 10
pensa la succession; pensa ch'al peggio 110 PGTORIO 10
si vede giugner le ginocchia al petto, 132 PGTORIO 10
di render grazie al tuo dolce vapore. 006 PGTORIO 11
da quei c'hanno al voler buona radice? 033 PGTORIO 11
al montar sù, contra sua voglia, è parco». 045 PGTORIO 11
al cerchio che più tardi in cielo è torto. 108 PGTORIO 11
armati ancora, intorno al padre loro, 032 PGTORIO 12
Come a man destra, per salire al monte 100 PGTORIO 12
Noi eravamo al sommo de la scala, 001 PGTORIO 13
Poi fisamente al sole li occhi porse; 013 PGTORIO 13
prima che giunghi al passo del perdono. 042 PGTORIO 13
al color de la pietra non diversi. 048 PGTORIO 13
per ch'io mi volsi al mio consiglio saggio. 075 PGTORIO 13
del ben richesto al vero e al trastullo; 093 PGTORIO 14
del ben richesto al vero e al trastullo; 093 PGTORIO 14
e allor, per ristrignermi al poeta, 140 PGTORIO 14
essere al sol del suo corso rimaso; 005 PGTORIO 15
non vi sarebbe al petto quella tema; 054 PGTORIO 15
ma de li occhi facea sempre al ciel porte, 111 PGTORIO 15
ma dimandai per darti forza al piede: 136 PGTORIO 15
non fece al viso mio sì grosso velo 004 PGTORIO 16
ma dilmi, e dimmi s'i' vo bene al varco; 044 PGTORIO 16
al quale ha or ciascun disteso l'arco. 048 PGTORIO 16
pur suso al cielo, pur come se tutto 068 PGTORIO 16
che fu al dire e al far così intero. 030 PGTORIO 17
che fu al dire e al far così intero. 030 PGTORIO 17
Ma come al sol che nostra vista grava 052 PGTORIO 17
malignamente già si mette al nego. 060 PGTORIO 17
e tosto ch'io al primo grado fui, 066 PGTORIO 17
poi mi volsi al maestro mio, e dissi: 081 PGTORIO 17
ma quando al mal si torce, o con più cura 100 PGTORIO 17
che corre al ben con ordine corrotto. 126 PGTORIO 17
Posto avea fine al suo ragionamento 001 PGTORIO 18
Color che ragionando andaro al fondo, 067 PGTORIO 18
però moralità lasciaro al mondo. 069 PGTORIO 18
al canto mio; e qual meco s'ausa, 023 PGTORIO 19
li occhi rivolgi al logoro che gira 062 PGTORIO 19
indi si volge al grido e si protende 065 PGTORIO 19
e volsi li occhi a li occhi al segnor mio: 085 PGTORIO 19
al sù, mi dì, e se vuo' ch'io t'impetri 095 PGTORIO 19
di quella vita ch'al termine vola». 039 PGTORIO 20
al sangue mio non tolse la vergogna, 062 PGTORIO 20
ripinse al ciel Tommaso, per ammenda. 069 PGTORIO 20
però al ben che 'l dì ci si ragiona, 121 PGTORIO 20
tanto quanto al poder n'era permesso, 126 PGTORIO 20
per la 'mpacciata via dietro al mio duca, 005 PGTORIO 21
però ch'al nostro modo non adocchia. 030 PGTORIO 21
ch'al sommo d'i tre gradi ch'io parlai, 053 PGTORIO 21
come fu al peccar, pone al tormento. 066 PGTORIO 21
come fu al peccar, pone al tormento. 066 PGTORIO 21
Al mio ardor fuor seme le faville, 094 PGTORIO 21
più che non deggio al mio uscir di bando». 102 PGTORIO 21
Se cagion altra al mio rider credesti, 127 PGTORIO 21
al mio dottor, ma el li disse: «Frate, 131 PGTORIO 21
l'angel che n'avea vòlti al sesto giro, 002 PGTORIO 22
come poté trovar dentro al tuo seno 022 PGTORIO 22
poscia di retro al pescator le vele?». 063 PGTORIO 22
rimase a dietro, e la quinta era al temo, 119 PGTORIO 22
Mai non l'avrei riconosciuto al viso; 043 PGTORIO 23
E io, continüando al mio sermone, 007 PGTORIO 24
di retro al dittator sen vanno strette, 059 PGTORIO 24
e drizzò li occhi al ciel, «che ti fia chiaro 089 PGTORIO 24
e noi venimmo al grande arbore adesso, 113 PGTORIO 24
e de li Ebrei ch'al ber si mostrar molli, 124 PGTORIO 24
lasciato al Tauro e la notte a lo Scorpio: 003 PGTORIO 25
l'arco del dir, che 'nfino al ferro hai tratto». 018 PGTORIO 25
si consumò al consumar d'un stizzo, 023 PGTORIO 25
e se pensassi come, al vostro guizzo, 025 PGTORIO 25
lume ti fiero al come che tu die. 036 PGTORIO 25
e sappi che, sì tosto come al feto 068 PGTORIO 25
al grande ardore allora udi' cantando, 122 PGTORIO 25
Finitolo, anco gridavano: «Al bosco 130 PGTORIO 25
Indi al cantar tornavano; indi donne 133 PGTORIO 25
al sol, pur come tu non fossi ancora 023 PGTORIO 26
e al gridar che più lor si convene; 048 PGTORIO 26
tutto m'offersi pronto al suo servigio 104 PGTORIO 26
A voce più ch'al ver drizzan li volti, 121 PGTORIO 26
che licito ti sia l'andare al chiostro 128 PGTORIO 26
come per l'acqua il pesce andando al fondo. 135 PGTORIO 26
Io mi fei al mostrato innanzi un poco, 136 PGTORIO 26
e dissi ch'al suo nome il mio disire 137 PGTORIO 26
que vos guida al som de l'escalina, 146 PGTORIO 26
e al cantar di là non siate sorde», 012 PGTORIO 27
con le tue mani al lembo d'i tuoi panni. 030 PGTORIO 27
Come al nome di Tisbe aperse il ciglio 037 PGTORIO 27
mi volsi al savio duca, udendo il nome 041 PGTORIO 27
come al fanciul si fa ch'è vinto al pome. 045 PGTORIO 27
come al fanciul si fa ch'è vinto al pome. 045 PGTORIO 27
Poi dentro al foco innanzi mi si mise, 046 PGTORIO 27
al volo mi sentia crescer le penne. 123 PGTORIO 27
che quanto posson dietro al calor vanno, 099 PGTORIO 28
al buon Virgilio, ed esso mi rispuose 056 PGTORIO 29
ch'al collo d'un grifon tirato venne. 108 PGTORIO 29
ch'a pena fora dentro al foco nota; 123 PGTORIO 29
in porpore vestite, dietro al modo 131 PGTORIO 29
dintorno al capo non facëan brolo, 147 PGTORIO 29
al carro volse sé come a sua pace; 009 PGTORIO 30
Quali i beati al novissimo bando 013 PGTORIO 30
quando mi volsi al suon del nome mio, 062 PGTORIO 30
Come degnasti d'accedere al monte? 074 PGTORIO 30
Così la madre al figlio par superba, 079 PGTORIO 30
lo gel che m'era intorno al cor ristretto, 097 PGTORIO 30
al quale intender fuor mestier le viste. 015 PGTORIO 31
robusto cerro, o vero al nostral vento 071 PGTORIO 31
ch'io non levai al suo comando il mento; 073 PGTORIO 31
pria che Beatrice discendesse al mondo, 107 PGTORIO 31
al petto del grifon seco menarmi, 113 PGTORIO 31
danzando al loro angelico caribo. 132 PGTORIO 31
era la sua canzone, «al tuo fedele 134 PGTORIO 31
Ma poi ch'al poco il viso riformossi 013 PGTORIO 32
(e dico 'al poco' per rispetto al molto 014 PGTORIO 32
(e dico 'al poco' per rispetto al molto 014 PGTORIO 32
col sole e con le sette fiamme al volto. 018 PGTORIO 32
La bella donna che mi trasse al varco 028 PGTORIO 32
colpa di quella ch'al serpente crese, 032 PGTORIO 32
col becco d'esto legno dolce al gusto, 044 PGTORIO 32
E vòlto al temo ch'elli avea tirato, 049 PGTORIO 32
trasselo al piè de la vedova frasca, 050 PGTORIO 32
e al maestro suo cangiata stola; 081 PGTORIO 32
al carro tieni or li occhi, e quel che vedi, 104 PGTORIO 32
l'aguglia che lasciò le penne al carro, 038 PGTORIO 33
le sette donne al fin d'un'ombra smorta, 109 PGTORIO 33
perché appressando sé al suo disire, 007 PRADISO 01
vedra'mi al piè del tuo diletto legno 025 PRADISO 01
e fissi li occhi al sole oltre nostr' uso. 054 PRADISO 01
al quale è fatta la toccata norma. 108 PRADISO 01
più al principio loro e men vicine; 111 PRADISO 01
dietro al mio legno che cantando varca, 003 PRADISO 02
per tempo al pan de li angeli, del quale 011 PRADISO 02
Que' glorïosi che passaro al Colco 016 PRADISO 02
per questo loco al vero che disiri, 125 PRADISO 02
ell' è quel mare al qual tutto si move 086 PRADISO 03
perché fino al morir si vegghi e dorma 100 PRADISO 03
Ma poi che pur al mondo fu rivolta 115 PRADISO 03
volsesi al segno di maggior disio, 126 PRADISO 03
Così parlar conviensi al vostro ingegno, 040 PRADISO 04
però ch'è sempre al primo vero appresso; 096 PRADISO 04
che la forza al voler si mischia, e fanno 107 PRADISO 04
Voglia assoluta non consente al danno; 109 PRADISO 04
ch'al sommo pinge noi di collo in collo. 132 PRADISO 04
puoser silenzio al mio cupido ingegno, 089 PRADISO 05
dentro al suo raggio la figura santa; 137 PRADISO 05
contr' al corso del ciel, ch'ella seguio 002 PRADISO 06
e al mio Belisar commendai l'armi, 025 PRADISO 06
si move contr' al sacrosanto segno 032 PRADISO 06
per trecento anni e oltre, infino al fine 038 PRADISO 06
al dolor di Lucrezia in sette regi, 041 PRADISO 06
Poi, presso al tempo che tutto 'l ciel volle 055 PRADISO 06
sì ch'al Nil caldo si sentì del duolo. 066 PRADISO 06
Con costui corse infino al lito rubro; 079 PRADISO 06
se in mano al terzo Cesare si mira 086 PRADISO 06
L'uno al pubblico segno i gigli gialli 100 PRADISO 06
fin ch'al Verbo di Dio discender piacque 030 PRADISO 07
questa natura al suo fattore unita, 035 PRADISO 07
e falla dissimìle al sommo bene, 080 PRADISO 07
al mio parlar distrettamente fisso. 096 PRADISO 07
al modo, credo, di lor viste interne. 021 PRADISO 08
al tuo piacer, perché di noi ti gioi. 033 PRADISO 08
al fondamento che natura pone, 143 PRADISO 08
rivolta s'era al Sol che la rïempie 008 PRADISO 09
al mio disio certificato fermi. 018 PRADISO 09
«Deh, metti al mio voler tosto compenso, 019 PRADISO 09
che parria forse forte al vostro vulgo. 036 PRADISO 09
ma tosto fia che Padova al palude 046 PRADISO 09
per essere al dover le genti crude; 048 PRADISO 09
conformi fieno al viver del paese. 060 PRADISO 09
di me, infin che si convenne al pelo; 099 PRADISO 09
che poco tocca al papa la memoria. 126 PRADISO 09
che pria volse le spalle al suo fattore 128 PRADISO 09
per sodisfare al mondo che li chiama. 015 PRADISO 10
quel ch'era dentro al sol dov' io entra'mi, 041 PRADISO 10
se non com' acqua ch'al mar non si cala. 090 PRADISO 10
la bella donna ch'al ciel t'avvalora. 093 PRADISO 10
di retro al mio parlar ten vien col viso 101 PRADISO 10
lo dicer mio, ch'al tuo sentir si sterna, 024 PRADISO 11
creato è vinto pria che vada al fondo, 030 PRADISO 11
più sua rattezza, nacque al mondo un sole, 050 PRADISO 11
con Amiclate, al suon de la sua voce, 068 PRADISO 11
redissi al frutto de l'italica erba, 105 PRADISO 11
mover si volle, tornando al suo regno, 116 PRADISO 11
e al suo corpo non volle altra bara. 117 PRADISO 11
e stringonsi al pastor; ma son sì poche, 131 PRADISO 11
pur come li occhi ch'al piacer che i move 026 PRADISO 12
parer mi fece in volgermi al suo dove; 030 PRADISO 12
con due campioni, al cui fare, al cui dire 044 PRADISO 12
con due campioni, al cui fare, al cui dire 044 PRADISO 12
non molto lungi al percuoter de l'onde 049 PRADISO 12
al sacro fonte intra lui e la Fede, 062 PRADISO 12
fu al primo consiglio che diè Cristo. 075 PRADISO 12
addimandò, ma contro al mondo errante 094 PRADISO 12
dinanzi al mio venir fu sì cortese. 111 PRADISO 12
sì ch'al volger del temo non vien meno; 009 PRADISO 13
che l'uno andasse al primo e l'altro al poi; 018 PRADISO 13
che l'uno andasse al primo e l'altro al poi; 018 PRADISO 13
e se al ''surse" drizzi li occhi chiari, 106 PRADISO 13
e al sì e al no che tu non vedi: 114 PRADISO 13
e al sì e al no che tu non vedi: 114 PRADISO 13
E di ciò sono al mondo aperte prove 124 PRADISO 13
perire al fine a l'intrar de la foce. 138 PRADISO 13
vederli dentro al consiglio divino; 141 PRADISO 13
Dal centro al cerchio, e sì dal cerchio al centro 001 PRADISO 14
Dal centro al cerchio, e sì dal cerchio al centro 001 PRADISO 14
esser porà ch'al veder non vi nòi». 018 PRADISO 14
E sì come al salir di prima sera 070 PRADISO 14
giunse lo spirto al suo principio cose, 038 PRADISO 15
al segno d'i mortal si soprapuose. 042 PRADISO 15
che fece crescer l'ali al voler mio. 072 PRADISO 15
la figlia al padre, che 'l tempo e la dote 104 PRADISO 15
e le sue donne al fuso e al pennecchio. 117 PRADISO 15
e le sue donne al fuso e al pennecchio. 117 PRADISO 15
al primo fallo scritto di Ginevra. 015 PRADISO 16
al parto in che mia madre, ch'è or santa, 035 PRADISO 16
al suo Leon cinquecento cinquanta 037 PRADISO 16
quelle genti ch'io dico, e al Galluzzo 053 PRADISO 16
Se la gente ch'al mondo più traligna 058 PRADISO 16
Sovra la porta ch'al presente è carca 094 PRADISO 16
e puose fine al vostro viver lieto, 138 PRADISO 16
fia testimonio al ver che la dispensa. 054 PRADISO 17
e s'io al vero son timido amico, 118 PRADISO 17
che venissero al ciel, fuor di gran voce, 032 PRADISO 18
E al nome de l'alto Macabeo 040 PRADISO 18
del comperare e vender dentro al templo 122 PRADISO 18
tutti svïati dietro al malo essemplo! 126 PRADISO 18
e che per salti fu tratto al martiro, 135 PRADISO 18
che fé i Romani al mondo reverendi, 102 PRADISO 19
né pria né poi ch'el si chiavasse al legno. 105 PRADISO 19
Vedrassi al Ciotto di Ierusalemme 127 PRADISO 19
E come suono al collo de la cetra 022 PRADISO 20
prende sua forma, e sì com' al pertugio 023 PRADISO 20
colui che più al becco mi s'accosta, 044 PRADISO 20
per cedere al pastor si fece greco: 057 PRADISO 20
lo ciel del giusto rege, e al sembiante 065 PRADISO 20
de l'etterno piacere, al cui disio 077 PRADISO 20
E avvegna ch'io fossi al dubbiar mio 079 PRADISO 20
dinanzi al battezzar più d'un millesmo. 129 PRADISO 20
Già eran li occhi miei rifissi al volto 001 PRADISO 21
che 'l tuo mortal podere, al suo fulgore, 011 PRADISO 21
Noi sem levati al settimo splendore, 013 PRADISO 21
Dentro al cristallo che 'l vocabol porta, 025 PRADISO 21
le pole insieme, al cominciar del giorno, 035 PRADISO 21
pronte al consiglio che 'l mondo governa, 071 PRADISO 21
E al mondo mortal, quando tu riedi, 097 PRADISO 21
di sotto al quale è consecrato un ermo, 110 PRADISO 21
al servigio di Dio mi fe' sì fermo, 114 PRADISO 21
sùbito al figlio palido e anelo 005 PRADISO 22
né tardo, ma' ch'al parer di colui 017 PRADISO 22
pur al pensier, da che sì ti riguarde. 036 PRADISO 22
dal nascer de la quercia al far la ghianda. 087 PRADISO 22
al suo collegio, e 'l collegio si strinse; 098 PRADISO 22
al passo forte che a sé la tira. 123 PRADISO 22
posato al nido de' suoi dolci nati 002 PRADISO 23
per aiutarmi, al millesmo del vero 058 PRADISO 23
che tu non ti rivolgi al bel giardino 071 PRADISO 23
al cui odor si prese il buon cammino». 075 PRADISO 23
comparata al sonar di quella lira 100 PRADISO 23
«Se 'l mondo si rivolse al cristianesmo», 106 PRADISO 24
l'appostolico lume al cui comando 153 PRADISO 24
al quale ha posto mano e cielo e terra, 002 PRADISO 25
presso al compagno, l'uno a l'altro pande, 020 PRADISO 25
Mentr' io diceva, dentro al vivo seno 079 PRADISO 25
E prima, appresso al fin d'este parole, 097 PRADISO 25
qual conveniesi al loro ardente amore. 108 PRADISO 25
di su la croce al grande officio eletto». 114 PRADISO 25
tutti si posano al sonar d'un fischio. 135 PRADISO 25
Io dissi: «Al suo piacere e tosto e tardo 013 PRADISO 26
'Al Padre, al Figlio, a lo Spirito Santo', 001 PRADISO 27
'Al Padre, al Figlio, a lo Spirito Santo', 001 PRADISO 27
che fa dal mezzo al fine il primo clima; 081 PRADISO 27
quando mi volsi al suo viso ridente. 096 PRADISO 27
distante intorno al punto un cerchio d'igne 025 PRADISO 28
al cerchio che più ama e che più sape: 072 PRADISO 28
al punto fisso che li tiene a li ubi, 095 PRADISO 28
per somigliarsi al punto quanto ponno; 101 PRADISO 28
Né giugneriesi, numerando, al venti 049 PRADISO 29
Non disse Cristo al suo primo convento: 109 PRADISO 29
'Andate, e predicate al mondo ciance'; 110 PRADISO 29
china già l'ombra quasi al letto piano, 003 PRADISO 30
sempre dintorno al punto che mi vinse, 011 PRADISO 30
a poco a poco al mio veder si stinse: 013 PRADISO 30
non m'è il seguire al mio cantar preciso; 030 PRADISO 30
del maggior corpo al ciel ch'è pura luce: 039 PRADISO 30
sarebbe al sol troppo larga cintura. 105 PRADISO 30
reflesso al sommo del mobile primo, 107 PRADISO 30
sì, soprastando al lume intorno intorno, 112 PRADISO 30
odor di lode al sol che sempre verna, 126 PRADISO 30
simili fatti v'ha al fantolino 140 PRADISO 30
ïo, che al divino da l'umano, 037 PRADISO 31
più al montar per lo raggio divino. 099 PRADISO 31
tenendo li occhi pur qua giù al fondo; 114 PRADISO 31
ma guarda i cerchi infino al più remoto, 115 PRADISO 31
Affetto al suo piacer, quel contemplante 001 PRADISO 32
che fu bisava al cantor che per doglia 011 PRADISO 32
ci si risponde da l'anello al dito; 057 PRADISO 32
e contro al maggior padre di famiglia 136 PRADISO 32
e drizzeremo li occhi al primo amore, 142 PRADISO 32
liberamente al dimandar precorre. 018 PRADISO 33
E io ch'al fine di tutt' i disii 046 PRADISO 33
Così la neve al sol si disigilla; 064 PRADISO 33
così al vento ne le foglie levi 065 PRADISO 33
al mio concetto! e questo, a quel ch'i' vidi, 122 PRADISO 33
l'imago al cerchio e come vi s'indova; 138 PRADISO 33

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